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The Payload: il recap della terza settimana della Overwatch League

Dopo due settimane di predominio indiscusso questo terzo round della prima fase di Overwatch League ha visto tutti i top team cadere nella polvere: benvenuti al crepuscolo degli dei!

SPECIALE di Lorenzo Fantoni   —   29/01/2018

Se c'è una cosa che infiamma il pubblico e rende uno sport interessante da guardare e commentare, quella è l'incertezza. I vincitori già decisi e i campionati dominati da una sola squadra potranno far contenti i tifosi della suddetta, ma sono pessimi dal punto di vista del pubblico e delle emozioni. La terza settimana di Overwatch League ci ha finalmente dato ciò di cui avevamo bisogno: l'emozione dell'incertezza e il crollo degli incrollabili.

Giorno 1: giovedì 25 gennaio - Mayday Spitfire!

I primi due match, Shock vs Spitfire e Dragons vs Dinasty non hanno riservato particolari sorprese dal punto di vista del risultato finale, visto che Londra e Seoul hanno portato a casa la vittoria, tuttavia i semi del cambiamento erano già stati piantati, non tanto per il match perso dagli Spitfire, quanto per quello che la corazzata Dinasty ha concesso agli ultimi della classe. Anche il terzo match, soprannominato "La Battaglia di Los Angeles" tra Gladiators e Valiants si è rivelato ben più combattuto rispetto alle aspettative, d'altronde questo è il bello dei derby. I Valiants hanno infatti subito l'aggressività iniziale dei Gladiators, concedendo le prime due mappe e vincendo le due successive con fatica, portando a casa la vittoria solo dopo uno spareggio su Lijiang ottenuto dopo uno dei più lunghi overtime visti finora nella Overwatch League. Infine è arrivato il momento in cui l'aeroplanino londinese è stato abbattuto dalla contraerea di Boston, che finalmente ha tenuto fede al suo nome, rivoltandosi contro lo strapotere di quelle che sembravano squadre imbattibili. DreamKazper, Striker e Gamsu hanno messo a segno dive impressionanti, mettendo una pressione incredibile sui support avversari e sfruttando una certa debolezza sulle mappe di controllo che gli Spitfire si portano dietro da tempo. Un risultato spettacolare che, come vedremo, non sarà l'unico in questa "settimana degli underdogs".

Giorno 2: venerdì 26 gennaio - La caduta di New York

Poco da dire sugli Outlaws che conquistano una facile vittoria su Miami, la bomba della giornata è la vittoria dei Fusion sugli Excelsior, secondo team a perdere l'imbattibilità nella Overwatch League. Ve l'avevamo anticipato nell'articolo precedente: tenete d'occhio Carpe, lui ha pensato bene di ripagare la nostra fiducia mettendo a segno una partita incredibile, coronata col capolavoro di una Stick Bomb di Tracer su Mercy a mezz'aria da rivedere almeno dieci volte. Sia lui sia Shadowburn hanno applicato una vera e propria marcatura a uomo su Pine, che pur riuscendo ogni tanto a mettere a segno un colpo dei suoi, non ha potuto godere della libertà che gli ha concesso in passato di sbaragliare quasi da solo i team avversari. Purtroppo, né Jjonak né Saebyeolbe hanno saputo sopperire a questa mancanza nel lungo termine e mentre Filadelfia prendeva fiducia punto dopo punto, New York ha iniziato a mostrare i primi cedimenti di una disciplina che era da sempre il suo punto di forza. Praticamente tutte le vittorie sono state decise con un margine estremamente basso che ha reso questo match uno dei più belli della settimana e onestamente non ci sentiamo di dire che ciò sia da attribuire a un demerito degli Excelsior: i Fusion si sono ampiamente meritati la vittoria.

Giorno 3: sabato 27 gennaio - Caccia alla tigre

Una giornata intensissima che si apre col match che tutti aspettavano: Dinasty vs Excelsior. I pronostici iniziali vedevano le tigri in leggero vantaggio, pronostici che la sconfitta subita da New York con Boston ha senza dubbio rafforzato. Per parlare al meglio di questo match avremmo bisogno di qualche pagina, ma cercheremo di essere brevi: la chiave della vittoria per New York è stata senza dubbio l'aggressività e la capacità di adattarsi ed essere imprevedibile. A sorpresa Pine è rimasto in panchina, forse per evitare di dare un bersaglio sicuro agli avversari e forse aver perso finalmente una partita ha liberato i ragazzi in blu scuro dall'ansia del perfect score, ansia che senza dubbio pesava sulle spalle dei loro colleghi tigrati. Il risultato è stato un match incredibile in cui ogni giocata aveva il potenziale per portarsi a casa la partita. Lato Seoul a dare spettacolo ci ha pensato Fleta, che nonostante l'incredibile pressione dei DPS avversari a saputo mettere a segno dei colpi degni di un aimbot, ma dall'altra parte c'era un Saebyeolbe in particolare stato di grazia e versatilità che ha messo a segno delle incursioni che i Dinasty non punivano con sufficiente severità, forse perché pressati dall'altro DPS, Libero e soprattutto dallo Zenyatta di Jjonak che gestisce il monaco robotico con uno stile particolarmente aggressivo, rendendolo di fatto un DPS aggiunto di altissimo livello. In tutto questo il vero eroe della serata è stato forse Ark, che in questo incredibile show di skill da entrambe le parti ha saputo mantenere la calma e fornire a New York le cure necessarie per portare a casa la vittoria. Adesso vedremo come i Dinasty reagiranno al fatto di sentire in bocca non il sapore del sangue nemico, ma il proprio. Il resto della giornata ci ha anche consegnato la prima vittoria dei Dallas Fuel, a cui però è seguita una subitanea sconfitta da parte di Boston, che dopo la vittoria su New York ha capito che forse può dare molto di più ed essere il jolly di questa Overwatch League: Dallas invece continua a non sapere dove stia di casa la continuità e a deludere nei ruoli chiave, tipo Seagull. Niente da fare per i Dragons, che riescono sorprendentemente a portare Filadelfia allo spareggio, ma lo perdono, e per Florida, che perde con i Valiant.

Giorno 4: domenica 28 gennaio - Fuorilegge e gladiatori

Sulla carta quello tra Gladiators e Outlaws era un match molto interessante, soprattutto dopo le belle cose viste nel derby con i Valiant, ma a quanto pare Jake e soci sembrano aver trovato la giusta alchimia. L'MVP va probabilmente a Linkzr e alla sua Widowmaker che ha rappresentato il punto focale dell'attacco di Los Angeles, ma anche il giovane Agilities che ha decimato col suo Genji la linea avversaria. Un match che però, nonostante ottime giocate da entrambi i lati, ha detto abbastanza poco in linea generale, forse quelli precedenti ci avevano abituato troppo bene. Si chiude così la terza settimana: sarà stata l'inizio di una Overwatch League più combattuta o un semplice segnale di allarme per i team più forti che adesso riporteranno le cose allo status quo?