Dopo qualche anno di oblio videoludico, la Formula 1 è tornata prepotentemente di recente sulla scena grazie al buon lavoro fatto da Codemasters con le edizioni per console da salotto. Particolarmente interessante quindi, viste tali premesse, è la versione in programma per PS Vita, affidata al team Sumo Digital, potenzialmente capace di ridurre enormemente il gap tra racing game su handheld e home console. Durante l'evento Sony di Colonia abbiamo avuto modo di provare per la prima volta con mano i risultati finora ottenuti, e per il momento le impressioni non sono delle migliori.
Tanta strada davanti
Le immagini si riferiscono alla versione PlayStation 3
La premessa fondamentale è che il gioco è ancora ben lontano dalla fase finale dello sviluppo. Oltre a questo, va sottolineato che la demo messa a disposizione del pubblico era enormemente limitata: menù totalmente bloccato ad eccezione della possibilità di accedere soltanto a una gara rapida e su un solo tracciato, quello di Spa, e nessuna facoltà di andare a agire su opzioni, impostazioni e settaggi di gameplay e vetture. Ciò che restava erano quindi tre giri sul circuito belga con una taratura totalmente indirizzata verso l'arcade; un quadro certamente poco adatto ad esprimere le qualità del prodotto, tantomeno ad apprezzarne il modello di guida o la fisica. Privo di fattori di valutazione così importanti, F1 2011 in questa occasione non era niente più che un arcade insipido e poco gratificante, in cui la monoposto rimaneva praticamente sempre incollata all'asfalto anche di fronte alle frenate più violente.
Ovviamente siamo più che consapevoli che il gioco finale sarà molto più di questo, ma la necessità di parlarne nella veste di questa presentazione non può che determinare un giudizio decisamente negativo. Se comunque le limitazioni di una demo di questo tipo fossero state compensate da una componente grafica di primo piano, avremmo comunque potuto spendere qualche parola positiva per F1 2011 su PS Vita. Al contrario anche dal punto di vista grafico c'è ancora molto, molto lavoro da fare; a livello di complessità poligonale non si percepisce un distacco netto dalla "vecchia" Psp, ed è quasi soltanto la maggiore risoluzione che rende evidente il fatto di tenere in mano il nuovo portatile Sony. Per farci capire, le braccia del pilota nella visuale interna sono così squadrate e rigide da mettere quasi imbarazzo. A questo vanno aggiunte texture sfocate e blande, soprattutto sulle auto, e una mancanza di effetti degni di nota. Dispiace dover essere così critici con la produzione Codemasters, ma si tratta del classico esempio di gioco talmente indietro nello sviluppo che sarebbe stato meglio ancora non mostrare pubblicamente. Sulla carta, la varietà di modalità e la presenza del multiplayer dovrebbero garantire una buona profondità, e la soluzione del cambio di marcia toccando la zona touch posteriore sembra particolarmente azzeccata. Rimandiamo quindi qualsiasi giudizio a versioni più mature, nella speranza che il lavoro di Sumo Digital possa concretizzarsi nel migliore dei modi.
CERTEZZE
- L'esperienza di Sumo Digital nel campo lascia ben sperare
DUBBI
- Allo stato attuale, il gioco è troppo immaturo per essere mostrato al pubblico