0

L'arena dei maghi

Finalmente Magicka si arricchisce di una componente PvP che porta un po' di follia nel gioco. Ce n'era bisogno...

SPECIALE di Aligi Comandini   —   27/06/2011

In un mercato competitivo come quello dei videogiochi, gli sviluppatori indipendenti devono farsi venire idee geniali per battere i colossi dell'intrattenimento. Questa situazione ha portato ad uno sviluppo forzato ed esponenziale dei titoli indie, che sempre più spesso riescono ad insinuare i giochi più blasonati con il loro prezzo budget e la loro originalità. A tutti gli effetti si tratta di un circolo virtuoso, che valorizza piccole ma brillanti software house e allo stesso tempo forza l'innovazione in generi nei quali le case maggiori raramente rivoluzionano le formule di successo. Magicka è un esempio lampante di questo meccanismo: programmato all'università da 8 ragazzi svedesi, ha ribaltato completamente le concezioni fondamentali degli hack 'n' smash isometrici, e ha permesso ai suoi creatori di formare gli Arrowhead Game Studios.

L'arena dei maghi

Questo peculiare videogame ad una prima occhiata può sembrare un GDR di quarta categoria che ha per protagonisti dei tizi in accappatoio, ma in realtà è un'avventura folle che dà al giocatore il controllo di un mago dotato di poteri illimitati, in grado di controllare e combinare a piacere gli elementi. Aggiungete a questa premessa un mondo totalmente demenziale e ricchissimo di citazioni spassose, un gameplay apocalittico, e la possibilità di giocare in cooperativa con i propri amici, ed otterrete un successo spropositato che ha venduto in poco tempo centinaia di migliaia di copie e a tutt'oggi vanta un'utenza di tutto rispetto. Il gioco peraltro è riuscito a sfondare nonostante l'inesperienza dei suoi creatori, che l'hanno rilasciato con qualche bug di troppo e una stabilità dei server davvero ballerina. Beghe a parte, critica e pubblico lo hanno adorato, e i guadagni hanno portato Arrowhead a sviluppare una ancor più pazza espansione (Magicka: Vietnam), svariati DLC, e ad inserire una modalità PVP che potrebbe facilmente vincere il premio per "l'arena più incasinata dell'universo".

Harry Potter non durerebbe 10 secondi

Nell'articolo vogliamo descrivere cosa c'è di nuovo nel mondo di Magicka, e cosa offrono gli ultimi DLC usciti. Iniziamo dalla novità principale: il PVP. Se avete avuto il piacere di completare la campagna principale in compagnia di un paio di amici, vi sarete indubbiamente resi conto che per i maghi è la norma finire "mortiammazzati" a causa di un raggio disintegrante sparato male o di una fireball lanciata a casaccio. In ogni partita online l'incantesimo più usato in assoluto è la resurrezione, ovvio quindi che gli sviluppatori abbiano deciso di inserire gratuitamente una modalità player vs player, ove il fuoco amico non è amichevole per niente e ci si può spappolare in allegria. Considerando che la stragrande maggioranza delle abilità di Magicka erano pensate per il singleplayer, sono stati fatti alcuni cambiamenti alle più usate.

L'arena dei maghi

Ad esempio l'abusatissimo scudo personale ora si consuma molto più in fretta e si ricarica con la barra spaziatrice come per le altre barriere. Modificata anche l'armatura di roccia, che non blocca più i movimenti ma si limita a rallentarli, e tutti i raggi, che ora durano nettamente meno. Alcune delle modifiche, in particolare quella alla barriera, sono sensate, ma bisogna dire che rendono il gioco in singolo e la modalità arena un tantinello più ardue, e che il gioco è talmente esagerato che non bastano certo due o tre spell modificati a renderlo un fine esempio di multiplayer competitivo. Le sfide sono caotiche al massimo, in particolare quando coinvolgono molti giocatori, ed alcune magie sono incredibilmente più efficaci di altre per ridurre gli stregoni avversari ad un cumulo di ossa (provate a lanciare sfere arcane congelanti a raffica durante uno scontro e capirete cosa intendiamo...). La verità? Chissenefrega del bilanciamento e della strategia, è divertente da morire e perfettamente in linea con la filosofia "esplosiva" del gioco.

L'unico vestito utile è l'accappatoio, il resto è un optional

Oltre al PVP, abbiamo accennato anche ai nuovi DLC. Gli ultimi contenuti aggiuntivi sono quattro, costano qualche euro e offrono il giusto quantitativo di extra per il loro prezzo. Il Final Frontier Pack permette ai giocatori di sfidarsi nell'arena Vulcanus, ispirata al noto pianeta d'origine di Spock. Per restare in tema il DLC offre anche delle speciali uniformi da mago ispirate a Star Trek, quindi non scegliete la tutina rossa o il vostro destino è segnato. The Watchtower mette a disposizione una speciale arena di gioco, nella quale potrete fare a pezzi i vostri nemici o liberarvene facendogli fare un volo di qualche chilometro.

L'arena dei maghi

Il Party Robe bundle garantisce invece degli speciali abiti che, diversamente da quelli esclusivamente estetici, donano anche delle statistiche modificate. Potrete utilizzare un mago in armatura, lento ma resistente, un mago ladro, veloce e in grado di teletrasportarsi ma fragile come un grissino, e un mago chierico, con abilità di supporto. Molto interessante per chi vuole provare un feeling più simile a quello dei GDR classici. Le ultime novità sono il Frozen Lake, un'altra mappa ambientata sulla superficie di un lago ghiacciato, e la Reservoir Robe, ispirata alle iene di tarantiniana memoria, munita di pistola d'ordinanza e completamente gratuita. Non ci è possibile recensire contenuti di questo tipo, sono aggiunte assolutamente facoltative, che variano ben poco il gameplay di base. Quello che però possiamo garantirvi è che se volete un gioco svalvolato, in continua crescita, e frequentemente aggiornato, Magicka è una scelta con i fiocchi. Ha ancora qualche bug qua e la, le disconnessioni sono frequenti ed è un casino incredibile, ma c'è poco altro in giro in grado di competere con lui quanto a svago e sregolatezza. Se non l'avete ancora comprato ora più che mai è il momento di farci un pensierino, non ve ne pentirete.