Rivelato da un leak poche ore prima dei Game Awards 2017, Fade to Silence è la nuova proprietà intellettuale realizzata da Black Forest Games e prodotta da THQ Nordic, disponibile da alcuni giorni in Accesso Anticipato su Steam in vista di una pubblicazione nel corso del 2018 su PC e console. Né gli sviluppatori né il publisher sono riusciti a comunicare bene la natura di questo progetto, specie con il trailer d'esordio, ma ciò ha senz'altro avuto il merito di alimentare la curiosità nei confronti del gioco, come scritto nella nostra anteprima un paio di settimane fa. Ebbene, abbiamo finalmente potuto provare per qualche ora la versione Early Access di questo titolo, ed eccoci a raccontarvi ciò che abbiamo visto.
La neve nel cuore
L'elemento sovrannaturale a quanto pare è preponderante nella narrazione di Fade to Silence, a dispetto delle fugaci apparizioni delle creature demoniache nei primi video. Il protagonista dell'avventura, Ash, viene infatti tormentato da una voce che sembra controllare il male che dilaga nella pianura innevata in cui ci ritroviamo all'inizio del gioco, sfidandolo a darsi da fare per sopravvivere ma ridendo quando gli sforzi dell'uomo si rivelano vani, con ogni game over che ci riporta al punto di partenza conservando, però, i progressi fatti. L'Accesso Anticipato ci mette a disposizione un sandbox di discrete dimensioni, ma è chiaro che si tratta di un cantiere aperto che serve per testare le meccaniche dell'esperienza prima di innestarle su di una struttura propriamente detta, anche e soprattutto dal punto di vista narrativo.
Per il momento non c'è una storia a supporto del gioco, solo un territorio che abbiamo il compito di ripulire da alcune radici maligne risucchiando nel nostro stesso corpo la loro energia oscura, ed eventualmente affrontando le mostruose creature che vagano all'interno dello scenario. Apriamo subito una parentesi sul sistema di combattimento, che cerca di attingere all'universo delle produzioni action RPG, consegnandoci un impianto che ha indubbiamente del potenziale, ma che allo stato attuale risulta un po' troppo ruvido e spigoloso: c'è una combo di base, un colpo potente, la possibilità di parare o di scansare i colpi del nemico e, soprattutto, una barra della resistenza che influenza in modo sostanziale le nostre azioni, costringendoci a studiare bene ogni movimento per non ritrovarci a corto di fiato; anche perché gli attacchi dei nostri avversari, specie quelli più grossi e pericolosi, ci manderanno al creatore in men che non si dica. Possiamo dunque parlare di una sorta di soulslike? Probabilmente l'intenzione è quella, ma c'è ancora molto da fare e siamo appena agli inizi.
Sento le voci
Al di là degli incontri indesiderati che si possono fare all'interno dello scenario di Fade to Silence, che spesso e volentieri ci costringeranno a combattere (ma non sempre: potremo anche scegliere di sganciare eventualmente il lock-on sul nemico e fuggire), gli indicatori presenti nella parte alta dello schermo chiariscono in modo inequivocabile la natura survival dell'esperienza. Ash ha infatti bisogno di mangiare e di ripararsi dal freddo; nonché di riposarsi, specie quando è ferito, per recuperare la salute. Tali esigenze porteranno a spingersi con cautela nell'esplorazione, cercando di rimanere a una distanza di sicurezza dal più vicino riparo e, soprattutto, di possedere le materie prime necessarie per accendere un fuoco vicino cui accamparsi.
La raccolta dei materiali e il crafting ricordano un po' quelli di Don't Starve, ed è chiaro come il sistema punti a consentire la produzione di oggetti molto più avanzati man mano che la nostra esperienza lo permetterà, sebbene anche questo aspetto nell'Accesso Anticipato sia tenuto un po' a bada. Similmente, i meccanismi di costruzione di capanne, fucine, rifugi per i cani da slitta e quant'altro sono legati allo sblocco di seguaci, ovverosia altri sopravvissuti da salvare all'interno della mappa e a cui assegnare appunto la costruzione di questi edifici qualora si disponga dei materiali necessari. A tal proposito, per evidenziare eventuali oggetti o pericoli nelle vicinanze è possibile utilizzare una sorta di visione speciale, un istinto che evidenzierà queste presenze sulla mappa e ci permetterà dunque di agire con maggiore consapevolezza di ciò che ci circonda.
Fa freddino
È chiaro ed evidente che la scelta di far debuttare Fade to Silence su Steam in Accesso Anticipato serva ai ragazzi di Black Forest Games per proporre un impianto che però andrà modificato, cesellato, arricchito e ottimizzato attraverso il supporto degli utenti. Il problema sono i 29,99 euro richiesti per svolgere il ruolo di beta tester nell'ottica di un prodotto che non sappiamo ancora come si evolverà e, soprattutto, in quale direzione: c'è la concreta possibilità che l'intenzione di inserire così tanti elementi diversi (l'esplorazione, i combattimenti soulslike, il crafting, l'aspetto survival) si risolva in una loro implementazione mediocre, a maggior ragione considerata la relativa inesperienza del team di sviluppo con produzioni così ambiziose.
Per il momento gli indizi non fanno ben sperare, a cominciare dalla realizzazione tecnica: troppi alti e bassi, un uso dell'Unreal Engine a tratti interessante (vedi le impronte nella neve persistenti e la stessa resa delle tempeste di ghiaccio, che vanno "previste" per evitare di rimanerne vittime) ma inspiegabilmente esoso in termini di componentistica hardware, con una GTX 1070 che riesce a garantire una certa fluidità solo scendendo a 1440p, pur in presenza di texture tutt'altro che irresistibili e di una generale semplicità nella costruzione poligonale. Tanti anche i glitch, più o meno gravi, che completano il quadro di un'esperienza ancora fortemente immatura, agli stadi preliminari dello sviluppo. La domanda è: riusciranno gli autori a limare tutte queste mancanze, a valorizzare il gameplay in tutti i suoi aspetti e ad aggiungere al tutto una struttura e una trama di un certo livello?
Papere preliminari
Per il momento è difficile consigliare l'acquisto di Fade to Silence: la versione Early Access del gioco si pone semplicemente come un abbozzo di ciò che dovrebbe essere il prodotto completo, quantomeno nelle intenzioni degli autori; ma non c'è alcuna garanzia che i tanti limiti dell'esperienza vengano limati, né che si riesca a valorizzare al meglio i molteplici aspetti di un gameplay che gode sì di un certo potenziale, ma che necessita assolutamente di una solida struttura a sostegno, nonché magari di una trama un minimo coinvolgente. Meglio aspettare e vedere che succede.
Conclusioni
PRO
- Concept e ambientazione interessanti
- Tanti elementi in gioco
- Le intenzioni sono ambiziose...
CONTRO
- ...ma concretizzarle non sarà facile
- La versione Early Access è un semplice sandbox
- Molteplici aspetti del gioco lasciano perplessi