Quand'è che si è iniziato a parlare delle nuove versioni delle console di attuale generazione? Siamo a febbraio 2016 e il capo di Netflix, John Hunt, accenna all'esistenza delle nuove versioni di PlayStation 4 e Xbox One con supporto nativo per i 4K. A riportare le sue parole non è un giornale qualunque, ma il prestigioso Forbes.
Insomma, abbiamo una fonte autorevole e attendibile e una pubblicazione molto seria, che tratta soprattutto di questioni finanziarie, a fare da apripista a quello che in breve diverrà un vero e proprio fiume in piena di informazioni trafugate su PlayStation 4 Neo e Xbox One Scorpio, entrambi nomi non definitivi, ma ormai d'uso comune nell'industria dei videogiochi. All'inizio a prevalere è stata una certa incredulità: possibile che Sony e Microsoft facciano un'operazione simile, tradendo uno dei cardini del mondo console? Quindi si è sperato che si trattasse di semplici revisioni hardware. Infine l'eccesso di informazioni e le mezze conferme di alcuni dirigenti di entrambe le società, hanno reso impossibile continuare a negare l'arrivo delle nuove macchine. Quando però tutti credevano che sarebbe stata Sony a fare la prima mossa, è successo qualcosa di inaspettato. Andiamo con ordine. Andrew House, il CEO di Sony, ha confermato per primo l'esistenza di PlayStation 4 Neo, ma ha anche detto chiaramente che non sarebbe stata presentata all'E3 2016. Molte voci parlano di un'uscita prevista nel 2016, anche se qualcuno inizia a indicare il 2017 come l'anno giusto per Neo (probabilmente non sono stati risolti tutti i problemi legati al nuovo hardware e molti sviluppatori potrebbero non aver avuto il tempo di ottimizzare il loro titoli per il lancio della console... ma queste sono solo ipotesi). In questa fase non è però importante discutere di date d'uscita, ma solo capire che prima dell'E3 2016 e addirittura prima che fosse confermata, Neo era la nuova console di cui si sapeva di più, addirittura più di NX, la console di Nintendo erede di Wii U ufficializzata ormai da mesi, ma non ancora mostrata. È in un quadro del genere che Microsoft è stata in un certo senso costretta a fare la sua mossa.
Come potrà rispondere Sony agli assalti di Microsoft e della sua Xbox Scorpio?
La mossa di Microsoft
Una delle regole auree del mondo dei videogiochi, che in realtà vale per l'intero mercato della tecnologia per le masse, dice che non va annunciato nuovo hardware prima di essere pronti a venderlo. L'effetto più deleterio e calcolato di un annuncio di qualcosa di nuovo è la rinuncia all'acquisto da parte dei potenziali clienti di ciò che è già sul mercato, che viene immediatamente percepito come vecchio e sorpassato da ciò che deve arrivare. Quindi Microsoft ha sbagliato ad annunciare a metà 2016 una macchina che uscirà a fine 2017? In questo caso la situazione è un po' più complessa del solito ed è importante comprenderla, prima di trarre conclusioni. La casa di Redmond ha fame di risultati. Attualmente il mercato console vede PlayStation 4 in cima alle vendite e in cima alla lista dei desideri dei futuri clienti.
La console di Sony ha fatto numeri doppi rispetto a Xbox One, che continua a pagare lo scotto di essere stata lanciata come la console del Kinect, nonostante gli sforzi fatti per cambiarne l'immagine e recuperare un po' delle risorse occupate da quell'infausta e sfortunata periferica. Purtroppo il miglioramento del software a tutti i livelli non è bastato a colmare il gap con PlayStation 4, che si presenta sul mercato come la console più potente, sulla quale i giochi multipiattaforma girano meglio. Brutto dirlo, ma si tratta di una forma di marketing indiretto difficile da contrastare e questo i dirigenti di Microsoft lo sanno bene. Lo sanno a tal punto che non potevano permettersi di lasciare la prima mossa sull'evoluzione del settore a Sony, con il rischio di aumentare la distanza tra le due macchine (più che altro sarebbe giusto dire tra i due marchi, vista la situazione attuale). Mettiamo che Sony avesse mostrato la sua console prima di Natale in un mondo in cui Microsoft non ha ancora svelato Scorpio, ma solo Xbox One S. L'effetto sarebbe stato dirompente: una semplice revisione hardware, se pur poco più potente della One originale, contro una macchina capace dei 4K. Per mesi e mesi Sony avrebbe avuto una supremazia assoluta in termini di comunicazione che Microsoft non poteva permettersi di lasciarle, così ha calato la sua carta segreta, pur sapendo che in questo modo andrà a influire negativamente sulle vendite delle versioni attuali di Xbox One. Insomma, si tratta di un sacrificio calcolato: una mossa d'interdizione che serve a frenare l'avversario. Microsoft non ha mostrato nulla di Scorpio, se non quello che le serviva per bloccare Sony: le specifiche tecniche generali, utili per le discussioni tra gli addetti ai lavori e su internet. È come se avesse detto "Ok, stanno per lanciare una console più potente, ma quella che lanceremo noi qualche mese dopo lo sarà ancora di più e ci riprenderemo il primato tecnologico." Contemporaneamente c'è stato l'allargamento dell'ecosistema Xbox al mondo PC, in modo da ampliarne la base di utenti, così da poter vendere milioni di giocatori in più ai potenziali investitori senza dover necessariamente vendere dell'hardware. La mossa finale di Microsoft, notata da pochi, è stato il ritrarsi dalla realtà virtuale, di cui Spencer e i suoi hanno evidentemente capito lo scarsissimo appeal attuale per il grande pubblico. Specifichiamo: Microsoft continua sicuramente a lavorare su queste tecnologie, ma ha anche intuito che i videogiocatori sono completamente disinteressati ai visori attualmente sul mercato. Quindi perché portarli in fiera rubando spazio ad altro?
La risposta di Sony
L'aggressività di Microsoft costringerà sicuramente Sony a prendere delle contromisure. Il problema è capire quali. Come già detto, PlayStation 4 è in testa nella guerra tra console, ma il Natale 2016 potrebbe rivelarsi particolarmente problematico per Sony.
Intanto è chiaro che i suoi sforzi per il periodo siano quasi completamente concentrati su PlayStation VR, il visore della realtà virtuale per PlayStation 4 che godrà il maggior numero di uscite esclusive. Piaccia o meno, Sony ha investito moltissimo sulla realtà virtuale e ora non può permettersi di fallire. Anche perché di titoli esclusivi per PlayStation 4 non ha molto da offrire per quest'anno, a parte The Last Guardian, che è sicuramente attesissimo da chi ha amato le precedenti opere di Fumito Ueda, ma che non riteniamo essere un gioco da milioni di copie. Insomma, Sony nel 2016 si è spinta in una strettoia in cui ha pochissimo spazio di manovra: da una parte deve sperare di vendere PlayStation VR, dall'altra deve scegliere con cura il momento in cui mostrare Neo, cercando di non sprecarlo. Chiariamo: visto il trend attuale PlayStation 4 venderà meglio di Xbox One anche questo Natale e PlayStation 4 Neo sarà sicuramente sulla bocca di tutti quando sarà mostrata. Sono due punti di forza di Sony, che però non devono farle sottovalutare il rischio di lasciare troppo spazio di manovra alla concorrenza. PlayStation 4 Neo è stata vociferata come potente il doppio di PlayStation 4. A molti un incremento di potenza simile potrà sembrare enorme, ma la realtà è che se l'obiettivo è passare dai 1080p ai 4K, semplicemente non è sufficiente per mantenere il livello di dettaglio attuale dei videogiochi, a meno che non si utilizzino tecniche di upscaling in modo da diminuire la superficie di rendering. Certo, pubblicizzare una console per i 4K e poi ricorrere a trucchi del genere potrebbe essere controproducente, soprattutto se Xbox Scorpio fosse in grado di gestire i 4K nativamente senza upscaling.
Da questo punto di vista Microsoft è stata molto accorta nell'annunciare specifiche quattro volte più potenti di quella dell'Xbox One attualmente sul mercato; guarda caso, l'incremento di potenza indicativo necessario per gestire i 4K nei giochi che attualmente girano a risoluzioni inferiori. Ecco, la nostra paura è che Sony, impantanata per tutto il 2016 su PlayStation VR, incassi tutti i colpi senza poter far niente per pararli. Per questo l'annuncio di PlayStation 4 Neo deve essere di quelli esplosivi, paradossalmente più di quello di PlayStation 4, in modo da dare una risposta concreta a chi è diventato dubbioso dopo l'annuncio di Scorpio. Per questo Sony avrebbe anche bisogno di più esclusive per il 2016, in modo da usarle per ribadire la supremazia della sua macchina, invece di lasciare tutto in mano ai multipiattaforma. Insomma, il 2016 avrebbe dovuto essere un anno più aggressivo per la multinazionale giapponese, che invece rischia di giocare diversi mesi di rimessa.