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Un MMO… da soli!

Sword Art Online: Hollow Realization tenta di unire il fascino della serie da cui trae ispirazione a un'impostazione particolare

PROVATO di Umberto Moioli   —   17/09/2016
Un MMO… da soli!

Lo scorso anno, dopo il primo incontro con Sword Art Online: Hollow Realization, avevamo già analizzato come il videogioco fosse solo l'ultimo passaggio di un articolato piano cross mediale fatto di romanzi, manga, anime e merchandising. Non una novità nel panorama dell'intrattenimento nipponico, che però in questo caso assume una connotazione particolare nel passaggio al videogioco: Sword Art Online parla di un gioco di ruolo online di massa iper immersivo, un videogame al cui interno si svolgono le vicende raccontate nelle diverse produzioni legate al franchise. Quest'affinità naturale in passato è stata tradita con valori produttivi non all'altezza delle aspettative, però Hollow Realization intende invertire la tendenza e dare ai moltissimi fan, giapponesi e non, qualcosa che sia fedele alle tematiche raccontate e un titolo valido. Durante l'evento pre Tokyo Games Show organizzato da Bandai Namco siamo riusciti a provarlo per una ventina di minuti, abbastanza per farci una prima idea su virtù e vizi dell'operazione.

Dopo le delusioni del passato, riuscirà Sword Art Online: Hollow Realization a far felici i fan?

Il raid

Sword Art Online: Hollow Realization sarà, come il suo predecessore, giocabile unicamente online. Ai trecento personaggi non giocanti inseriti spetterà quindi il compito di dare vita a un mondo di gioco che sia quanto più simile possibile a quello di un MMORPG. Accanto ai soliti venditori, divisi in categorie e capaci anche di forgiare armi e armature, ce ne saranno altri con cui unirsi in gruppo, esplorare le vaste aree di gioco e ovviamente combattere. Nella demo che ci è stata proposta eravamo chiamati ad eliminare un boss, uno di quelli enormi che richiedono una ferrea divisioni dei ruoli e tanta coordinazione, come nei migliori raid di World of Warcraft.

Un MMO… da soli!
Un MMO… da soli!

L'effetto, anche un po' a sorpresa è riuscito, con i nostri compagni impegnati a fare da tank, damage dealer e curatori. La grossa differenza è che a noi spetta ovviamente il compito di fare da mattatori della situazione, dato che possiamo contare su una maggiore capacità di danno e abbiamo di fatto nelle nostre mani le sorti dello scontro. Gli sviluppatori ci hanno spiegato che in fondo è proprio questo l'obiettivo del progetto, al di fuori dell'effetto fan service che sarà percepibile dagli appassionati: nel mondo degli MMORPG primeggiare, spiccare all'interno del proprio server è un compito quasi impossibile, mentre qui tutto è stato costruito per darci quella medesima sensazione senza la necessità di giocare per migliaia e migliaia di ore. L'interfaccia stessa è stata organizzata così da assomigliare a quella tipica del genere preso a riferimento. Sarà a tal proposito molto interessante capire se, oltre all'impostazione e all'aspetto, Sword Art Online: Hollow Realization prenderà dagli MMORPG anche la ripetitività e le trappole di design tipiche che hanno condannato diversi progetti, e che potrebbero affossare questo dato che non si può contare sull'interazione con altre persone in carne ed ossa. Altre perplessità vengono sollevate dalla grafica, colorata e più pulita rispetto a prima, grazie ala combinazione del cel shading e della maggior potenza di PlayStation 4, ma ancora piuttosto semplice e a tratti messa al servizio di ambienti un po' anonimi. Tra l'altro nello scontro con il boss abbiamo assistito anche ad alcuni cali di fluidità, ingiustificabili se si considera la potenza della macchina e realizzazione tecnica d'insieme. Bandai Namco sembra comunque crederci parecchio. O quantomeno ci crede a sufficienza da aver già pianificato per il 2017 una serie di DLC che si apriranno con Abyss of the Shrine Maiden e che saranno incentrati sulla scoperta di nuove aree e nemici. Il tutto per un totale di una quarantina di ore aggiuntive, praticamente le stesse che saranno necessarie per portare a termine il prodotto di base. Il prossimo 8 novembre, giorno dell'uscita, dovremmo avere più chiaro il risultato finale, sperando questa volta di poter mettere le mani su qualcosa che non sia un semplice modo per sfruttare il nome di Sword Art Online, ma qualcosa di più.

Un DLC per moglie

Tra i bonus per i preordini di Sword Art Online: Hollow Realization, a quanto ci è dato sapere solo in Giappone, ce ne sono un paio piuttosto curiosi. Il primo sono due costumi da bagno da scolaretta (non eravamo a conoscenza ci fosse una tipologia specifica, ma tant'è). Il secondo, più interessante, un abito da sposa che potremo regalare a uno qualsiasi dei personaggi non giocanti femminili, così da farla diventare "nostra moglie". Non siamo certi di cosa questo comporti in termini di gameplay e se ci siano effetti che non siano puramente estetici, ma l'operazione è bizzarra a sufficienza da meritare da essere raccontata. Anche perché la ragione per cui è stata inserita è che "anche in diversi MMORPG è possibile prendere moglie e marito".

CERTEZZE

  • Interessante (anche se non del tutto inedita) l'idea dell'MMO single player
  • Graficamente un passo in avanti rispetto al passato...

DUBBI

  • ...anche se siamo distanti dai prodotti più impressionanti visivamente
  • Riuscirà il titolo a sventare la ripetitività tipica degli MMO?