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Il party game secondo Sony: Dimmi chi sei!

A qualche mese dal lancio, riscopriamo l'esperienza di Dimmi chi sei!, il primo titolo della linea PlayLink

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   25/03/2018

Ottimo debutto per la piattaforma PlayLink, Dimmi chi sei! è stato presente per diversi mesi nella line-up di PlayStation Plus: una mossa chiara da parte di Sony, che voleva mostrare le potenzialità della nuova linea di party game a un pubblico che fosse il più numeroso possibile. Allo stato attuale il gioco può essere acquistato al prezzo standard di 19,99 euro, sia in formato retail che su PlayStation Store, e ci interessava verificarne il valore proprio in quest'ottica: se ancora non lo possedete, vale la pena prenderlo? La risposta è sì, ma procediamo però con ordine. Il progetto sviluppato da Wish Studios è un quiz diverso dal solito, che basa il proprio fascino sull'interazione fra i giocatori, per un massimo di sei partecipanti.

Il party game secondo Sony: Dimmi chi sei!

La domanda che ci viene posta è semplice ma stuzzicante: conosciamo davvero i nostri amici? È infatti questo il filo conduttore dell'esperienza: un set composto da oltre mille quesiti che ruotano attorno a ciò che pensiamo di chi ci sta intorno, ovviamente senza sfociare in confessioni fuori luogo. Per partecipare ai match è necessario come al solito scaricare la relativa applicazione gratuita da App Store o Google Play e utilizzare il proprio smartphone o tablet come controller, seguendo le indicazioni che ci verranno fornite dall'ottima voce narrante in italiano. Le prime risate, inutile dirlo, scaturiranno dai selfie che dovremo scattarci per identificare la nostra icona sullo schermo: già da questi piccoli dettagli l'offerta di Dimmi chi sei! rivela le proprie intenzioni, consegnandoci strumenti buffi, distorsioni e quant'altro per creare delle divertenti caricature.

Insomma, chi sei?

Sono due le modalità messe a disposizione da Dimmi chi sei!: una cooperativa per due giocatori oppure una competitiva per un minimo di tre o un massimo di sei partecipanti. La prima continua a non appassionarci, ma il motivo è chiaro: perché l'esperienza risulti divertente serve del valido "materiale umano", e ne serve in abbondanza. Quale che sia la vostra scelta, il setup risulta particolarmente rapido e quasi non servono tutorial. Nel giro di pochi secondi si è pronti per partire con la playlist selezionata casualmente dal sistema, che attinge a dieci differenti e suggestive ambientazioni: un appartamento parigino da cui si intravede la Torre Eiffel, una soffitta dalle luci soffuse, una sala da pranzo, un coloratissimo salotto, una tenda da campo, un'aula scolastica, una sorta di pub irlandese e così via.

Il party game secondo Sony: Dimmi chi sei!

In ogni location verremo chiamati a cimentarci con delle piccole sfide, votando alla fine per il risultato che riteniamo migliore. Gli utenti che avranno espresso la medesima preferenza otterranno 200 punti, con la possibilità di raddoppiarli giocandosi un jolly. Ma che tipo di minigame sono presenti nel pacchetto? Spesso si tratta di completare delle frasi che riguardano uno dei giocatori, altre volte bisogna scattarsi una foto cercando di imitare un'immagine al meglio; oppure c'è la prova conclusiva, in cui ci si "passa" la foto di un partecipante al match per disegnarci sopra tutti insieme, aggiungendo nuovi dettagli. Quello che viene fuori dalle partite è praticamente l'idea che i partecipanti hanno gli uni degli altri, che può essere ampiamente preventivata oppure del tutto inaspettata.

Rovinare le amicizie? Forse

È chiaro che serve un po' di affiatamento e di autoironia per godersi l'esperienza offerta da Dimmi chi sei!, anzi pensiamo possa essere poco lungimirante cimentarsi con il party game Sony in compagnia di persone che si conoscono a stento, proprio perché la natura di determinate domande potrebbe creare imbarazzo. La rosa dei partecipanti va dunque selezionata con un po' di attenzione dato che, come detto, è assolutamente fondamentale che si sia in tanti e che ci si sappia divertire senza prendersi troppo sul serio. Certo, allo stesso tempo (e possiamo dirlo visto che è oramai passato un po' dal lancio originale) giocare sempre con la stessa gente, per quanto "affidabile", può rappresentare un limite e dar vita a situazioni già ampiamente sperimentate.

Il party game secondo Sony: Dimmi chi sei!

Il segreto sta dunque nel fare di Dimmi chi sei! un passatempo estemporaneo, da tirare fuori alla bisogna durante le serate con gli amici, senza quindi farlo diventare un appuntamento fisso ma magari alternandolo con gli ormai numerosi altri titoli della linea PlayLink. Un ruolo che calza a pennello a questo divertente party game, che anche sul fronte squisitamente tecnico si comporta molto bene: gli scenari sono davvero carini e ricchi dettagli, i caricamenti risultano discretamente rapidi, l'interfaccia appare sempre ben leggibile e il comparto audio accompagna il tutto in maniera impeccabile, merito anche della già citata voce narrante in italiano. Ebbene, come ha retto Dimmi chi sei! alla prova del tempo? In questi mesi abbiamo utilizzato il party game saltuariamente, imbattendoci solo poche volte in domande già viste e apprezzando alcune possibilità fornite dall'applicazione, in primo luogo la feature che consente di creare nuovi quesiti da aggiungere al pacchetto. E il divertimento? Be', quello non è mai venuto a mancare, ma magari siamo solo stati molto fortunati.