Versione mostrata: Xbox 360
Dopo il corposo articolo pubblicato in occasione del Level Up a Dubai, nostro primo incontro con Ace Combat: Assault Horizon, all'E3 2011 abbiamo avuto occasione di incontrare nuovamente il team di Namco che si sta occupando del nuovo capitolo di una serie così amata. I dettagli della campagna e dell'impostazione data al gioco per rilanciare la saga, li potete leggere nel corpo dell'articolo principale. In questo aggiornamento racconteremo di una missione notturna a bordo di un bombardiere, affidato alle cure di uno dei cinque personaggi principali che seguiranno l'evolversi delle vicende. Scopo della missione stessa era quello di bombardare una serie di stabilimenti industriali a terra e per farlo era possibile sia giocare come si fa da anni con Ace Combat, ovvero volando rasenti il terreno e sganciando le bombe necessarie o attivando la nuova modalità, chiamata Air Strike. Una volta fatta questa scelta si apre la carlinga dell'aereo, mostrandone parzialmente l'interno, con la telecamera che si spinge dentro la stessa per inquadrare il terreno sottostante. I bersagli a terra vengono posti all'attenzione una serie di triangoli verdi che devono essere colpiti evidenziandoli con un cerchio rosso di quello che sembra uno stampo invisibile. Quando si attiva questa modalità l'aereo, come nel dog fight, vola in maniera autonoma, lasciando che il giocatore si concentri solo sulla fase di fuoco.
Selezionata la sequenza corretta di obiettivi, inizia una scena d'intermezzo che segue il lancio dell'ultima bomba sino a quando non abbiamo colpito il bersaglio designato, mentre quelli precedenti finiscono d'essere mandati in mille pezzi. Selezionare i bersagli è piuttosto semplice e la difficoltà risiede tutta nelle truppe nemiche di terra che appena avvertono il pericolo scatenano la resistenza lasciando partire missili a ricerca che possono essere evitati solo lanciando dei Flare, fari luminosi, che possano attirare il fuoco in coda.
Tra l'altro, visto che il bombardiere ha solo le bombe e nessuna delle feature che si aspetta di trovare su un jet da combattimento, il solo modo di tornare a casa è quello di pilotare in maniera piuttosto guardinga, stando pronti a lanciare i razzi luminosi al momento giusto, almeno fino a quando, almeno nel livello provato, non sopraggiunge il protagonista del gioco a salvarci.
Sempre qui a Los Angeles abbiamo potuto provare le sezioni di gioco in cui si dovrà guidare un elicottero e qui, di nuovo, lo stile ambia radicalmente, pur mantenendo l'impostazione che ricorda tanto quella di Gears of War. La parte in elicottero, francamente è piuttosto confusionaria, rispetto a quelle in aereo e navigare tra i palazzi alla ricerca di soldati appostati sui cornicioni o in mezzo alle piazze, all'ombra di alberi e palme, crea qualche problema, almeno sulle prime. Questo anche per via della polvere e dei detriti che si sollevano in aria oscurando la visuale in continuazione, da una parte senz'altro rendendo l'idea di un conflitto torrido, dall'altra, però, costringendo il giocatore a ricorrere spesso alle indicazioni del radar su schermo. Pena la perdita dell'orientamento. Se pure questa parte sembri quella su cui Namco dovrà maggiormente lavorare, il totale continua a sembrarci molto positivo e divertente e nei prossimi mesi saremo ben lieti di tornare a giocare con questo erede di una lunga e prestigiosa dinastia di simulatori di volo.
Dubai
Settimana scorsa si è svolto un evento organizzato da Namco Bandai durante il quale sono stati presentati i giochi più importanti del colosso nipponico per il prossimo anno. Il Level Up si è tenuto a Dubai, secondo emirato più grande degli Emirati Arabi Uniti, e, a parte la curiosità di visitare per la prima volta una città come questa, avevamo anche la curiosità di sapere il perché della location scelta.
Il motivo è proprio Ace Combat: Assault Horizon, che vede una delle missioni cruciali proprio ambientata nella città araba, ricostruita con sufficienti dettagli da permetterci di riconoscere l'albergo in cui eravamo alloggiati e i palazzi più importanti della città stessa. Questo episodio rappresenta una rinascita vera e propria per la serie, almeno nelle intenzioni dello sviluppatore, e un punto di svolta che risponde chiaramente alla domanda che si deve essere fatto il team durante lo sviluppo del gioco: "Come possiamo adattare il genere degli shooter aerei ai nuovi gusti dei giocatori, rimanendo fedeli alla nostra storia?". La risposta si chiama Close Range Attack System e passa per un nuovo sistema di telecamere, un paio di trovate e un motore poligonale ricostruito da zero.
Dog Fight
L'approccio scelto per questo Ace Combat: Assault Horizon, rispetto alle citazioni manga tipiche della saga, è quello di un accento molto più marcatamente realistico. La prima missione mostrataci, proprio quella di Dubai, con il producer del gioco che sfrecciava sopra la stessa autostrada che avevamo percorso in taxi la sera prima per andare all'Hotel dall'aeroporto, metteva in risalto colori seppia e un largo uso di effetti in post processing per dare al gioco un aspetto molto più concreto rispetto alla pulizia tipica di certe produzioni nipponiche. Il motore fa un largo uso di effetti come il blur per accentuare esplosioni e la profondità di campo nelle inquadrature più ravvicinate e i colori virati sul seppia limitano l'aspetto solitamente molto più sgargiante e limpido che si è abituati ad associare ad Ace Combat. Tutto Ace Combat: Assault Horizon può essere giocato in modalità classica, con l'inquadratura dall'esterno dell'aereo o anche dall'interno del cockpit, andando ad eliminare tutti gli obiettivi che di volta in volta il dipanarsi degli eventi delle missioni ci impongono di realizzare, con il giocatore alla guida del velivolo, liberamente orientabile in qualsiasi direzione. La novità, però, è quella che Namco ha studiato per riuscire a trasmettere la frenesia e l'impatto che titoli come Gears of War sono riusciti a fare in tutt'altro campo.
Il nome di questa nuova impostazione è Close Range Attack System che si divide nel Dog Fight mode e nel Air Strike System, ovvero nel nuovo sistema di ingaggio dei combattimenti in coda agli altri aerei e in quello che si può attivare quando si devono eliminare obiettivi a terra. Quando, nell'inseguire un aereo, ci si riesce ad avvicinare a sufficienza, attorno allo stesso appare un cerchio verde e, a quel punto, spetta al giocatore decidere se premere contemporaneamente i due dorsali alti per attivare il dog fight. Una volta fatta questa scelta, il proprio aereo resta agganciato al nemico, con una serie di aiuti al volo, in modo che il giocatore, pur libero di abbandonare il bersaglio e di virare come meglio crede, se vuole, può concentrarsi unicamente sull'abbattere il jet inquadrato. Con A si usa la mitragliatrice, con B si lanciano i missili a ricerca e con X si cambia tra le diverse armi a disposizione. In questa modalità, tra l'altro, la telecamera, visto che il proprio jet viene aiutato a non schiantarsi sui grattacieli d'intorno, nelle sequenze di inseguimento, indugia su esplosioni che fanno cadere elementi del fondale o sui pezzi di caccia nemici abbattuti mentre precipitano al suolo, attivando anche un effetto di rallentamento, tipo Bullet Time. Quando si spara con la mitragliatrice, tra l'altro, la telecamera zooma sopra le ali del jet, lasciando inquadrate una porzione dell'ala e l'esterno del cockpit, proprio come in uno shooter in terza persona, quando si decide di attivare lo zoom mentre si fa fuoco. Tra le inquadrature molto più ravvicinate, i dettagli più numerosi delle scene a schermo, e i continui close up che esaltano esplosioni e sparatorie sembra proprio che Namco abbia trovato il modo per svecchiare una formula che cominciava a mostrare i tanti anni sul groppone, senza però snaturare l'essenza della saga. Anche se, ovviamente, bisogna vedere se all'impatto iniziale seguiranno sostanza e varietà.
Air Strike
Per mostrarci l'Air Strike, è stata lanciata, invece, una missione ambientata in Russia, durante una tempesta di pioggia, in cui bisogna distruggere una serie di numerosissimi obiettivi a terra. Anche qui, premendo LB e RB, si attiva questa modalità in cui il proprio jet segue, indicativamente, dato che comunque si ha ampio margine di manovra e visto che si può tornare nella modalità classica di volo in qualsiasi momento, una traiettoria preimpostata che lascia a chi gioca la facoltà di concentrarsi quasi unicamente sul colpire i bersagli indicati su schermo con una serie di triangoli verdi. In entrambe le modalità, questa come il dog fight, quando si viene agganciati da un caccia, un segnale sonoro e visivo ci avvisa del pericolo in coda, e della possibilità di effettuare una manovra diversiva, rallentando e premendo nuovamente i due pulsanti, facendo compiere al proprio aereo un giro della morte, per farlo ritrovare alle spalle dell'inseguitore. Il sistema sembra funzionare a dovere, come abbiamo potuto provare direttamente in una missione ambientata a Miami, tutta incentrata sul dog fight. Il fatto di trovarsi agganciati al jet da distruggere permette di godere appieno di esplosioni ed effetti, senza mai far perdere il ritmo incalzante dello scontro aereo e senza obbligare chi gioca a quelle interminabili virate nel tentativo di rientrare in contatto visivo con l'avversario.
La telecamera può spingersi molto più a ridosso di palazzi e dei dettagli che animano la scena, visto che la guida assistita aiuta a non schiantarsi contro i grattacieli, mentre si cerca di abbattere un caccia. Ovviamente, per i puristi c'è sempre la possibilità di ignorare tutto questo e di giocare nel modo più classico e tipico della serie. Il motore, come detto riscritto da zero, è un bel passo in avanti rispetto al precedente episodio, e se pur Ace Combat: Assault Horizon non rappresenta forse l'apice della tecnologia applicata ai videogiochi d'oggi, il risultato è spettacolare e appagante al punto giusto. Queste non sono le sole novità inserite nel gioco da Namco Bandai e nei prossimi giorni ci saranno annunci e aggiornamenti sia sulla campagna in single player, che sul multiplayer e altre feature che son spuntate qua e là durante le chiacchiere a Dubai, ma che sono ancora avvolte dal più stretto riserbo. Una piacevole sorpresa, quindi, e un buon motivo per vedere come si evolverà il gioco nei mesi che lo separano dall'uscita su PlayStation 3 e Xbox 360.
CERTEZZE
- Il Close Range Attack System
- Motore rifatto da zero
- Setting realistico
DUBBI
- Le novità saranno sufficienti?