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La Milano anni '70 di Milanoir

Uno studio indipendente italiano ci porta tra i pericoli della città meneghina negli anni '70

PROVATO di Umberto Moioli   —   07/01/2018
Milanoir
Milanoir
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La scena indipendente italiana non sarà tra le più prolifiche al mondo, ma negli ultimi tempi è riuscita a crescere in maniera costante, portando un po' per volta alla ribalta team piccoli ma affiatati. Basti pensare al successo di un prodotto come Redout o alla costante ascesa di MixedBag. Uno degli aspetti più interessanti di questa evoluzione è la possibilità di vedere sviscerati temi e peculiarità del nostro Paese, magari inseriti in formule già note e commestibili dal grande pubblico. Prendete i polizieschi anni '70 ambientati a Milano, pellicole come Milano Calibro 9 e Milano Rovente: fino a qualche anno fa sarebbe stato impossibile pensare di vedere un gioco ispirato a questi cult, oggi invece non è solo un'ipotesi ma una realtà su cui abbiamo potuto mettere le mani. Milanoir, sviluppato da Italo Games, è un interessante progetto in uscita entro la prima metà del 2018. Un titolo "piccolo", se vogliamo, che riesce però a distinguersi per una certa ambizione sia a livello ludico sia produttivo, preparandosi a sbarcare su PC ma anche su console.

Ai piedi della Madonnina

L'idea alla base di Milanoir è abbastanza semplice: gameplay e grafica bidimensionale ospitano sparatorie da twin stick shooter, con uno dei due analogici deputato al controllo del personaggio e l'altro al movimento del mirino. Se date un occhio al video in pagina, vi farete in un istante l'idea precisa di cosa aspettarvi a livello di meccaniche. Il ritmo non forsennato e l'ambientazione relativamente realistica hanno suggerito di puntare su meccaniche che richiedano di prestare più attenzione alla mira che ai riflessi, il che è positivo visto che ha portato a un livello di difficoltà tarato verso l'alto e ogni ripetizione del livello è una piacevole sfida. Si notano gli influssi di Hotline Miami, in particolare del secondo capitolo piuttosto che del primo e dei suoi livelli da approcciare quasi come se fosse un puzzle game.

La Milano anni '70 di Milanoir

Tutto come da copione, la particolarità risiede nel tono e nelle ambientazioni scelte: nei panni di Piero dovremo sopravvivere alla spietata malavita attiva negli anni '70, in una città lontana dagli sfarzosi anni '80 e dalla moderna metropoli che si è sviluppata nell'ultimo decennio. Il Giambellino e San Vittore ma anche il Naviglio Grande e le colonne di San Lorenzo sono stati riprodotti con cura, ci sono un miliardo di piccoli e grandi riferimenti sia alla città, a partire dai suoi iconici tram, sia all'Italia dell'epoca in generale. La storia viene raccontata attraverso alcuni dialoghi che di tanto in tanto spezzano l'azione e, per quanto occupino una frazione del tempo di gioco, riescono genuinamente a riprodurre le atmosfere dei film polizieschi dell'epoca, strappando più di un sorriso. Cercando di capire cosa invece non funziona, durante l'ora abbondante di gioco che ci è stata concessa abbiamo da una parte notato una certa ripetitività negli scontri con i nemici regolari, di poche tipologie diverse ma in parte bilanciati dagli interessanti scontri con i boss di fine livello, dall'altra la presenza di alcune sequenze un po' meno ispirate di altre. Un inseguimento con sparatoria in Tangenziale, ad esempio, non è sembrato funzionare bene come le sessioni a piedi. I sette livelli (più il prologo) e la possibilità di giocare in due in cooperativa dovrebbero comunque offrire abbastanza materiale per intrattenere almeno per quattro o cinque ore, senza contare alcuni piccoli extra come la modalità Arena. Milanoir si presenta insomma come un prodotto ben realizzato e interessante, che punta tantissimo del suo fascino su un'ambientazione diversa dal solito. Il successo al di fuori dall'Italia è tutto da verificare ma dalle nostre parti promette di catturare l'attenzione di molti.

La Milano anni '70 di Milanoir

Dopo Bud Spencer & Terence Hill - Slaps and Beans, Milanoir sarà il secondo titolo in meno di un anno a sfruttare le atmosfere del cinema di genere italiano per realizzare un gioco indipendente. Questa volta protagonisti sono i film polizieschi degli anni '70 e Milano, un'accoppiata che è stata riprodotta con cura e farà la gioia degli appassionati. Non è forse innovativo o perfetto, ma sembra svolgere a pieno il ruolo che si è prefissato.

CERTEZZE

  • Riesce a riprodurre sia le atmosfere dei film polizieschi che di Milano
  • Sistema di gioco abbastanza classico ma riuscito
  • Buona mole di contenuti

DUBBI

  • Alcune sequenze funzionano meno bene delle altre
  • Qualche tipologia di nemico in più non avrebbe guastato
  • Mancano San Siro e il Derby