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Una favola in cooperativa

Direttamente da Tokyo il nostro incontro con Peter Molyneux e il coop di Fable III!

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   18/09/2010

Una fiera come il Tokyo Game Show regala sempre diverse novità per gli appassionati di videogiochi ma spesso si basa anche sulla "fortuna" perché al di là degli appuntamenti già presi preventivamente, non sai mai esattamente cosa puoi aspettarti una volta che sei sul posto e giri per gli stand. 
Questa imprevedibilità però può verificarsi anche con gli appuntamenti di cui sopra, come nel caso del nostro incontro con Peter Molyneux all'interno di una suite del New Otani Hotel, che ci ha permesso di vedere per la prima volta in maniera estensiva il coop di Fable III.

Una favola in cooperativa

Peter è una persona squisita, nonostante fosse all'ultimo appuntamento dopo due giorni pieni si è dimostrato molto gentile e colloquiale, per raccontarne una non appena ci siamo seduti abbiamo notato che aveva anche lui l'iPad, e quindi abbiamo fatto due chiacchiere sulle possibilità di questo dispositivo fino a scambiarci opinioni su qualche titolo assolutamente da avere. Per la cronaca il consiglio di Peter è stato per Slay, strategico a turni che il sir di Guildford ci ha detto di giocare spesso e volentieri.

Cooperiamoci

Il coop di Fable III quindi, nel secondo capitolo era stato appena abbozzato ed era chiaramente una cosa aggiuntiva sviluppata con poca convinzione e con risultati non in linea con il resto del gioco, nel terzo capitolo finalmente ci sono diversi elementi che potrebbero interessare il giocatore, perché in questa occasione la cooperativa è stata sviluppata di concerto con tutti gli altri elementi. Nella demo che ci è stata mostrata c'erano innanzitutto due schermi, dove i collaboratori di Peter erano pronti per entrare nella stessa partita. La cosa interessante è che seppur si trovassero nella stessa sezione di gioco, l'aspetto grafico era visibilmente differente, perché come già noto in Fable III le azioni e le scelte del giocatore influenzeranno anche l'aspetto estetico del mondo circostante. In questa fattispecie da una parte avevamo una sezione lussureggiante immersa nel verde e con strutture di legno, dall'altra una più "industriale" con diversi macchinari e un cielo più terso. Visitando quindi il mondo di un altro giocatore sarà possibile scorgere innanzitutto diversi scenari, e magari aumentare la curiosità di rigiocarlo in maniera differente per vedere cosa succede. La prima caratteristica immediata del coop è la possibilità di scambiarsi oggetti sotto forma di regalo di qualsiasi genere, il giocatore infatti accede alla propria schermata di gestione di armi, vestiti e quant'altro e può inviarli ad un altro, che li riceverà a sua volta nella sua stanza degli oggetti con tanto di maggiordomo che attende il giocatore in qualsiasi momento. Uno dei grossi difetti del coop del precedente capitolo era rappresentato dal fatto che i due partecipanti non potevano girare liberamente nel mondo di gioco ma dovevano essere entrambi visibili sullo schermo, questa limitazione adesso non c'è più, e quindi è possibile essere letteralmente indipendenti e fare anche altro mentre magari il giocatore che ospita la partita sta completando un combattimento o la propria missione. Ovviamente il giocatore che viene ospitato non può proseguire nella sua storia, questo perché in Fable III ognuna è differente e basata su come viene affrontata, e quindi quando si viene ospitati per definizione si sta partecipando ad un'avventura che non è quella propria. Ad ogni modo Peter ci ha fatto capire che ci saranno diverse missioni secondarie per la cooperativa a due giocatori e che rappresenteranno una delle ragioni per rendere questa modalità interessante al di là della campagna principale affrontata da soli. Un'altra ce l'ha data direttamente invece, ovvero la possibilità di sposarsi con gli altri giocatori. Innanzitutto bisogna fare la proposta di matrimonio e se accettata scegliere quindi il posto dove costruire la propria casa (mediante un nuovo menu istantaneo che permette di selezionare rapidamente un punto in ogni locazione del mondo di gioco) e infine, in base alla propria disponibilità economica virtuale, la "pomposità" del matrimonio stesso. Nella demo abbiamo visto quello sul lago, con tanto di sequenza non interattiva che ci ha mostrato la celebrazione delle nozze.

Una favola in cooperativa

Al di là della cosa simpatica in se, il matrimonio tra giocatori ha un'interessante influenza sul gameplay, in quanto ogni coppia ha la possibilità di condividere le proprie risorse anche quando non gioca assieme, e come in Fable 2 è possibile sposarsi più volte, avere bambini e così via, creando tipi di relazione permanenti anche tra diversi giocatori. Questo è quanto per adesso, in calce alla demo abbiamo avuto però la possibilità di chiedere alcune cose aggiuntive, a partire dalla maniera specifica con la quale il giocatore potrà cambiare lo scenario circostante. Peter ci ha risposto che la maggior parte delle volte sarà derivato dalle decisioni prese durante l'avventura, anche una volta diventati re. In Fable III infatti la prima parte sarà dedicata al completamento di questa missione mentre la seconda è ancora avvolta nel mistero e non verrà rivelata fino all'uscita del gioco nei negozi, Peter però ci ha confermato che ci saranno scelte multiple da fare che cambieranno (non sappiamo ancora in quale misura) la storia. Fable 2 infine aveva come caratteristica una modalità interessante di download progressivo del gioco diviso in capitoli con il primo gratuito, alla nostra domanda di una replica di questo modello anche col terzo capitolo Peter con fare sghignazzante ha guardato il pr di microsoft e dopo qualche simpatico scambio di battute ha detto di non essere sicuro ma che è una strategia che assolutamente gli piace, perché molto meglio di una classica demo che non rappresenta la qualità del prodotto finale. Per noi è quasi come un si, magari arriverà successivamente all'uscita del gioco dopo aver accontentato la prima ondata di giocatori che compreranno il titolo immediatamente e in ogni caso.

CERTEZZE

  • Coop molto profondo e divertente
  • Mondo di gioco in evoluzione e legato realmente alle scelte del giocatore

DUBBI

  • Livello di sfida ancora basso