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Di Uncharted non ce n'è mai abbastanza

La nostra prova approfondita di Uncharted in versione portatile!

PROVATO di Antonio Fucito   —   16/09/2011

Terza fiera videoludica importante dell'anno e terzo appuntamento con Uncharted: Golden Abyss punta di diamante che accompagnerà il lancio di PlayStation Vita il prossimo 17 dicembre in Giappone ed entro marzo nel nostro Bel Paese. L'occasione per rivederlo è stata il "tribolato" (chi segue la nostra Superdiretta sa bene a cosa ci riferiamo) evento che Sony ha tenuto in calce alla prima giornata del Tokyo Game Show, con una sezione di gioco che parte all'inizio del quarto capitolo dell'avventura principale.

In questo spin off della serie abbiamo avuto modo di conoscere già diversi nuovi personaggi, per la precisione Jason Dante e Marisa Chase, i quali alla stessa maniera di quelli dei titoli originali ricopriranno un ruolo molto importante nella storia e serviranno per creare quel senso di immedesimazione proprio di un film d'avventura, una delle caratteristiche che ha reso celeberrima la saga. Nella demo di questo TGS 2011 Drake si trovava intrappolato in un edificio in fiamme dal quale dover scappare il più velocemente possibile, inutile dire che abbiamo proseguito attraverso diverse sezioni platform, qualche sparatoria e i soliti immancabili momenti dove la visuale e quello che accade sullo schermo rendono la progressione più spettacolare e appagante.

Di Uncharted non ce n'è mai abbastanza

Gli sviluppatori ci hanno assicurato che all'interno dell'avventura ce ne saranno diversi e che la presenza di giroscopio e touchscreen ha permesso loro di sbizzarrirsi in puzzle molto vari che fanno utilizzo sia della parte anteriore che posteriore della console. Pur restando ovviamente la parte action/adventure preponderante rispetto a tutto il resto, i puzzle saranno maggiormente presenti proprio grazie alle possibilità di cui sopra, come detto inoltre il touchscreen serve per "velocizzare" azioni ripetitive quali ad esempio scalate di sezioni platfom contigue, "strisciando" su tutti i punti successivi da raggiungere. Il giroscopio invece viene in auto per quanto riguarda il mirino, aggiungendo infatti un ulteriore grado di precisione quando si vuole mirare alla testa. Abbiamo provato più volte questa pratica ed effettivamente dopo un po' di pratica funziona molto bene, perché col giroscopio stesso è possibile limitare ulteriormente la precisione non eccelsa dell'analogico destro.
A costo di sembrare ripetitivi Uncharted: Golden Abyss è incredibile dal punto di vista tecnico, nella demo siamo rimasti impressionati praticamente da tutto, non ultime le fiamme dalle quali Drake deve scappare. Complice anche lo schermo di PlayStation Vita, l'impatto complessivo è eccezionale e non tanto dissimile dai primi due capitoli per PlayStation 3, il tutto ad una fluidità perfetta e senza battere ciglio. Alla domanda se ci sarà una qualche forma di interazione con Uncharted 3 e sulla presenza del multiplayer, ci è stato risposto nel primo caso che sicuramente sarà presente con i dettagli a seguire nelle prossime settimane, nel secondo invece gli sviluppatori si sono trincerati in un cortese no comment, ma la nostra sensazione è che non sarà presente vista la data d'uscita così ravvicinata nel tempo.

GamesCom 2011

PlayStation Vita è presente in gran forze a questa GamesCom 2011 e, manco a dirlo, tra i titoli più rappresentativi non poteva non esserci Uncharted: Golden Abyss, che abbiamo potuto testare un po' più a lungo rispetto alla demo presente allo scorso E3 di Los Angeles. Sembrerà banale e superficiale, ma è indubbio che sia il reparto tecnico quello a colpire immediatamente una volta presa la console in mano: le texture, la palette grafica, la fluidità, la mole poligonale, le animazioni; tutti questi aspetti contribuiscono a rendere Golden Abyss uno spettacolo per gli occhi che rende alla grande sullo schermo 5 pollici di PSVITA e stacca di diverse lunghezze qualsiasi altra produzione presente su dispositivi portatili, perlomeno al giorno d'oggi. Al di là di qualche problemino di aliasing -che speriamo venga risolto, il gioco esce nella prima metà del prossimo anno- Uncharted: Golden Abyss infatti sembra voler percorrere le gesta del suo fratello maggiore su PlayStation 3, rappresentando l'apice tecnologico attualmente disponibile sul prossimo dispositivo portatile del produttore giapponese. La sezione che abbiamo affrontato vede Drake assieme ad un compagno non meglio precisato e alle prese con diverse sezioni platform in un'ambientazione forestale e lussureggiante. Non mancano le classiche sequenze di intermezzo integrate con il gameplay e caratterizzate da humor mentre ci siamo resi conto di come il touchscreen possa incorrere in aiuto per "velocizzare" le sequenze dove il protagonista principale deve affrontare le classiche scalate su pareti, in questo caso infatti strisciando col dito è possibile affrontarle in maniera automatica e in sequenza, concentrarsi su altri aspetti del gameplay.

Di Uncharted non ce n'è mai abbastanza

Ad un certo punto ci siamo imbattuti in un puzzle dove innanzitutto abbiamo raccolto quattro pezzi di un puzzle strofinando letteralmente lo schermo per ripulirli dalla sabbia, poi li abbiamo ruotati sempre mediante touchscreen e messi assieme per rivelare l'indizio che ci serviva. In un altro frangente abbiamo attraversato un ponte pericolante, anche in questo caso il titolo richiede l'interazione con le dita per saltare da una tavola di legno all'altra. Le sparatorie invece sfruttano alla perfezione i dorsali di PSVITA e il doppio analogico, nessun compromesso è infatti necessario e a parte qualche attimo di apprendimento iniziale il feeling non è molto dissimile a quello della versione PlayStation 3, che pur risulta superiore sotto questo punto di vista. In attesa di capire se il gioco sarà disponibile al lancio di PlayStation Vita perlomeno in Europa (forse il Tokyo Game Show ci potrà chiarire questo dubbio) non possiamo che essere soddisfatti dall'incarnazione portatile della serie di Uncharted, sia dal punto di vista tecnico, assolutamente incredibile, che da quello di gameplay, che sembra avere pochi compromessi anche su piattaforma mobile. 
Certo, il rischio di "sovraccaricare" troppo il brand con tutti questi capitoli è sicuramente presente, ma finché la qualità sarà alta un bel chissenefrega ci sta tutto.

La demo E3 2011

Di Uncharted non ce n'è mai abbastanza a quanto pare, ma d'altronde quale titolo migliore del famoso brand di Naughty Dog potrebbe mostrare le potenzialità tecnologiche di PlayStation Vita? Golden Abyss e il sottotitolo scelto per questo capitolo, una sorta di prequel delle vicende già narrate su Nathan Drake e che sulla nuova console portatile di Sony si mostra in tutta la sua potenza, con alcuni scorci davvero eccezionali e non troppo distanti dalle versioni presenti sull'ammiraglia PlayStation 3.
La nostra prova col gioco è stata invero piuttosto corta ma comunque ci ha permesso di apprezzarne alcune delle meccaniche e la componente tecnica che abbiamo già menzionato. La demo vedeva Drake in una sorta di giungla alle prese come sempre con alcune scalate di spuntoni pericolanti e con salti per raggiungere posizioni sopraelevate. Giocato in maniera classica, il titolo è identico alla controparte PlayStation 3: la presenza del secondo analogico permette di riprodurre in tutto e per tutto le meccaniche del fratello maggiore e chi ha giocato già ad Uncharted si troverà perfettamente a suo agio nell'affrontare le sezioni platform ma anche di combattimento. Ad un certo punto, infatti, abbiamo raggiunto una piattaforma dove abbiamo colto di soppiatto un primo nemico. Poi ci siamo esibiti in uno scontro a fuoco con un secondo avversario, sfruttando i dorsali della console che sono adibiti a mirare e colpire i nemici.

Di Uncharted non ce n'è mai abbastanza

Ma PlayStation Vita dispone anche di uno schermo touchscreen, perché non sfruttarlo allora? In qualsiasi momento è possibile utilizzare un controllo piuttosto che l'altro, e come visto più volte nei video basta 'cliccare' sulla piattaforma successiva per raggiungerla oppure sul nemico per il combattimento corpo a corpo.

Di primo acchito ci sentiamo di preferire il controllo classico, più immediato per uno shooter in terza persona come questo, alcune implementazioni sono però interessanti, ad esempio quando ci si trova dinnanzi ad una serie di sporgenze da superare, a questo punto è possibile fare una sorta di 'slide' a partire dalla prima fino all'ultima, e Drake in automatico le affronta tutte senza colpo ferire, ovviamente solo se non dovesse essere attaccato o trovarsi su una sporgenza instabile. Siamo sicuri che ci saranno altre implementazioni carine sulla stessa falsariga, ma anche che un titolo come Uncharted: Golden Abyss raggiungerà il massimo divertimento giocato alla vecchia maniera. Come detto tecnicamente il titolo è incredibile e mette subito in risalto le potenzialità di PlayStation Vita grazie ad ottime texture, effetti di luce dinamici convincenti, buona mole poligonale e in generale un impatto eccezionale che non sfigura affatto rispetto alle console da casa, considerando poi che siamo solo all'inizio dello sfruttamento di PlayStation Vita, la situazione non può che essere rosea da questo punto di vista. Per il resto il gioco è Uncharted, sinonimo di qualità, le riserve come sempre possono essere indirizzate alla paura che un quarto titolo appartenente a questa saga possa stancare o comunque non essere in linea con gli standard altissimi che i Naughty Dog hanno raggiunto, seppur questo capitolo è in mano ai Sony Bend che già hanno portato i franchise Syphon Filter e Resistance su PSP. A questo punto vi rimandiamo ad una prova più approfondita per scogliere ogni dubbio!

Di Uncharted non ce n'è mai abbastanza

CERTEZZE

  • Tecnicamente incredibile
  • Sistema di controllo che funziona alla grande
  • E' Uncharted!

DUBBI

  • Che non sia un titolo "ridotto"
  • Un quarto episodio su Uncharted sarà all'altezza degli altri?