Chiunque avesse aperto questo articolo attirato dalla promessa di avere una panoramica esaustiva sulle uscite indipendenti del 2011 appena iniziato, farebbe bene a sentirsi sin da ora e almeno in piccola parte preso in giro: per quanto impegno ci si possa mettere, per quanta attenzione si faccia nel sondare tutto il sottobosco videoludico che cresce rigoglioso all'ombra delle release multimilionarie, risulterà sempre un'impresa improba, un fallimento assicurato. Troppo vasto e sfaccettato è infatti un orizzonte che non sempre matura all'interno di realtà in lingua inglese, quindi difficilmente sondabili, o vive senza addetti alle pubbliche relazioni, in mano all'iniziativa dei singoli sviluppatori, spesso protagonisti di one man show che vanno dal disegno degli artwork al coding alla gestione delle iscrizioni a concorsi che di anno in anno stanno diventando più importanti per mettersi in mostra, ma che ospitano centinaia di titoli tra cui non è facile emergere. Qualche esempio? Prendete Precursors, sparatutto fantascientifico con elementi da gioco di ruolo e simulatore spaziale, dagli stessi autori di Boiling Point: il gioco, uscito in Russia nel 2009, è arrivato sul canale di vendita di GamersGate una decina di giorni or sono, nella versione tradotta dalla community e al prezzo di trenta euro. Eppure non è un prodotto di piccole dimensioni, ci sono decine di persone alle spalle di un'iniziativa che si è comunque persa nel mare magnum delle uscite per quasi due anni. Ancora non siete convinti? Allarghiamo il campo prendendo in considerazione un intero genere, quello delle avventure grafiche. Nei dodici mesi appena trascorsi, come redazione PC di Multiplayer.it, ci è stato fisicamente impossibile trovare lo spazio e il tempo per coprire un'intero sotto genere come quello delle avventure casual, capace di uscite acclamate da chiunque le abbia provate come Drawn: Dark Flight o il primo capitolo di The Fall Trilogy, mentre nei prossimi dovremo in alcuni casi faticare per recuperare i contatti e lo spazio per recensire prodotti già celebrati in patria, come i tedeschi Edna & Harvey: The Breakout e i due Book of Unwritten Tales, che arriveranno finalmente in lingua inglese. Insomma no, non è possibile inserire in questa lista tutti i giochi interessanti, e no, le prossime cinquantadue settimane non potranno vedere una copertura completa di tutti i giochi indipendenti, però tenteremo di essere il più esaustivi possibile, con recensioni qualora fosse opportuno e approfondimenti attraverso la rubrica settimanale PC Magazine... ma prima di tutto dando un antipasto di quanto sarà lecito aspettarsi, attraverso la panoramica dei prossimi paragrafi.
Indie Rockstar
Se per una larga fetta dei giochi raccolti in questa lunga pagina vale per intero il discorso fatto in apertura, è anche vero che ce ne sono alcuni che per un motivo o per l'altro salgono agli onori delle cronache ben prima della loro uscita: opere comparse dal nulla come Minecraft - promesso, non lo citeremo più - diventano presto note al pubblico mainstream grazie al loro eccezionale quoziente di originalità, mentre altri spiccano il volo dopo la vittoria di qualche concorso o per il loro status di progetti in mano a team che hanno già registrato grandi e piccoli successi. Forse il più atteso tra questi indie accompagnati dal carrozzone mediatico, Monaco è stato il vincitore dell'Indipendent Game Festival 2010 grazie all'unione del feeling tipico delle produzioni arcade con la profondità strategica di una caccia all'uomo in cooperativa, tra furti e inseguimenti in un ambiente urbano fatto di strade, palazzi e una grossa dose d'azione.
I video promettono benissimo anche dal punto di vista dello stile mentre alcuni dettagli tardano ad arrivare, come la data d'uscita definitiva o le piattaforme, che sicuramente comprenderanno il PC e almeno una console. Meno fronzoli ma un'idea devastante per le serate di coppia alle spalle di SpyParty, che chiederà a un giocatore, la spia, di mescolarsi tra i partecipanti a un ricevimento cercando di rendersi indistinguibile dai personaggi controllati dal computer e completando alcuni obiettivi, mentre il secondo, il "cecchino", osserverà la scena dall'esterno cercando di individuare l'infiltrato umano. La presentazione e la creazione di meccaniche di gioco dotate di una buona varietà saranno fondamentali per rendere vincente un progetto così originale e rischioso.
Di tutt'altro genere ma già attesissimo, The Witness è il misterioso puzzle 3D ambientato su un'isola deserta attualmente in sviluppo dal team capeggiato da Jonathan Blow, creatore di Braid, e da altri professionisti come Ignacio Castano, ex Crytek e Relic, e Shannon Galvin, artista con alle spalle diversi progetti come Sims 2 e Spore. Niente è stato rivelato sulle piattaforme e non ci sono video, certo è che i nomi in gioco sono di quelli che contano e ogni tanto bisogna saper dare fiducia a chi se la merita per avere in cambio qualche soddisfazione. Dopo Zeno Clash, invece, i cileni componenti dell'Ace Team sono al lavoro sul puzzle Rock of Ages, un mix di sfere rotolanti e una splendida grafica in cel shading che in alcuni paesi, su alcune delle piattaforme per cui verrà rilasciato, dovrebbe anche godere di una distribuzione in copie fisiche grazie ad Atlus.
Lo stesso distributore giapponese si occuperà di pubblicare anche un seguito d'eccezione - l'unico di questa prima lista - ovvero Trine 2, che con il suo predecessore condividerà il gameplay bidimensionale impreziosito da una grafica 3D, in attesa di capire quali novità gli sviluppatori FrozenByte avranno apportato alle meccaniche originali. Già acclamato durante lo scorso PAX 2010, Bastion unisce più anime diverse con uno stile narrativo e visivo davvero riuscito: i test effettuati sino a oggi lo riportano unicamente su piattaforma PC ma vista la qualità del progetto è quasi certo che arrivi anche su console.
Infine tre prodotti che rappresentano altrettanti ritorni attesissimi per software house nel cuore di tutti i PC gamer che si rispettino. Passata la paura per l'insuccesso commerciale di Darwinia + e il rischio concreto di una chiusura definitiva, Subversion arriverà nel 2011 con la sua dose di grafica stilosissima e azione strategica sullo sfondo di una città creata in modo procedurale: la speranza è che possa dare la tranquillità necessaria al team Introversion per poter lavorare sui progetti futuri. Dopo il lungo silenzio seguito a The Void, invece, i russi di Ice-Pick Lodge dovrebbero rilasciare il loro Cargo!, action adventure con elementi da puzzle game ambientato su una serie di isole disperse in mezzo al mare, tra cui spostarsi grazie all'uso di mezzi creati mettendo assieme i pezzi raccolti;
lo stile è molto diverso dai lavori precedenti ma quegli stessi pregressi fanno sperare per un comunque ottimo risultato. Infine non potevamo che chiudere con la follia di Dejobaan Games che, archiviato il divertentissimo AaaaaAAaaaAAAaaAAAAaAAAAA!!! - A Reckless Disregard for Gravity, è attualmente al lavoro sul già giocabile, in versione alpha, 1... 2... 3... KICK IT! (Drop That Beat Like an Ugly Baby): ancora viene chiesto al giocatore di cadere dall'alto ma questa volta attraversando livelli creati in accordo con la canzone suonata attingendo dalla propria libreria. Ma un gioco normale, per una volta, no?
Mossa decisiva
Se c'è un genere che vive e prospera da sempre quasi unicamente su PC, quello è proprio la strategia, in tempo reale o a turni che sia, a cui si unisce tutto il panorama gestionale. Nel 2011 ci saranno alcune uscite di grande richiamo come Total War: Shogun II, Might & Magic Heroes VI o DotA2, ma tanti saranno come al solito anche i giochi pubblicati solo online da sviluppatori e publisher indipendenti di dimensioni medie e medio-piccole. Impossibile non citare come prima fonte di simulazioni militari, politiche ed economiche, la svedese Paradox Interactive pubblicherà un corposissimo catalogo la cui offerta dovrebbe arricchirsi ulteriormente nel corso di un evento dedicato, che si terrà a New York nel mese in corso: per il momento i most wanted sono Cities in Motion, gestionale incentrato sull'organizzazione dei mezzi pubblici in grandi città come Berlino e Amsterdam, Magna Mundi, versione commerciale e stand alone di un mod a scenari per Europa Universalis III, lo spaziale Sword of the Stars II e il coloniale Pride of Nations, a cui si aggiungerà anche Darkest Hour.
Più di nicchia, il catalogo di Matrix Games dovrebbe arricchirsi, dopo un 2010 decisamente riuscito, di alcuni prodotti come Panzer Corps, successore spirituale di Panzer General, e la versione digitale del classico da tavolo World in Flames. Chi invece preferisse l'uso di motori 3D e un'impostazione parecchio meno seriosa - e impegnativa - dovrebbe trovare in Tropico 4 e Dungeons due validi gestionali: del primo è inutile introdurre la serie di appartenenza, più che celebre, mentre il secondo vuole essere una sorta di seguito spirituale del Dungeon Keeper che anni addietro fu uno dei cavalli di battaglia della Bullfrog di Peter Molyneux. Entrambi verranno prodotti da Kalypso Media, sperando in un buon livello qualitativo. Tra tante certezze non mancano, comunque, alcuni punti interrogativi: il più grande riguarda Stardock che dopo aver buttato via un possibile capolavoro come Elemental: War of Magic, uscito nel 2010 in uno stato imbarazzante, sembra intenzionata a rimetterne sui binari le sorti, grazie alla patch 1.1 da poco rilascia e a quelle che verranno, ma anche assumendo nuove figure chiave come Jon Shafer, rubato a Firaxis Games dopo che ha svolto il ruolo di lead designer su Civilization V, e Dave Stern, romanziere che ha adattato le versioni cartacee di opere legate all'universo di Star Trek e Tomb Raider.
Per i nostalgici ci sarà invece modo di fare un salto carpiato indietro fino agli '90 con Jagged Alliance 2 Reloaded, che dovrebbe precedere il terzo capitolo ufficiale, e ai primi del decennio scorso con Stronghold 3, mentre inediti e ad opera di sviluppatori dai background molto diversi saranno Anomaly Warzone Earth, sviluppato da personale fuoriuscito da CD Project, e Men of War: Vietnam e Assault, ultimi arrivati di una serie un po' sottovalutata. Infine, per chiudere in bellezza, chi scrive muore dalla voglia di capire che piani hanno in mente i ragazzi di Cyanide - loro è Blood Bawl, tra gli altri - a proposito di A Game of Thrones: Genesis, trasposizione videoludica ufficiale della saga più celebre partorita dall'immaginazione di George R.R. Martin.
Omissis
In un articolo che noi stessi non abbiamo fatto fatica a definire parziale rispetto alla totalità dell'offerta, non possiamo non spendere una manciata di caratteri per specificare i motivi dietro l'assenza di due interi generi. Abbiamo infatti evitato di approfondire il discorso relativo a MMORPG e simulatori, prendendoci l'impegno di colmare in separata sede questa lacuna, e i motivi sono presto detti: entrambi sfuggono dalle logiche della fruizione mordi e fuggi che caratterizza, seppur in maniera differente a seconda del genere e del titolo preso in considerazione, il medium videoludico, offrendosi in divenire e quindi soggetti a cambiamenti, come qualità e base utenti, anche oltre il loro anno d'uscita. Insomma ne parleremo, solo non qui e non ora.
Storie d'autore
A dispetto di quanto una prima occhiata possa suggerire, il 2011 dovrebbe rivelarsi una buona annata anche per gli appassionati di avventure grafiche. Innanzitutto verranno commercializzati da TellTale tutti i capitoli restamti di Back to the Future e, si spera, anche quelli legati al progetto Jurassic Park, mentre sempre per restare sui prodotti d'autore, dovrebbe vedere la luce A Vampire Story 2, seguito a episodi dell'ultimo lavoro del leggendario Bill Tiller, e Bracken Tor, dalla stessa gente che ha spaventato parecchi giocatori con Barrow Hill. Molto attesi anche i già citati prodotti di provenienza teutonica Edna & Harvey: The Breakout, i cui autori dovrebbe vedersi pubblicato oltre i confini della Germania anche l'ecologico A New Beginning, e Book of Unwritten Tales, mentre l'accoglienza mista del secondo capitolo non impedisce a Black Mirror III di farsi attendere come un ennesimo approfondimento dei risvolti orrorifici che il genere può regalare abbandonate le solite premesse fantasy o avventurose.
Per restare sulle tinte forti, lo studio che vede a capo Agustin Cordes, designer a cui si deve la serie Scratches, dovrebbe riuscire a completare entro l'anno i lavori su Asylum: ambientato all'interno di un ospedale psichiatrico in disuso, attingerà moltissimo dagli stilemi classici del genere sperando che possa anche in qualche modo distinguersi dalla massa; per il momento non è possibile fare previsioni sulla riuscita del gioco. Dagli spagnoli Pendulo Studios - tutta la saga Runaways e Hollywood Monsters - si attende invece The Next BIG Thing, incentrato su due personaggi, la bella Liz Allaire e il reporter sportivo Dan Murray, che siamo curiosi di capire come verranno resi sufficientemente interessanti da divenire protagonisti della solita epopea in giro per il mondo, dotata però, questo è certo sin da ora, di un comparto visivo davvero eccezionale.
Pur togliendo dal mazzo le speculazioni relative a giochi non ancora annunciati, come il prossimo lavoro di Friction Games, ci sarebbero comunque parecchie altre avventure di cui fare il nome ma, volendone scegliere un paio, citiamo Prominence, ambientata nello spazio e giocata dalla prospettiva ravvicinata della prima persona, e Gemini Rue, vincitore dell'IGF 2010 Student Award grazie ad atmosfere noir ed elementi investigativi che dovrebbero dare al gameplay un tocco di originalità.
La saga di un eroe
Se per strategici e avventure grafiche la possibilità di essere pubblicati online senza passare dalle etichette multimiliardarie che affollano i negozi, sarà nel 2011 il principale motivo di sbocco, il genere dei giochi di ruolo, complice un'oramai completa apertura verso il panorama console, si declinerà principalmente nell'uscita di seguiti altisonanti, con i vari Mass Effect, The Elder Scroll, Dungeon Siege, Deus Ex e Diablo - forse - che troneggiano già ora nelle classifiche delle prenotazioni di mezzo mondo. Ciò detto e premesso che il più atteso tra i prodotti indie di genere, Torchlight II, non verrà qui discusso perché già inserito nella classifica dei "big", ci sono alcune uscite di spessore che potrebbero rappresentare alternative originali ai lustrini che i grandi studi vanno offrendo.
Su tutti, Dead State unirà le dinamiche ruolistiche che solo la visuale top-down sa regalare ad un'ambientazione da "post apocalisse zombie" che l'ultimo quinquennio ha riportato a enorme popolarità un po' su tutti i media. Ancora misterioso in termini di contenuti, perché mai dovrebbe interessarvi? Beh, perché il lead designer, nonché uomo chiave dello sviluppatore Double Bear, è Brian Mitsoda, che ha un passato presso Black Isle, Troika Games ed Obsidian - a lui si deve la scrittura di Vampires the Masquerade: Bloodlines - mentre la sua seconda è Annie VanderMeer, che ha lavorato su Neverwinter Nights 2: Storm of Zehir, prima di sposare Brian e iniziare con lui questa nuova avventura. Sempre di ex si parla prendendo in considerazione Grim Dawn, gioco di ruolo d'azione previsto esclusivamente su PC e sviluppato da un team composto da ex dipendenti di Iron Lore Studios - Titan Quest e seguito:
il motore sarà lo stesso in versione rivista e corretta, mentre l'insieme di meccaniche ancora una volta la permutazione della formula solitamente attribuita a Diablo, con il grosso delle idee che dovrebbe essere rivolto nella direzione di un'ambientazione diversa dal solito fantasy e da feature ambientali legate all'interazione con il fondale. I fan del modello free to play apprezzeranno, poi, Path of Exile, anch'esso riportabile nel recinto degli hack and slash ma incentrato sulla componente multigiocatore dell'esperienza: una beta pubblica è prevista nei prossimi mesi e sarà fondamentale per capire la bontà di alcune caratteristiche, come la modalità competitiva. Per il momento l'invito è quello di dare un'occhiata al sito, valutando in futuro la possibilità di donare una piccola cifra che sarà, in cambio di alcuni bonus non legati allo sviluppo del personaggio, il proprio contributo a un progetto che non sembra basarsi su altri modelli economici per sopravvivere.
Per non farsi mancare un po' di sana azione a turni, The Age of Decadence si prospetta un'uscita che affonda il suo design nei prodotti di altre epoche videoludiche, proponendo un sistema di gioco basato sulla risoluzione di quest legate tanto agli scontri quanto ai lunghi dialoghi ad albero. E' già disponibile una demo dedicata al solo sistema di combattimento. Infine i fan di Din's Curse, prodotto imperfetto ma dotato di un'ottimo supporto post rilascio, potranno godere della prima espansione, Demon War, già ora in beta preordinabile a circa 9$.
La sfida più grande
Sparatutto in prima o in terza persona visivamente sconvolgenti, action dalle ambizioni rivoluzionarie, titoli multiplayer che si apprestano a cambiare per intero la concezione di gioco in compagnia. Ad ascoltare gli annunci, i forum e la creazione di siti e fantomatiche software house, i giochi in sviluppo potenzialmente interessanti sono decine: alcuni non vedranno mai la luce, altri lo faranno chissà in quale anno solare. Per questa ragione abbiamo deciso di restringere il nostro campo d'indagine solo ai prodotti più vicini al rilascio oppure a quelli con alle spalle realtà più che credibili. In tal senso non si può che iniziare con Red Orchestra 2: Heroes of Stalingrad, seguito di uno dei più riusciti fenomeni esclusivamente PC degli ultimi anni, ancora una volta ambientato nella seconda guerra mondiale, fronte russo, e capace di unire una componente competitiva di spessore con una campagna che, ad oggi, è tutta un mistero.
Da Tripware Interactive non ci aspettiamo niente di diverso che un ottimo prodotto. Non meno atteso è FireFall: presentato come un fulmine a ciel sereno durante lo scorso Pax 2010, mescolerà elementi persistenti a una struttura di gioco cooperativa, mettendosi a disposizione dei giocatori con la formula free to play con microtransazioni. Il team Red 5 Studios è capeggiato da figure chiave dello sviluppo di World of Warcraft, almeno nella sua prima fase di vita, e se tanto non bastasse a garantirne il successo, quantomeno suggerisce un certo ottimismo.
Fa impressione citare certi nomi parlando di giochi indipendenti ma al momento Warface, in lavorazione presso la filiale coreana di Crytek, è esattamente questo: sparatutto free to play come tanti verrebbe da dire, anche se la componente grafica sembra quella di un prodotto commerciale "da scaffale" e le ambizioni dello sviluppatore - e in questo caso produttore - con base a francoforte sembrano poterne decretare un certo successo; staremo a vedere. Sempre il paese con capitale Seoul ha ospitato negli ultimi anni un titolo dietro cui si cela una delle menti alla base dell'originale Counter Strike: Tactical Intervention dovrebbe finalmente arrivare in forma di beta e poi come titolo completo, spingendo ulteriormente sugli elementi che hanno reso il brand ora in mano a Valve uno dei più noti dell'intero panorama online.
Sono invece fermi da un po' di tempo gli aggiornamenti su Depth, in lavorazione presso i ragazzi che diedero vita alla prima versione di Killing Floor, prodotto focalizzato ancora una volta sul multiplayer ma interamente ambientato nelle profondità marine che saranno anche teatro per una serie di meccaniche stealth: le due squadre, una formata da subacquei e l'altra da squali, dovranno affrontarsi all'ultimo colpo di fiocina o di mandibola, tentando di sopravvivere al reciproco incontro. Dopo un'attesa lunga anni, poi, sembra essere infine arrivato il momento di giocare a Natural Selection 2, un misto di strategia e azione che si attende oramai da tempo immemore e, attualmente in beta aperta a tutti coloro ne preordinano una copia, si può considerare pronto a diventare uno dei cavalli di battaglia del panorama competitivo 2011.
Interamente in single player, invece, il recentemente annunciato The Spire si poggia sull'Unreal Engine 3 per proporre un'esperienza che, un po' come Portal e poi The Ball, unisca la visuale in prima persona alla risoluzione di una serie di puzzle basati sulla fisica e l'interazione con l'ambiente di gioco. Per chiudere tre nomi di altrettanti titoli che, con storie diverse alle loro spalle, rappresentano il volto migliore del panorama community PC, preparandosi a diventare versioni commerciali di altrettante mod: Contagion, Orion: Prelude e Chivalry: Battle for Agatha.
Il meglio di tutto il resto
E poi ci sono tutti gli altri. Mettendosi a contare i giochi indipendenti che aspettiamo per il 2011 e non riconducibili alle categorie di cui sopra, finiremmo probabilmente per elencare decine e decine di titoli, con tantissime varianti dello stesso concept di platform basato sulla fisica o di semplice tech demo che punta tutto su qualche uso innovativo dei contenuti creati proceduralmente. Bisogna ancora una volta scegliere quindi, e se c'è un gioco fuori dagli schemi a cui guardiamo oramai da parecchio tempo, quello è Frozen Synapse:
simulatore di irruzioni e tattiche di combattimento in stile SWAT, è in beta oramai da un po' di tempo e nella sua particolarità dovrebbe riuscire a regalare una bella esperienza di gioco a patto di offrire una sfida avvincente anche in solitaria. Il genio alle spalle di Solium Infernum, perla semisconosciuta davvero molto - forse troppo - di nicchia, dovrebbe invece esser pronto al rilascio di Six Gun Saga: l'ambientazione western fa da sfondo a un mix di poker e gioco da tavolo, con l'insolito focus sull'esperienza in solitaria anziché sul multiplayer che fa presumere una certa attenzione alla componente narrativa.
Per restare sul genere, Fate of the World doveva essere rilasciato qualche mese or sono ma verrà infine reso disponibile al download entro febbraio, mettendo nelle mani del giocatori le sorti dell'intero pianeta, da salvare o condannare a una prematura fine gestendone le risorse, il clima e molti altri aspetti ecologici raramente analizzati con così tanta dovizia di particolari. Dopo il meritatissimo successo di Neptune's Pride, Iron Helmet Games sta attualmente svolgendo una beta aperta a tutti i possessori di un account Google del suo Blight of the Immortals: ancora una volta l'idea è quella di creare uno strategico multiplayer direttamente dal browser, spostandosi però in ambiente fantasy e concentrandosi ancora di più su aspetti come la diplomazia.
Concludiamo citando prima quello che, nell'anno del rilancio ufficiale della serie nelle vesti di sparatutto in prima persona, vuole essere il successore spirituale di X-Com, ovvero Xenonauts, e poi pescando da un mezzo vastissimo due platform 2D di particolare interesse: Capsized ha sinora messo in mostra un gameplay piuttosto standard ma smuove gli animi grazie a un comparto visivo incredibile, mentre Nidhogg guarda senza mezzi termini all'epoca dell'8bit, riuscendo comunque a spiccare per originalità.