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Aya Brea quasi tra noi

New York sotto attacco alieno, ma Aya ci salverà tutti!

PROVATO di Antonio Fucito e Massimo Reina   —   12/10/2010

Uno degli eventi più attesi del recente Tokyo Game Show 2010 di questo anno, almeno per molti appassionati, era quello legato alla presenza di una versione dimostrativa dello spin-off di Parasite Eve, l'ex action GDR di Squaresoft che tanti cuori ha saputo conquistare nella sua prima incarnazione del 1998 su PlayStation. Come nel caso di altri prodotti Square Enix presentati all'evento svoltosi in questi giorni nella capitale nipponica anche The 3rd Birthday è stato mostrato al pubblico sia in forma di trailer che di demo.

Aya Brea quasi tra noi

Quest'ultima della durata complessiva di circa dieci minuti o poco più permetteva agli avventori di giocare quello che veniva denominato Episode One: The Past, un livello ambientato il 24 Dicembre 2012 dove era possibile utilizzare Aya subito dopo l'attacco di un gigantesco Twisted tentacolare all'interno di un disco club il cui nome, Sacrificio, era tutto un programma. Subito catapultati al centro dell'azione è stato possibile per noi scoprire nuovi dettagli sulla giocabilità del prodotto che, lo ribadiamo ancora una volta, se per quanto concerne le fasi esplorative non dovrebbe differire molto dai suoi predecessori, diversamente presenterà parecchie novità per i combattimenti che saranno decisamente più incentrati sull'azione pura. In una fase leggermente più avanzata della dimostrazione, è stato possibile in questo senso testare il tanto reclamizzato Overdive System, l'abilità cioè di Aya di impadronirsi del corpo di qualsiasi alleato o nemico nel corso degli scontri.

Sotto attacco

Già, avete letto bene, "nemico": contrariamente a quanto immaginato in precedenza, pare che la nostra eroina potrà saltuariamente e solo quando questi saranno in condizioni di vita pressoché nulle impossessarsi degli organismi dei Twisted finendoli definitivamente tramite una sorta di esplosione dall'interno. Tuttavia durante il nostro test siamo riusciti solo a manipolare i corpi dei nostri alleati, un team di SWAT o comunque militari accorsi per affrontare i famelici mostri.

Aya Brea quasi tra noi

Caratterizzati da improbabili nomi come Duncan Dodgson, Walt Benda e Damarco Valles segnalati sulla destra dello schermo (quello posseduto da Aya veniva evidenziato di volta in volta a parte, in basso) i soldati erano equipaggiati in linea di massima con armi non dissimili fra loro, tranne una maggiore o minore presenza in alcuni di essi di granate. Con l'Overdive System e la pressione del tasto Triangolo è stato quindi possibile come detto poco sopra "passare" a controllare il corpo di qualsiasi militare voluto, switchando da uno all'altro per attaccare gli avversari da posizioni diverse. In questi frangenti oltre al proprio equipaggiamento, Aya ha potuto disporre liberamente delle armi e delle munizioni dell'individuo "posseduto". Aspetto questo che sarà cruciale nel prodotto finale in quanto queste ultime saranno decisamente limitate durante l'avventura a detta degli sviluppatori. Questo sistema può essere utilizzato non solo per trarre un proprio vantaggio ma anche per aiutare i colleghi in difficoltà a sopravvivere, sostituendoli in un momento delicato e eliminando un mostro particolarmente ostico per loro. Situazioni da non trascurare visto che la riuscita di una missione dipenderà anche dal numero di agenti sopravvissuti. Interessante durante queste fasi di scontro è stato per noi scoprire inoltre la presenza di un discreto sistema di copertura della protagonista, che in automatico può nascondesi dietro agli oggetti per ripararsi dagli attacchi nemici (barricate o ostacoli possono essere scavalcati tranquillamente premendo il tasto X), e la buona reattività ai comandi della stessa agente, che si muove molto agilmente e aggancia i nemici con la pressione del pulsante R.

Possessione

Altri controlli sono il cerchio per le granate, il D-Pad per i movimenti della telecamera e il Quadrato per sparare, più tutti gli altri per richiamare menù, armi, etc. Se si viene colpiti a morte mentre si è in possesso di un altro corpo si avranno a disposizione una manciata di secondi per abbandonare l'organismo ospitante altrimenti sarà game over. The 3rd Birthday sarà un gioco particolarmente difficile a detta degli ideatori e questo nonostante la possibilità di selezionare svariati livelli di difficoltà per la campagna, la cui durata è stimata intorno alle dodici ore di gioco.

Aya Brea quasi tra noi

L'intento è quello di proporre una sfida frenetica e avvincente, motivo per il quale, come detto nei paragrafi precedenti, sono stati praticamente abbandonati gli elementi RPG che caratterizzavano Parasite Eve, rendendo il titolo un vero e proprio sparatutto in terza persona. A dimostrazione di quanto appena detto la presenza di diverse tipologie di nemici dalle caratteristiche diverse proprio per variare il gameplay che abbiamo affrontato anche noi durante la nostra prova del gioco, come i cosiddetti Slacker, creature che si nascondono nell'ombra per poi venirne fuori e attaccare utilizzando le lunghe braccia o i Wad, degli esseri informi fluttuanti in aria che sputano veleno.
Concludiamo questo articolo dando una ripassata veloce alla trama, basata sull' invasione di forme di vita ignote chiamate Twisted, scaturite da una enorme entità chiamata Babel. Aya Brea è ormai un membro speciale della CTI (Counter Twisted Investigation): ha perso la memoria, compresi i ricordi delle sue battaglie passate, e vive isolata nel quartier generale della squadra di cui fa parte. La sua guida è Thelonious Cray, specialista in campo bellico, il suo capo è Hyde Borh, comandante della CTI. Per il resto, come sempre, non ci resta che aspettare una versione definitiva o quasi del prodotto per trarne ulteriori dettagli.

CERTEZZE

  • Trama curata come il primo episodio
  • Meccaniche originali e innovative

DUBBI

  • Troppo action
  • Mediamente difficile