"C'erano un vichingo, un cavaliere e un samurai...". Quello che sembra l'inizio di una barzelletta è in realtà uno degli aspetti più caratteristici di For Honor, il promettente hack'n'slash di Ubisoft Montreal in cui si prenderà parte a una millenaria guerra tra tre diverse fazioni. Se lo scorso anno avevamo avuto un assaggio delle modalità multiplayer del gioco, all'E3 di Los Angeles Ubisoft ha mostrato, nel dettaglio e per la prima volta, la sua campagna single-player. "Al centro della storia", racconta il creative director Jason Vandenberghe, "c'è una lunga era di scontri tra cavalieri, vichinghi e samurai in lotta per la sopravvivenza del proprio popolo". Allo stesso tempo, tuttavia, le tre popolazioni sono schiacciate dalle armate del potente Apollyon, leader delle Legioni di Blackstone. Nello specifico, la sequenza mostrata durante la conferenza vedeva protagonista la fazione vichinga che, dopo essere stata piegata dalla guerra con Apollyon, decide di attaccare e saccheggiare le ricche fortezze dei samurai.
Ubisoft ha dato un assaggio della campagna single-player di For Honor: occhio ai vichinghi!
Tra ascia e katana
Lo sbarco delle navi vichinghe, l'avanzata lungo la spiaggia e il tentativo di sfondare i cancelli della cittadella dei samurai ricordano un momento particolare di Ryse: Son of Rome, ma le somiglianze con l'action di Crytek vanno oltre. I combattimenti all'arma bianca di For Honor sono viscerali e violenti, fatti di parate, schivate e contrattacchi, talvolta con lenti danze e girotondi mentre si cerca di studiare un avversario. Eppure, il titolo Ubisoft eredita più di qualche elemento dalla serie Dynasty Warriors e dal genere dei musou: nella demo si vede il Razziatore, il principale eroe vichingo nella campagna single-player, abbattere con la sua ascia orde di soldati, in un costante sterminio che viene interrotto soltanto da un faccia a faccia con un comandante o con un boss. Esattamente come nella serie Warriors, le unità più deboli sono pura carne da macello, apparentemente incapaci di infastidire chi gioca. Quando però si incontra un comandante o un avversario più ostico, la telecamera può essere bloccata su di lui e, utilizzando lo stick destro, si può scegliere una tra tre diverse posizioni. Battezzato "l'Arte della Guerra", questo sistema di combattimento chiede di far combaciare la propria posizione con quella dell'avversario in modo da bloccarne l'attacco, o viceversa cambiarla nel tentativo di spiazzare il nemico. Alcuni avversari particolarmente potenti saranno in grado di spezzare la guardia del proprio alter-ego, e in questo caso l'ideale potrebbe essere schivare gli attacchi con una rotolata anziché provare a bloccarli.
Proprio come il giocatore, i boss cambiano la posa di combattimento molto frequentemente, costringendo così ad adattarsi in maniera rapida e a memorizzare con attenzione i pattern d'attacco. È possibile eliminare un nemico in fin di vita scegliendo tra due differenti esecuzioni, mentre subendo troppi danni si può entrare in Revenge Mode, una modalità berserk che temporaneamente amplifica la resistenza agli attacchi, così come la forza d'attacco. Un'altra differenza con i tradizionali musou riguarda la possibilità di utilizzare l'ambiente circostante a proprio vantaggio, magari cercando vie alternative, sfruttando la verticalità delle strutture per colpire gli avversari dall'alto, o ancora spingendo i nemici contro delle trappole o giù per un baratro. Nonostante manchino informazioni certe per quanto riguarda la durata della campagna, sappiamo almeno che l'intera esperienza single-player potrà essere condivisa in cooperativa con un altro giocatore, sia online che in split-screen. L'uscita, invece, è attualmente prevista per il giorno di San Valentino, il 14 febbraio 2017.
CERTEZZE
- Visivamente si presenta molto bene
- Sistema di combattimento coinvolgente
DUBBI
- Le unità più deboli sono semplice carne da macello
- Dovrà evitare i difetti tipici dei musou