Versione testata: PlayStation 3
Passanno gli anni (decenni!) ma la magia di Final Fantasy non sembra mai finire. E' innegabile che la serie abbia subito diversi contraccolpi derivati dalla crisi giapponese in ambito videogiochi e dall'invecchiamento di un genere, quello dei JRPG, che fatica a rinnovarsi nelle fondamenta e nel gameplay. Ma in un ciclo ideale che si ripete ad ogni generazione di console, un titolo come Final Fantasy stesso non può che fare breccia nel cuore dei videogiocatori più giovani, vuoi per l'ambientazione sempre bellissima, vuoi per come è confezionato tutto il pacchetto. Chi vi scrive può capire questa cosa molto facilmente, perché la stessa cosa gli è accaduta ai tempi di Final Fantasy VI e poi del settimo capitolo, impressi oramai in maniera indelebile nella sua memoria. Tutto questo preambolo per arrivare a Final Fantasy XIII, titolo che ha riscosso opinioni contrastanti per via di alcune scelte non proprio felici da parte di Square Enix, che sull'altare della beltà grafica e dell'immediatezza aveva ridotto di molto la libertà d'azione e di interazione col mondo di gioco, con un miglioramento in tal senso visibile solamente dopo parecchie ore.
Eccoci quindi arrivare a Final Fantasy XIII-2, spin off che cerca di rimediare in parte a queste lacune ma che condivide col titolo originale la base senza distaccarsi vistosamente nel gameplay, come invece era avvenuto ad esempio con il decimo capitolo della saga e il suo diretto seguito. Durante l'E3 2011 abbiamo potuto provare una demo giocabile del titolo, già tradotta in inglese e pronta per l'uso, che ci ha permesso di saggiare le novità introdotte dallo sviluppatore nipponico per rendere il titolo più godibile.
Una storia infinita
La nostra sessione è cominciata con una lunghissima sequenza non interattiva che segue la falsariga di quelle che da sempre contraddistinguono questa saga, bella da vedere, un po' troppo verbosa ma non inaspettata. Subito dopo siamo stati catapultati in uno scontro contro un boss enorme e dinnanzi a quello che in apparenza è lo stesso combat system del tredicesimo capitolo, la variante del famoso ATB dove in maniera semplice e veloce è possibile assegnare una serie di attacchi e azioni concatenate oppure cambiare l'impostazione del proprio personaggio e dei compagni, in maniera tale da utilizzare diverse strategie d'attacco, cura e difesa. Ad un certo punto però l'azione si è spostata su un nuovo piano perché dopo un certo numero di colpi inferti al nemico abbiamo avuto modo di eseguire combo sottoforma di quicktime event, dove bisognava premere alcune sequenze di tasti in maniera singola o ripetuta. Il completamento con successo di questa 'pratica' ha dato luogo ad una serie di attacchi più devastanti e soprattutto spettacolari dal punto di vista estetico, che si vanno a posizionare accanto alle combo già viste nel tredicesimo capitolo e supponiamo ad aumentare varietà e spettacolarità del tutto nel gioco definitivo. Dopo aver avuto la meglio sul boss è stato il turno di aggirarsi per una città abitata e, udite udite, adesso è possibile saltare con il tasto cerchio! Nonché interagire con i cittadini per alcuni dialoghi che, presumibilmente, nel titolo completo serviranno per approfondire la storia ma anche per sbloccare quest secondarie. Dopo essere rimasti shockati dalla reintroduzione del salto ci siamo diretti verso un nuovo dungeon per scoprire un'altra novità, i due protagonisti di questa demo, Noel e Sarah (un po' più grandicella rispetto al titolo originale), sono accompagnati sempre e comunque da un fido e tenero Moogle.
Il suo compito però va ben oltre quello di semplice compagno di viaggio, questo simpatico animaletto infatti ha una sorta di onda ad ampio raggio in grado di rivelare oggetti ma anche nemici, che quando individuati possono essere attaccati immediatamente per godere di un attacco preventivo. Alcune volte il proprio Moogle si dirige verso un punto della mappa con una sorta di sfera sulla testa, a questo punto è possibile richiamare le sue abilità per portare alla luce sfere nascoste contenenti oggetti oppure soldi. Dopo una serie di scontri ci siamo imbattuti anche nella possibilità di scegliere tra due percorsi e azioni distinte e mutualmente esclusive, prima di selezionarne una abbiamo consultato quindi il nostro Moogle per capire quale fosse la sua idea. Tra il recuperare un oggetto magnetico e liberare la città da un boss gigantesco abbiamo scelto quest'ultima cosa, e affrontato uno scontro lungo e tortuoso fino al completamento della nostra sessione di gioco. Da un punto di vista tecnico Final Fantasy XIII-2 utilizza lo stesso motore grafico del suo predecessore, ma abbiamo potuto scorgere da subito un'ambientazione più dettagliata dal punto di vista poligonale, così come effetti di luce e particellari più fitti rispetto al passato. Nel tredicesimo capitolo c'erano alcuni passaggi mozzafiato dal punto di vista artistico, non facciamo fatica ad immaginare che ce ne saranno altrettanti anche in questo spin off. L'uscita del gioco è prevista per fine anno probabilmente anche in Europa, presumibilmente potremo aggiornare le nostre impressioni sul gioco durante il corso del Tokyo Game Show.
CERTEZZE
- Tecnicamente molto bello da vedere
- Reintroduzione di elementi cari agli appassionati di JRPG
DUBBI
- Troppe similitudini col predecessore
- Mancanza di varietà sul lungo periodo