Quando Telltale rilevò il marchio di Sam & Max che Lucas aveva deciso di abbandonare affermando di non voler realizzare un seguito a Sam & Max Hit the Road vivemmo tutti l'evento come una sorta di rivincita. E' vero che la distribuzione sarebbe stata buffa, che non avremmo avuto a che fare con un gioco ad alto budget e tutto il resto, ma avremmo avuto una nuova avventura di Sam & Max.
In verità quel progetto ci diede ben di più, ovvero un nuovo modello di business realizzato ad hoc per le avventure grafiche e potenzialmente estremamente ricco.
Si, business, modo di fare soldi, niente di romantico, niente di epico, non il ritrovo di tanti vecchi avventurieri in una locanda, ma l'ennesimo mercato nel tempio.
E allora, vedere oggi Monkey Island in quello stesso sistema, dopo che la serie era andata degradando fuori dal mito già con gli ultimi capitoli, lascia un retrogusto amaro, sentiamo l'operazione meno nostra. E forse un po' di cuore quando giochiamo con Guybrush vorremmo mettercelo sempre.
Venite alla tana, abbiamo del grog e dei pezzi da otto. Ovviamente.