38

Vecchie serie, nuove tendenze

Torna con uno spin off online la più amata serie strategica pubblicata da Microsoft Game Studios

ANTEPRIMA di Volodia Pellegrini   —   28/04/2011

Dimenticando la sfortunata parentesi coloniale del terzo capitolo, non si può negare l'importanza avuta dalla serie Age of Empires nel panorama videoludico internazionale e in particolare nell'ambito degli strategici in tempo reale, tra i quali, nonostante decine di copie più o meno riuscite, tanto l'originale quanto il grandioso seguel The Age of Kings tengono ancora alto il nome di Enseble Studios anche dopo la sua chiusura.
Mentre si aspetta con un misto di speranza e di paura l'annuncio di un quarto episodio, Microsoft Game Studios ha pensato bene di proporre al pubblico un piccolo diversivo col quale ingannare il tempo, cercando allo stesso tempo di aprire la serie alle nuove leve ed attirando i fan storici riportando l'ambientazione agli albori della civiltà. Aggiungete a queste premesse l'enorme successo e diffusione del social gaming, e avrete tra le mani un cocktail che risponde al nome Age of Empires Online.

A chi fosse interessato, poi, ricordiamo che oggi 28 aprile distribuiremo 100 chiavi per partecipare alla beta di Age of Empires Online. Per ottenere la chiave bisogna essere registrati e loggati al sito Multiplayer.it, avere il profilo al 100%, un livello pari a 10 e quindi accedere a questa pagina a partire dalle ore 17.

Il dado è tratto

Vogliamo subito rassicurare tutti precisando che no, Age of Empires Online non è un browser/Facebook/ultra-casual game, sebbene la leggerezza del motore grafico, lo stile di gioco e l'integrazione con i maggiori social network lo rendano a prima vista più simile a un passatempo casual che ad un vero gioco su pc. I primi momenti installata la beta, così come l'aspetto visivo del menù principale e delle presentazioni delle civiltà, possono trarre facilmente in inganno: personaggi dall'aspetto cartoonesco vagamente simile ai Greci dell'Hercules di Walt Disney si mescolano a edifici che sembrano usciti direttamente dal villaggio di Asterix e a soldatini che ricordano marcatamente i poveri fanti Romani, quelli che nel fumetto fanno da vittime alla furia dei Galli.

Vecchie serie, nuove tendenze


Passato un primo momento di smarrimento, cerchiamo di capire cosa ci offre il titolo: un mondo permanente nel quale costruire un impero, attivo 24 ore al giorno, da sviluppare scoprendo nuove tecnologie ed equipaggiamenti per i nostri guerrieri e ricacciando le mire espansionistiche dei nostri vicini, gestendo il commercio tra le varie città stato e magari lanciandoci a nostra volta alla conquista dei territori limitrofi. Tutto viene gestito dalla nostra capitale, una sorta di territorio franco irraggiungibile al nemico dai cui abitanti riceveremo le varie quest e dove potremo costruire diversi edifici per ricercare nuove tecnologie ed unità.
Le civiltà disponibili sono tre, due delle quali sono già state rivelate essere Egizi e Greci (questi ultimi protagonisti della beta), mentre rimane un mistero la terza: una a caso, i Romani? Tutte e tre, pur condividendo una base di truppe comune, potranno poi col tempo sviluppare ricerche e unità uniche, come gli elefanti da guerra, i cammellieri, gli opliti ed altri stereotipi delle varie fazioni.

Ave Cesare! Ave me!

Indipendentemente dalla fazione scelta, l'inizio dell'esperienza sarà comune e dedicata soprattutto al single player: nonostante l'essenza online del titolo, infatti, alcune delle missioni saranno da affrontare rigorosamente in solitario, soprattutto i vari tutorial delle prime ore, grazie ai quali si potranno sviluppare minimamente le varie città prima di lanciarsi in intense battaglie tra giocatori.

Vecchie serie, nuove tendenze

Ed è proprio nella gestione delle quest che si vede tornare l'anima dei mai dimenticati predecessori: che l'obiettivo sia liberare dei prigionieri, uccidere un comandante nemico o semplicemente radere al suolo l'accampamento avversario, l'esperienza di gioco sarà quella di un strategico in tempo reale classico, dove vi saranno lavoratori impegnati nella raccolta delle risorse e soldati lanciati all'attacco. Tutto quello che ha fatto innamorare gli utenti dei vecchi giochi è, seppur in veste farsesca, tornato a vivere: dalle mandrie di antilopi alle fattorie, i branchi di leoni, i coccodrilli lungo i fiumi, i banchi di pesci in mare, le foreste, le cave e le vene d'oro, il difficile bilanciamento delle numerose risorse utilizzabili (cibo, oro, legna, pietra), fino ovviamente a milizie composte da arcieri, fanti e cavalieri i cui rapporti di forza ricalcano l'ormai classico sistema della morra cinese, passando per caserme, campi di tiro, torri di guardia, porti ed edilizia varia.
Dopo il primo sviluppo solitario, inizieranno le vere missioni a più giocatori, siano esse cooperative o meno, per le quali si dovranno cercare compagni/avversari attraverso una lista di amici online, sullo stile appunto di Facebook, Twitter ed emuli vari. Va ricordato che in nessun modo si potrà invadere la capitale "nemica", eliminando di fatto un giocatore dal server, e che si combatterà solo in mappe esterne attraverso il già citato schema di gioco tipico della serie.
In base ai risultati ottenuti nelle quest ambientate all'esterno, la capitale crescerà non solo di dimensioni ma anche di livello, dando accesso a nuove opzioni per i potenziamenti ed il commercio tra città e relativi giocatori.

Vecchie serie, nuove tendenze

La seconda anima di gioco di Age of Empires Online, forse più vicina a quanto visto nel terzo capitolo che nelle iterazioni ancora precedenti, è infatti una sorta di micro gioco gestionale nel quale ci si dovrà occupare di garantire che le truppe al fronte siano sempre dotate dei migliori armamenti e che sia possibile edificare edifici sempre più avanzati durante le missioni, in modo da sopraffare gli avversari magari rimasti indietro di qualche era, in uno schema di ricerca ed avanzamento tecnologico continuo che dovrebbe tenere impegnati per un lungo periodo grazie alle numerose opzioni di oggetti e tecnologie presenti nel prodotto finale.
E' bene segnalare che qualsiasi azione, dalla gestione della capitale agli scontri in multi giocatore, è pensata per soddisfare sia i giocatori più smaliziati che quelli più casuali, che dedicano al gioco pochi minuti di pausa o di relax durante una giornata. E che, sebbene la sindrome del "ancora una missione" potrebbe essere in agguato per tutti, difficilmente una singola istanza di gioco durerà più di una mezz'oretta.

Tutto bello? Tutto gratuito? No. Sebbene Age of Empires Online si presenti essenzialmente come un prodotto free to play, in ogni capitale sarà presente un edificio che rappresenterà il negozio dove poter acquistare tecnologie ed equipaggiamenti inediti, più forti di quelli "normali", pagandoli attraverso il ben sperimentato sistema delle micro transazioni: in sostanza, per quanto possa essere interessante l'esperienza gratuita, per raggiungere le vette della civiltà sarà necessario investire qualche soldo reale.

Sarete invincibili, ci dicevano

Beta alla mano, dobbiamo segnalare una gestione della capitale al momento eccessivamente semplicistica, ridotta abbastanza all'osso e piuttosto lineare nella sua crescita continua derivata dai punti ottenuti fin troppo facilmente negli scontri contro il computer. Senza contare la naturale antipatia che gli avatar luccicosi e l'atmosfera alla "vi voglio carini e coccolosi", provocano nei giocatori più pretenziosi e orgogliosamente avversi a certe forme di intrattenimento puramente casual.

Vecchie serie, nuove tendenze

Fortunatamente negli scontri si respira quell'aria che manca ormai da anni negli schermi dei nostri computer, quella piccola soddisfazione megalomane che ognuno di noi ha nel vedere i suoi schiavi lavorare nei campi e i suoi soldati sopraffare il nemico in un'atmosfera che solo Ensemble Studios ha saputo ricreare. Sperando tuttavia di trovare sempre un avversario in carne e ossa con cui confrontarsi, visto che il computer tende ad usare strategie meramente attendiste e incapaci di reggere più di un attacco portato anche da un giocatore medio. Questo ovviamente anche a causa della già citata necessità di far durare le singole sessioni il meno possibile, così che il capufficio non vi scopra.
Meno convincenti sono proprio per questo motivo le schermaglie cooperative, poiché un'IA già incapace di fermare un giocatore potrà ancor meno contro due e, sebbene nessuno si aspetti picchi di difficoltà vertiginosi, non si può negare che alla lunga il gioco tenderà a spingere verso gli scontri tra giocatori, invogliando così gli utenti ad acquistare i prodotti venduti nel negozio online.

Vecchie serie, nuove tendenze

Ciò detto la gestione delle varie unità rivela fin d'ora un tentativo di bilanciamento discretamente riuscito nella tipica divisione tra arcieri che sconfiggono i fanti che però sono efficaci contro la cavalleria chiaramente letale contro i tiratori (o i servi).
Mezzo casual e mezzo hardcore, mezzo social e mezzo MMORTS, Age of Empires online potrebbe riuscire a convincere tanto i nuovi giocatori quanto i vecchi fan della serie. Questi, tuttavia, devono mettere in conto che si tratta pur sempre di un prodotto orientato a un'esperienza veloce e che per sfruttarne al massimo le potenzialità sarà necessario affidarsi a micro transazioni, sopportando intanto una fase gestionale che per il momento non regge il confronto in termini di profondità con gli altri capitoli della serie.

CERTEZZE

  • La componente strategica propone il meglio dei predecessori
  • Longevità sicuramente piuttosto elevata...

DUBBI

  • ... sebbene alla lunga sottomessa alle micro transazioni
  • Rischia di essere più un social network che un videogioco