Il mondo familiare e misterioso di The Elder Scrolls Online: Summerset

Nel 1994 The Elder Scrolls Arena introdusse Summerset, isola popolata dagli Elfi Alti che risponde ai canoni classici dell'high fantasy: colori vibranti, enormi castelli, foreste rigogliose e panorami che spaziano da imponenti montagne a un mare cristallino. L'isola al tempo non ricevette però l'attenzione che avrebbe meritato e per i fan della serie resta uno degli angoli di Tamriel più misteriosi e meno esplorati, un luogo perfetto come setting per la nuova espansione di The Elder Scrolls Online. Un invito a unirsi all'esperienza anche per tutti quelli che non hanno ancora messo mano al GDR online ma muoiono dalla curiosità di vedere cosa si cela nella relativamente piccola ma densa regione di gioco. Durante la GDC abbiamo potuto mettere le mani sul contenuto in arrivo il 5 giugno prossimo (il 21 maggio in anteprima su PC): finalmente possiamo raccontarvi le nostre impressioni.

La formula giusta

Bethesda ha scelto una formula intelligente, prendendo l'isola di Summerset come scusa per creare un contenuto davvero adatto a tutti. Pronti via, veniamo catapultati all'interno del nuovo tutorial di gioco: da un titolo in costante evoluzione vecchio di quattro anni ci si aspetterebbe una curva di apprendimento piuttosto ripida, invece Summerset ti accompagna per mano e in poco più di mezz'ora ti insegna le basi del gioco, quindi ti butta nella regione principale un po' come uno dei capitoli regolari della serie, senza l'assillo di dover trovare dei compagni di avventura, quasi nascondendo la sua natura da MMORPG, e con una libertà di movimento pressoché totale.

Completiamo un paio di missioni secondarie lungo la costa e poi ci spostiamo verso Alinor, bellissima capitale di Summerset arroccata su una ripida montagna, ricca di attività e quest. Purtroppo non siamo riusciti a testare alcuna missione legata allo Psijic Order: un misterioso gruppo di persone che, nell'universo di The Elder Scrolls, sono stati i precursori della Gilda dei maghi e proprio come Summerset sono stati solo in parte vissuti dagli utenti nei giochi passati, restando sullo sfondo e finalmente diventando protagonisti all'interno di questa espansione. Loro e l'isola di Artaeum che li ospita e che avremo modo di visitare. Unendosi allo Psijic Order, ci è stato spiegato, avremo accesso a tutta una serie di abilità inedite legate soprattutto alla manipolazione del tempo, quindi a nuove dinamiche di combattimento. Dobbiamo dire che in quattro anni è stato fatto un gran lavoro per rendere The Elder Scrolls Online un titolo capace di restituire un feeling simile a quello degli RPG classici Bethesda.

Vero è che il mondo di gioco è meno denso di personaggi e meccaniche impossibili da replicare nella struttura online, ma la varietà e la quantità di missioni e contenuti a disposizione resta impressionante e i combattimenti funzionano bene, così come una visuale in prima persona che è tra le migliori disponibili in un MMORPG e non risulta inferiore a quella in terza più classica per il genere, facendocela preferire. Certo la conta poligonale, gli effetti e in generale il colpo d'occhio non sono impressionanti e bisogna tutto sommato accontentarsi, però vista la natura del progetto non è di certo la componente tecnica quella predominante. L'aggiunta del crafting dei gioielli, a lungo richiesto, è un'altra novità di questa espansione rivolta al giocatore in cerca di un'attività da svolgere in solitaria, o che comunque non lo intimidisca o richieda di collaborare con gruppi di altri avventurieri. I contenuti più smaccatamente online saranno i nuovi Trial da 12 persone, che non abbiamo visto ma che rappresenteranno una buona fetta dell'end game. Per chi non fosse interessato restano le oltre 30 ore di quest giocabili da soli e una regione davvero molto suggestiva, classica da un certo punto di vista ma perfetta per gli amanti del fantasy. Tra l'altro prenotando The Elder Scrolls Summerset si riceve immediatamente il gioco base, quindi i nuovi arrivati possono iniziare a farsi le ossa in attesa delle novità. Dobbiamo dire che siamo usciti dalla nostra breve prova con la volontà di tornare a giocare TESO con una certa regolarità, in attesa di capire quando potremo mettere le mani sul successore di Skyrim, oramai vecchio sette anni. Decisamente troppi.