Come ogni anno le settimane a cavallo tra la fine di maggio e l'inizio di giugno sono le più movimentate per gli appassionati di tecnologia, soprattutto per chi volge lo sguardo verso l'Asia: il Computex di Taipei attira centinaia di aziende e migliaia di operatori del settore, si propone come punto di incontro ideale tra il pubblico e le società occidentali, e lo sconfinato panorama asiatico che fa in particolare riferimento alla Cina.
Asus, che sull'isola di Formosa è nata e ha costruito i prodromi del suo successo, sfrutta regolarmente il palcoscenico della manifestazione per mostrare al pubblico e alla stampa i prodotti che verranno: accanto alla prossima offerta per il mercato di massa, tra cui spiccano lo ZenBook 3 e la prossima linea di ZenFone 3, l'azienda con sede a Taipei ha organizzato un evento riservato alle ultime notizie relative alla linea Republic of Gamers, un'etichetta che compie dieci anni proprio in questi giorni e che è da tempo uno dei punti di riferimento per il pubblico enthusiast. L'idea è di rincorrere e assecondare le esigenze di un bacino di giocatori disposto a spendere, cavalcando l'onda di una tendenza, quella del gioco su PC, che va nella direzione opposta rispetto al tradizionale mercato desktop e notebook, da anni in flessione a causa dell'arrivo di smartphone e tablet. Insomma una nicchia, non c'è dubbio, ma una nicchia esigente, con grande potere d'acquisto e che dal 2007 ad oggi si è rimpolpata anche grazie all'ascesa di fenomeni come gli e-sport prima, e all'arrivo di nuove tecnologie tanto interessanti quanto assetate di risorse, realtà virtuale e 4K su tutte, poi.
Portatili, desktop e non solo: Republic of Gamers intende festeggiare alla grande i suoi primi 10 anni
"Republic of Gamers è nato per un solo motivo, dare ai giocatori i migliori strumenti per giocare. Vogliamo darvi i mezzi per sconfiggere gli avversari, diventare delle leggende".
La presentazione del CEO di Asus, Jonnie Shih, è chiaramente sopra le righe ma l'imprenditore, nato professionalmente in seno ad Acer prima di fondare la sua società, ha delle ragioni per essere entusiasta. Quest'anno l'etichetta Republic of Gamers compie dieci anni, come detto, e dalla prima apparizione, nel 2007 con la serie Maximus Formula pensata per le schede madri, ha fatto dei passi da gigante. L'anno scorso ad esempio ha venduto il primo portatile raffreddato a liquido e ha messo sul mercato desktop che cambiano assetto durante l'uso per migliorare il raffreddamento delle componenti. Router, monitor, schede video e madri firmati Asus ROG rappresentano spesso degli eccessi agli occhi di molti giocatori; è indubbio però che nel tempo abbiano adottato per primi delle soluzioni, come il G-Sync di NVIDIA, che si sono poi affermate in modo più ampio. Una linea di prodotti per ultra appassionati, che durante la conferenza dedicata di Taipei si è arricchita di una serie di novità. Derek Yu, direttore di ROG, inaugura il suo discorso parlando di Project Avalon, ovvero della volontà da parte di Asus di creare prodotti che rendano più modulare e semplice l'installazione delle componenti. Per ora non ci sono case, motherboard e computer da toccare con mano realizzati con questa filosofia, però l'idea è di quelle potenzialmente interessanti. Razer con Project Christine un paio di anni addietro aveva tentato una strada simile senza poi concretizzarla, Asus potrebbe farcela forte di una serie di collaborazioni con altre grandi case produttrici di componenti: l'ambizione è parlare a un pubblico che vuole acquistare un assemblato ma non ha il tempo, le competenze o la voglia di mettere le mani dentro al case senza alcun tipo di guida o aiuto. Per ora, in attesa di capire cosa ne sarà di Project Avalon, ci siamo "accontentati" del ROG G31 Edition 10 che in un case da 20 litri (un po' più grande di una console) stringerà due Nvidia GTX 1080 e uno dei processori Intel di imminente nuova generazione.
Con DOOM installato Asus afferma di ottenere performance del 71% superiori rispetto a quelle ottenibili con una singola GTX 1080.
Impressionante se si considera il lavoro che la cosa ha comportato anche in termini di ottimizzazione delle temperature interne. Del prezzo al momento non si è fatta menzione, anche a domanda diretta, ma vista la dotazione si può affermare con certezza che non verrà venduto a buon mercato. E lo stesso discorso vale per l'Asus ROG GX800. Il "portatile da gioco più potente del mondo", come è stato lanciato sul palco di Taipei, monta due alimentatori da 330 Watt l'uno, avrà diverse configurazioni tra cui uno SLI di schede NVIDIA e anche il ritorno, come per il modello precedente, dell'opzione che permette di acquistare il sistema di raffreddamento a liquido esterno e che dà modo di overclockare CPU, GPU e DRam. A margine non manca una tastiera meccanica integrata nello chassis con tanto di sistema di illuminazione avanzato (non una novità assoluta). Infine due annunci legati rispettivamente a monitor e schede video. Il ROG Swift PG248Q è un display da 24 pollici 16:9 con risoluzione Full HD e G-Sync integrato che è stato sviluppato in collaborazione con ESL, etichetta notissima nel mondo degli eSport, e punta molto sulla possibilità di portare il refresh rate fino a 180Hz. La Strix GeForce GTX 1080 è invece una versione overclockata a 1936MHz dell'ultima arrivata di casa NVIDIA, con tre ventole studiate appositamente per rinfrescare la GPU in maniera ottimale mantenendosi silenziose. Il design con colori neon, diversi dal solito accostamento di nero e rosso della linea ROG, oltre all'inclusione nel pacchetto del software XSplit, sono stati pensati per rivolgersi a un pubblico leggermente diverso, orientato agli streaming e al gioco competitivo, oltre che anagraficamente più giovane. Un pacchetto di prodotti davvero non male insomma, un'offerta che prosegue su un solco ben tracciato, forte di una filosofia senza compromessi che nel tempo si è ritagliata una sua folta schiera di fedelissimi, soprattutto in Europa dove Republic of Gamers è più forte.