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Ultimo faccia a faccia con Switch

È partita la febbre per Nintendo Switch: le nostre ultime opinioni prima della recensione

SPECIALE di Aligi Comandini   —   24/02/2017

Ormai Nintendo Switch è nelle redazioni di tutto il mondo. C'è gente che si sta scardinando gli occhi a forza di giocare a The Legend of Zelda: Breath of the Wild e sta spulciando ogni singola caratteristica della console, senza lesinare dettagli o opinioni sulle sue caratteristiche tecniche e non. Se in quel di Terni comunque i nostri colleghi stanno studiando i componenti di Switch manco fossero scienziati della Pampers, a Milano ce la siamo presa più comoda, andando a provare i suoi principali titoli di lancio - in compagnia di svariati altri colleghi - per maturare le ultimissime impressioni prima del lancio effettivo. E queste impressioni le abbiamo sviluppate in preda al furore sacro dopo un'ora di presentazione avanzata proprio di Breath of the Wild e un torneo di gruppo a 1-2 Switch. A questo punto voi direte (giustamente) "ma a noi che ce ne frega?" Una domanda a cui risponderemo con un bel "boh", accompagnato però da qualche ragionamento sul futuro della console Nintendo, e da una chiara descrizione del potenziale che può esprimere quando si è in buona compagnia.

Abbiamo provato Switch un'ultima volta prima del coverage completo: quali sono le nostre previsioni?

Bellezza vera

La presentazione di Breath of the Wild è durata poco più di sessanta minuti, ma è stata ugualmente molto suggestiva. Il titolo, visto sempre in versione incompleta fino ad oggi, era finalmente davanti a noi in tutto il suo splendore, con un mondo artisticamente meraviglioso, dungeon esplorabili a dovere, e centri abitati a riempire un po' la mappa di gioco.

Ultimo faccia a faccia con Switch

La potenza di Zelda come titolo di lancio è innegabile: è bellissimo nonostante un conteggio poligonale bassino (e qualche fastidioso calo di frame rate), ha un gameplay intuitivo ma ben strutturato, è ricco di novità (bottini, artigianato e una serie di altre chicche), e contiene puzzle basati in larga parte sulla fisica che sembrano molto più elaborati e intelligenti di quelli - già notevolissimi - dei predecessori. C'è un solo dubbio che circonda le nuove avventure di Link, ed è l'utilità dell'open world:: se tutti gli elementi "chiusi" come i dungeon e la storyline sono così ben gestiti, una mappa così estesa ma "vuota" era davvero una necessità? Crediamo che sarà possibile scoprirlo solo dopo molte ore di gioco... eppure è già cristallino come l'opera di Aonuma e i suoi sia chiaramente un gran traino per l'hardware Nintendo, capace di offrire enormi soddisfazioni ai primi acquirenti del sistema. Proprio partendo da qui è però inevitabile passare al discorso che riguarda il "dopo" Zelda, perché la debolezza primaria della console sembra essere - laddove l'hardware si è già dimostrato ricco di potenziale - la lineup. Nintendo ha infatti molti titoli in lavorazione, ma la concretezza degli annunci lascia a desiderare ed è evidente che, tolti gli ottimi Splatoon 2 e Super Mario Kart, fino a Mario Odissey siano pochi i titoli in grado di darle la spinta necessaria a convincere milioni di utenti all'acquisto. Salvo una E3 incredibile e ricca di sorprese, Nintendo deve insomma basarsi su piccole perle come Snipperclips (ingiustamente ignorato, ma davvero bello) e Arms, su titoli dalla qualità già nota, e sulla promessa di grandi nomi in arrivo. E, paradossalmente, molto più del previsto potrebbe valere il sottovalutato 1-2 Switch, fulcro dell'evento milanese a cui abbiamo partecipato.

Party Console

Non possiamo addentrarci nel dettaglio dei mini giochi di 1-2 Switch - per quello ci sarà la recensione - ma sappiate che durante la prova milanese questo titolo ha dimostrato al meglio la sua forza, portando due team di redattori a sviluppare una competitività rara.

Ultimo faccia a faccia con Switch
Ultimo faccia a faccia con Switch

In un'ottica da party, il titolo ha tranquillamente la capacità di sostituire qualunque gioco di gruppo, con risultati in generale davvero spassosi. Si va dalla sfida di riflessi al "momento di delirio collettivo", con alcuni fattori lasciati al caso che rendono ancor più tirate le partite. Non si può negare: in gruppo è un titolo dannatamente divertente; resta da vedere se in un'era dove interfacciarsi dal vivo è sempre più raro quando si tratta di gaming, questo videogame possa obiettivamente brillare come ha fatto quando lo abbiamo testato noi. D'altronde 1-2 Switch è un perfetto contraltare di Switch stessa: una console ibrida, pensata per il mercato nipponico e che racchiude in sé tutte le innovazioni Nintendo degli ultimi anni. In un mercato già consolidato come quello odierno non può rubare grosse fette di utenza solo con la lineup presentata, dunque la sua forza sta nella duplice natura, e nella possibilità di offrire la qualità Nintendo "casereccia" anche in viaggio. In pratica, la sua portabilità la pone una spanna sopra a qualunque altra console portatile e galassie al di sopra del gaming mobile, con il problema di non poter però rappresentare un simbolo di status quale è ad oggi uno smartphone di fascia alta. La semplice interfaccia della console per divenire una valida alternativa al mobile deve dunque riempirsi di valore con app varie e servizi; il tutto nella speranza che, per una santa volta, la qualità paghi e il pubblico si renda conto di quale enorme differenza ci sia tra il giocarsi un The Legend of Zelda primario mentre si viaggia e un runner qualunque su cellulare. Switch per sfondare deve insomma ritagliarsi una fetta di utenza capace di apprezzarne questa unicità, o trasformarsi (possibilità davvero remota) in un oggetto tecnologico di culto. Dal canto nostro non possiamo prevedere se ciò sia o meno possibile (mosse per spingere determinati elementi della console nell'immaginario pubblico ci sono, ma non osiamo credere che la casa di Kyoto le azzecchi tutte in serie), possiamo solo sperarci... perché Switch è una macchina solida, funzionale, con pochi titoli di altissima qualità e grandi nomi in arrivo, dove potrebbero arrivare marchi che chi gioca su console portatili sogna da anni di vedere sul grande schermo. Se queste caratteristiche da non sottovalutare bastino o meno nel mercato odierno, saranno solo le persone a deciderlo.