Immaginate di possedere uno degli IP più famosi del mondo, in grado di causare scompensi ormonali ai teenager ogni volta che ne vedono il titolo. Immaginate che per realizzare ogni capitolo del franchise principale debbano trascorrere svariati anni e che nel mentre dobbiate colmare il vuoto con spin-off e remake da spalmare su più piattaforme. Immaginate di aver trasformato questo franchise in uno strategico a turni, poi in uno strategico in tempo reale, in un action-adventure e in un racing-game, perfino in un picchiaduro.
Ora immaginate di dover sfruttare questo fenomeno commerciale per spingere un po' la più recente console portatile Nintendo. Cosa potreste inventarvi, a questo punto, mentre i team di prima scelta lavorano sugli episodi più importanti? Square Enix ne sa una più del diavolo e bisogna ammettere che questa volta ci ha lasciati a bocca aperta: Final Fantasy viene annunciato per Nintendo 3DS e non è un JRPG, bensì un gioco musicale. Siamo alla frutta o c'è qualcosa di davvero interessante in questa bizzarra decisione della società giapponese?
ˈθɪətəˈrɪðəm
Con un titolo davvero impronunciabile (una cosa tipo "fiaderidem" per la cronaca) questo nuovo installment dell'ormai famigerato franchise di Square Enix è sbucato letteralmente dal nulla, sorprendendo tutti coloro che credevano che l'unico progetto al momento in fase di sviluppo per Nintendo 3DS fosse l'attesissimo Kingdom Hearts: Dream Drop Distance. A stupire definitivamente è stata la scelta del genere, una strana commistione tra un JRPG e un rhytm-game che potrebbe ricordare titoli come Patapon ma che, in realtà, sembra volersi identificare in modo completamente diverso. In realtà ci sono parecchi elementi che fanno riflettere sulla reale genesi di questo Theatrhythm: Final Fantasy, a cominciare dal character design affidato a MonsterOctopus, uno degli artisti del team MonsterSoup, responsabile degli avatar in Kingdom Hearts Mobile.
Dalle foto mostrate, inoltre, è difficile individuare l'utilità o l'efficacia dell'effetto 3D, che probabilmente sarà un mero orpello visivo piuttosto che una parte integrante del gameplay. L'idea che ci siamo fatti è quella di un progetto elaborato inizialmente per un'altra piattaforma, magari, e poi spostato in fretta e furia su Nintendo 3DS per spingerne un po' le vendite con un nome altisonante come quello, per l'appunto, di Final Fantasy. Il gioco, inoltre, sembra volersi appoggiare alla mitologia della serie Dissidia: Final Fantasy, istituita con due ottimi prodotti per PlayStation Portable, come dimostra il logo del gioco e l'incipit narrativo. Resta comunque una scelta un po' bislacca, bisogna ammetterlo, se lo scopo è quello di arricchire la ludoteca del nuovo hardware Nintendo forse sarebbe stato più prudente provarci con un genere più amato e richiesto dal pubblico. Nonostante tutto, i primi dettagli emersi dalle pagine della rivista nipponica Shōnen Jump rivelano un gameplay più profondo di quello che possa sembrare, affidato allo stesso team responsabile per lo sviluppo del celebre Electroplankton per Nintendo DS.
Musica e avventura
Le premesse di Theatrhytm: Final Fantasy sono bizzarre quanto il concept del gioco ma Square Enix è riuscita a incastrarle senza troppi problemi nel contesto di Dissidia: Final Fantasy. Tornano infatti le due divinità Chaos e Cosmos che si danno battaglia tramite eroi e malvagi del multiverso di Final Fantasy; scopriamo ora che lo spazio tra le due divinità prende il nome di "Rhythm" e che è in questo spazio che nascono i cristalli che controllano la musica e i suoni del mondo. Adesso però la brillantezza di questi cristalli è messa a repentaglio dalle forze di Chaos e toccherà ai prescelti convocati dai cristalli mettere le cose a posto. Possiamo affermare con certezza che tra questi impavidi eroi ci saranno Lightning (Final Fantasy XIII), il Guerriero della Luce (Final Fantasy), l'Onion Knight (Final Fantasy III) e Cloud Strife (Final Fantasy VII) poiché i loro sprite appaiono nelle foto e nel sito ufficial del gioco.
Il giocatore potrà quindi creare un party composto da massimo quattro personaggi e affrontare una serie di sfide basate su precise regole e condizioni. Sullo schermo scorreranno dei simboli e il giocatore dovrà agire sul touch-screen scorrendo il pennino o tenendolo premuto, per esempio. Gli input perfetti saranno considerati attacchi "critici" come se fosse un vero e proprio JRPG, allo stesso modo alla fine di ogni stage i nostri personaggi acquisiranno punti esperienza e aumenteranno di livello, anche se Square Enix non è stata ancora chiara su cosa questo comporti. Theatrhytm: Final Fantasy, che si presenta visivamente in modo davvero delizioso e coloratissimo, porrà molta enfasi sull'aspetto collezionistico, impegnando i giocatori nella raccolta di filmati e brani musicali. Ma la protagonista assoluta del gioco sarà, ovviamente, la musica, e da questo punto di vista Square Enix è stata ben attenta a mettere in gioco, in tutti i sensi, alcuni tra i brani più importanti e amati del franchise, tra i quali spiccano Clash on the Big Bridge (Final Fantasy V), One Winged Angel (Final Fantasy VII), At Zanarkand (Final Fantasy X) e Sunleth Waterscape (Final Fantasy XIII). Insomma, non sarà forse il Final Fantasy che tutti si aspettavano, ma merita decisamente di essere seguito con estremo interesse nei mesi che ci separano dalla release.
CERTEZZE
- La consueta cura che Square Enix ripone nei suoi titoli
- Gameplay profondo e intricato, non una sorta di semplice minigioco
DUBBI
- Effetto 3D inutilizzato o sfruttato malamente
- Potrebbe rivelarsi un prodotto realizzato frettolosamente per ragioni commerciali