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Dalle stelle ai labirinti

Provato al TGS 2011 la creatura di Tri-Ace

PROVATO di Marco Perri   —   15/09/2011
Beyond the Labyrinth
Beyond the Labyrinth
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Al centro alla sezione portatile di Konami ecco Beyond the Labyrinth, altro prodotto per 3DS molto accattivante e mostrato in splendida forma in questo TGS 2011.

Dalle stelle ai labirinti

Presentato in sordina qualche mese fa, lo sviluppatore Tri-Ace, che nel suo curriculum di sviluppo annovera saghe come Star Ocean e Valkyrie Profile, ha scelto per questo titolo una partnership con Konami, che pubblicherà il gioco, per ora unicamente in Giappone. Nonostante la vicinanza delle postazioni con Metal Gear Solid 3DS e la relativa calca, abbiamo avuto la possibilità di provare questa ennesima fatica del poliedrico team nipponico. Proprio in virtù dell'enorme esperienza nel campo dei JRPG e della loro continua volontà di sperimentare nuovi stili di gameplay, tutti i prodotti di Tri-Ace riescono ad essere unici e differenti dalla concorrenza, guadagnandosi ogni volta una propria nicchia di appassionati; questo titolo sembra essere un perfetto esponente di questa stravagante scuola di pensiero, andiamo a scoprire perché e in che modo.

Un mondo onirico

Ad accoglierci è una bambina dai capelli bianchi (tra i cliché della cultura giapponese più stravaganti di sempre) protagonista di una scena al limite del surreale: allegra, felice e spensierata saltella all'interno di un'antica stanza di pietra, abbellita dalla flora del luogo e visibilmente in rovina. Di base, la visuale nello schermo superiore è in prima persona, in quello inferiore vi è una mappa a mostrarci la nostra posizione all'interno delle rovine. La prima impressione è stata quella di essere di fronte a un dungeon crawler ma è presto svanita con il passare dei minuti.

Dalle stelle ai labirinti

Sarà stata l'ambientazione quasi sognante e fuori dal tempo, o forse l'allegria della nostra accompagnatrice danzante tra le silenti mura del labirinto, di fatto sta che il benessere malinconico che ci ha trasmesso questa prima sezione introduttiva del gioco ha riportato alla mente una sensazione simile a quella provata nei primi minuti di Fragile, malinconico action crawler post-apocalittico per Wii. E' indubbio, gli sviluppatori giapponesi sono maestri nel trasmettere sentimenti e stati d'animo, ancora una volta non smentiscono la loro abilità di creare emozioni tramite luci, colori, animazioni e una ambientazione silenziosa quanto affascinante, fuori da ogni preconcetto. Proseguiamo d'istinto, seguendo questa figura gioiosa, quasi senza renderci conto del particolare sistema di controllo del gioco. L'unico modo per avanzare nel labirinto è affidarsi ai dorsali per ruotare la visuale all'interno delle varie stanze ed avanzare solo successivamente con l'analogico, mentre per il movimento dell'asse verticale dovremo affidarci ai tasti X e B, rispettivamente verso l'alto ed il basso.

Fuochi fatui e carte

Dalle stelle ai labirinti

E' proprio quando ci stiamo affezionando allo stile minimalista e poetico delle stanze di questo strano labirinto che la routine viene spezzata dalla comparsa, in lontananza, di due fuochi colorati. Potremmo evitarli, ma perché non togliersi la soddisfazione di sperimentare cosa hanno preparato questa volta i ragazzi di Tri-Ace? Anche se apparentemente semplice e scontato, il sistema di combattimento richiede un certo tempismo per essere, almeno nella prima fasi, padroneggiato. La decisione di avvicinarsi è immediata e con stupore notiamo nello schermo inferiore la presenza di piccoli quadrati con dei simboli, quasi delle carte, che rappresentano una sequenza di colpi. Solo studiando l'andamento del combattimento contro i due fuochi capiamo il senso della linea e dei quadrati su di essa. Con un pizzico di pazienza riusciamo finalmente a rendere ai nemici tutti i danni subiti in fase di apprendimento, con ovvii interessi. In che modo? Semplice, gestendo con tempismo i nostri turni ed approfittandone per lanciare ai mostri delle letali magie che non lasciano loro scampo. Semplice eppure non scontato: Beyond the Labyrinth che siamo sicuri lasci spazio per una certa profondità di gioco, senza dubbio un titolo che merita di essere seguito e pubblicizzato.

CERTEZZE

  • Tecnicamente molto piacevole
  • Fuori dal tempo
  • Trasuda emozioni positive ad ogni passo

DUBBI

  • Sistema di controllo non proprio perfetto
  • Troppo di nicchia per noi europei