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PC Magazine #48

Nuove frontiere del crowdfunding, dizionari della terminologia usata dagli sviluppatori e poi il solito carico di giochi, news e hardware!

RUBRICA di La Redazione   —   14/10/2011
PC Magazine #48

In questi giorni si sta parlando - lo abbiamo fatto anche noi in questa news - di un progetto, C.A.R.S., davvero interessante per un paio di motivi. Innanzitutto è la nuova produzione di Slighty Mad Studios, autori dei due Need for Speed Shift e prima all'opera sui GTR di SimBin, gente che sa creare esperienze in bilico tra il realistico e il simulativo davvero appaganti sia alla guida, che visivamente. E poi perché, anziché seguire il solito percorso produttivo che dallo studio di sviluppo porta ai negozi, fisici o virtuali che siano, per C.A.R.S. è stato adottato un crowdfunding un po' diverso dal solito. Una scelta ancora poco usata per produzioni che coinvolgono molte persone e tanti soldi. In sostanza è possibile aderire all'iniziativa a vari livelli, così da avere accesso alle build del gioco, partecipare alla discussione con la community e ai livelli più alti anche assistere alle riunioni del team di sviluppo.

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In più, il sistema offrirà una sorta di rientro monetario, commisurato alla quantità di copie vendute. Non si parla di un vero investimento ma di un pagamento per l'aiuto dato in sede di sviluppo, però la sostanza alla resa dei conti è la medesima. Tutte le informazioni sul gioco possono essere trovate a questa pagina del portale World of Mass Development, creato proprio per ospitare questa e altre iniziative future. Sul NoGrip, invece, si possono trovare parecchie discussioni a proposito del gioco, comprese informazioni tecniche di base, un topic per gli screenshot e parecchie chicche come i primi video che sfruttano l'Eyefinity. Noi ne embeddiamo uno poco sotto. Purtroppo ci sarebbe piaciuto poter accompagnare questa prima interessante infornata di notizie, con qualcosa relativo a GTR 3, annunciato da SimBin parecchio tempo addietro ma di cui poco o nulla si è saputo. Sul forum ufficiale si brancola nel buio e i sostenitori dello sviluppatore svedese per ora si devo accontentare del portale RaceRoom, lanciato da qualche mese a questa parte.
Cambiando totalmente discorso, ci sono una serie di articoli che segnaliamo e meritano di essere letti dalla prima all'ultima riga.

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Gamasutra vince, come succede spesso, la palma per il numero di pezzi interessanti: sono due, il primo sulla terminologia utilizzata all'interno dei team e nel contesto dello sviluppo dei videogame, mentre il secondo è un'ottima disquisizione sugli intenti creativi di RAGE. Bello anche quello pubblicato da Gamespot, che riassume un panel tenutosi durante la GDC Online 2011 in cui il design director di League of Legends parla delle possibili scelte di design che possono essere compiute in un gioco competitivo del genere, portando alcuni esempi pratici molto interessanti. Infine GameBanshee analizza quali sono i problemi e i competitor che potrebbero rendere difficile la vita di Diablo III, facendo un'analisi lunga, dettagliata e soprattutto equilibrata.
Per chi volesse provare qualcosa di nuovo, consigliamo la demo di Waves, shoot'em up twin stick molto interessante, per quanto ancorato saldamente ai canoni del genere iterati già molte volte; in uscita a breve.

di Umberto Moioli

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Sarebbe potuta essere una settimana interessante sul fronte processori perché proprio dalle parti del "Computer da Gioco" si inserisce l'offerta del nuovo AMD FX-8150. Si inserirebbe, anzi, perché il più potente rappresentante dell'architettura Buldozzer offre prestazioni di poco superiori a quelle dell'Intel Core i5 2500, pur costando parecchio di più. Almeno stando al prezzo ufficiale consigliato di 249 euro. Aspettiamo, comunque, di capire che cifre si raggiungeranno negli store online. Per il momento confermiamo il resto della configurazione e aggiorniamo i prezzi, leggermente saliti rispetto a trenta giorni or sono.

Componente
Caratteristiche
Prezzo
Processore
180€
Scheda Madre
100€
Scheda Video
180€
Ram
45€
Alimentatore
85€
Hard Disk
60€
Lettore-Masterizzatore Ottico
30€
Case
80€
Prezzo Computer da Gioco
760 Euro

di Umberto Moioli

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Little Big Adventure
Se Little Big Adventure vi illumina di ricordi, allora ho una brutta notizia da darvi: siete vecchi. Perché se non ve ne siete accorti, nuove generazioni sono cresciute con i videogiochi dopo di voi (e dopo di chi scrive), e di certo non con questo titolo etereo e misterioso. Quando la francese Adeline Software International lo ha fatto uscire, nel lontano 1994, esistevano infatti la scheda grafica Soundblaster e la risoluzione grafica SVGA, echi dalla preistoria digitale. Nonostante tutto però, Little Big Adventure è ancora un gioco affascinante. Sarà per quel suo buffo personaggio di nome Twinsen, eroe involontario di una razza immaginaria chiamata Quetch, o per lo straordinario Twinsun, il mondo nel quale si muoverà e incontrerà creature appartenenti ad altre razze curiose come i Rabbibunnies, o forse, più semplicemente, sarà che i giochi ben fatto sono sempre un piacere da giocare.

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Little Big Adventure in particolare è un mix perfettamente riuscito di azione e avventura. Twinsen cammina, corre e si muove furtivamente, così da consentire una formidabile varietà di approcci. Ci sono combattimenti in tempo reale e trappole mortali da evitare, ma il più delle volte sgusciare via inosservati o travestirsi è la soluzione migliore per uscire indenni da un livello. Per fortuna così tanto movimento si bilancia alla perfezione con la risoluzione di enigmi, presenti anche questi in grande quantità, sebbene siano tutti basati sull'azione. La possibilità di morire all'improvviso e senza rimedio, costringendo a ripetere anche lunghe sessioni di gioco è senza dubbio frustrante, ma l'originalità del mondo e la sua varietà di situazioni, che impegnato tanto ai neuroni quanto alle dita della mano un bello sforzo, sono un valido incentivo anche per il giocatore che non si è mai spinto tanto indietro nella storia dei videogiochi. Se vi ispira anche solo un po', non lasciatevelo sfuggire.

di Andrea Rubbini

Titolo: Little Big Adventure
Linea: GOG
Prezzo: $5.99
Storico: Nulla di rilevante da segnalare.
Voto originale Multiplayer.it: N/D

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Dirchie Kart
Ve li ricordate i tempi in cui tutti si lodava Microsoft per avere dato accesso a XBLA agli sviluppatori indie? Quei tempi in cui c'erano proposte a raffica di una sottobosco eccitato di avere una vetrina così importante in cui esporre le proprie realizzazioni? Quei tempi in cui la verginità era ancora un valore per tutti e un obbligo per i videogiocatori (tanto chi ce l'avrebbe mai data?)? Be', quei tempi sono finiti.

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Ora, se entrate in una Jam di sviluppatori indie e pronunciate ad alta voce la parola Microsoft, il meglio che può capitarvi è essere legati a una monitor e usati come bersagli per il lancio delle caccole degli astanti. I motivi della disaffezione sono tanti, tra i quali il ritardo nei pagamenti del dovuto (l'autore di Fortresscraft, clone di Minecraft per XBLA che ha venduto quasi 500mila copie, nonostante l'incredibile successo non ha ancora visto un centesimo), la scarsa considerazione verso i team di sviluppo e, soprattutto, le pretese di esclusiva che cozzano con il mercato attuale, dove per sopravvivere bisogna puntare necessariamente sul multipiattaforma, soprattutto se non hai la possibilità di investire centinaia di migliaia di euro in marketing. Ovviamente le ribellioni al sistema Microsoft non mancano e sono diversi gli sviluppatori che hanno abbandonato XBLA a favore di altre piattaforme. Dirchie Kart è uno dei molti giochi indie di un certo livello che non è riuscito a emergere nel caos dell'XBLIG e che ora prova a rifarsi una reputazione puntando sulla distribuzione gratuita per PC. Si tratta di un buon clone di Mario Kart, con una manciata di circuiti e diversi tra piloti e veicoli. Giocabile anche in multiplayer locale, è un titolo interessante, anche se complessivamente anonimo. Ve lo segnaliamo perché, per quello che ha da offrire, è molto divertente e vale la pena fare qualche giro. Graficamente ricorda molto i classici per SNES, con quelle piste pixellose che non fanno mai male. Dategli uno sguardo e, magari, fate un pensiero sull'acquistare il seguito, in uscita a inizio 2012 su XBLIG.

di Simone Tagliaferri

Titolo: Dirchie Kart
Sviluppatore: BrownBot
Distribuzione: Freeware
Sito di riferimento: Link
Download: Link
Da sapere per giocare al meglio: Niente di rilevante da segnalare.

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Final Fantasy XIV
Non sono passate neanche tre settimane dalla patch 1.19 e già è nell'aria un nuovo aggiornamento per lo zoppicante MMORPG di Square Enix: Naoki Yoshida l'aveva promesso in diretta durante il suo recente "live show" e per una volta il team di sviluppatori è stato decisamente puntuale.

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L'aggiornamento del client alla versione 1.19a fondamentalmente comprende alcune feature che per motivi tecnici erano state tagliate fuori dall'ultimo update e completa a tutti gli effetti la più recente revisione della quattordicesima fantasia finale. In realtà, i contenuti sono decisamente modesti, ma se l'aggiunta di un terzo stronghold della tribù Natalan può tutto sommato lasciare indifferenti, di sicuro i giocatori saranno felicissimi di sapere che, d'ora in poi, non sarà più necessario reimpostare la disposizione dei keybinding nelle action-bar dopo aver cambiato professione, un problema che per mesi è stato davvero fastidioso. Non certo una rivoluzione, insomma, ma un piccolo passo verso l'adempimento della promessa di venire incontro alle esigenze dei giocatori nella ristrutturazione di Eorzea.

Rift
Telara da qualche mese è un posto tranquillo, ma i giocatori del MMO di Trion Worlds sanno bene che le minacce provenienti dai piani elementali sono sempre pronte a invadere la loro terra ed è proprio ciò che succede nel più recente evento globale chiamato Ashes of History:

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gli avventurosi eroi di Rift dovranno infatti vedersela con l'invasione delle forze elementali di terra e fuoco, legate alla scoperta di una serie di inquietanti artefatti che i cultisti del Golden Maw intendono utilizzare per scopi di certo poco piacevoli. L'evento si svilupperà attraverso una serie di fasi di dimensione e durata variabile, in più i giocatori avranno accesso a una serie inedita di quest giornaliere e a una nuova, preziosa moneta di scambio. Nel mondo reale, intanto, Trion Worlds propone ai suoi fan un aggiornamento per il loro account, chiamato Ashes of History Edition. In sostanza, al prezzo di circa 10 dollari, i giocatori potranno accedere a una nuova cavalcatura, un banchiere portatile e uno stendardo esclusivo. Per sponsorizzare questa iniziativa e l'evento omonimo, Trion Worlds offre un weekend di gioco gratuito a partire dal 13 ottobre, che durerà fino a lunedì mattina. E' un'ottima occasione per scoprire, o riscoprire, l'MMORPG che più si è avvicinato a fare le scarpe a World of Warcraft negli ultimi anni.

Fallen Earth
E rieccoci a parlare di free-to-play: era inevitabile, l'MMORPG di Icarus Studios non ha mai convinto completamente i giocatori e da questa settimana il mondo post-apocalittico di Fallen Earth diventa gratuito o quasi. Lo zoccolo duro di utenti con una sottoscrizione attiva scoprirà che il proprio account è diventato di tipo Commander e che nel gioco li attende un inedito veicolo denominato Spiked Chopper.

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La modifica del modello di pagamento è stata introdotta puntualmente da un aggiornamento del client alla versione 2.0, il quale ha anche comportato una serie di cambiamenti sopratutto per ciò che concerne le professioni commerciali e i materiali richiesti per la creazione di nuovi oggetti. Nel tentativo di bilanciare ulteriormente l'economia, gli sviluppatori di Fallen Earth hanno deciso di semplificare la procedura di creazione degli oggetti e il recupero dei materiali necessari; si tratta soltanto del primo di una serie di accorgimenti con i quali si intende migliorare l'interazione tra i giocatori e l'importanza delle professioni commerciali, offrendo contemporaneamente una valida alternativa alle attività più tradizionali.

World of Warcraft
Drasticamente diversa la situazione in casa Blizzard, dove evidentemente si stanno sperimentando nuovi percorsi commerciali in senso inverso. Pochi mesi fa, la società di Irvine ha annunciato l'integrazione di una particolare asta che permetterà, in Diablo 3, di vendere oggetti virtuali per soldi reali. Finora questo tipo di soluzione non ha sfiorato World of Warcraft, dove comunque è da sempre costante la presenza dei famigerati "gold seller", utenti che spesso fanno parte di vere e proprie società in cui i dipendenti producono quotidianamente enormi quantità di denaro virtuale che i giocatori possono comprare con soldi reali.

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Questo tipo di transazione è assolutamente illegale e nonostante gli sforzi di Blizzard, nel gioco e nella realtà, sembra ormai impossibile arginare del tutto il fenomeno. Ecco quindi la scusa perfetta per aggiungere al Blizzard Store un nuovo companion, il Guardian Cub. Come tutti gli altri companion anche questo costerà dieci euro, ma non potrà essere appreso soltanto dai personaggi legati al nostro account: il companion verrà inviato unicamente a un personaggio da noi selezionato e potrà essere scambiato o addirittura venduto nell'asta di gioco. Benché Blizzard spergiuri di aver pensato questa soluzione per offrire ai giocatori un modo alternativo per fare un regalo o, più che altro, incassare qualche soldo extra, la comunità ha interpretato questa mossa come una vera e propria legalizzazione della vendita di denaro virtuale. In effetti, non fa una grinza: acquistate per dieci euro un oggetto e lo rivendete in gioco per qualche migliaio di monete d'oro; di conseguenza, avrete fondamentalmente acquistato del denaro virtuale, tant'è che perfino Blizzard si è nascosta dietro un dito, ammettendo che questo tipo di transazione sia preferibile alla frequentazione di loschi siti non ufficiali. Le opinioni degli utenti sono contrastanti e particolarmente polemiche: questa nuova pensata non cambierà certamente la consolidata struttura del gioco, ma è difficile non storcere il naso di fronte al crollo di un vero e proprio baluardo storico nella lotta alla compravendita di denaro virtuale.

di Christian La Via Colli

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I 100 Gigabit anche in Italia

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Qualcosa si muove sul fronte delle connessioni italiane nonostante i tagli alla banda larga, nonostante la poca voglia di investire, nonostante il folle tentativo di tenere tutto così com'è, fermo e immobile, per mantenere privilegi o equilibri spesso nemmeno troppo onesti. Eppure, grazie a Fastweb, avremo finalmente una linea ottica a 100 Gigabit al secondo che, collegando Milano e Roma, dovrebbe migliorare la latenza delle connessioni del pioniere della banda larga del 15% e ovviamente consentirà a Fastweb di ampliare la propria offerta. Ora non ci resta che sperare in una mossa dell'azienda per garantire un'assistenza adeguata in tutte le città coperte.

Android su Windows?

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La versatilità del PC non è un mistero tanto che Bluestacks ha già sviluppato un programma ufficiale per far girare le applicazioni Android. BlueStacks consente infatti di sincronizzare telefono e computer per caricare e scaricare applicazioni. Insomma da oggi chi considerava Android come il Windows degli smartphone avrà un motivo in più per continuare a farlo. Purtroppo tutte le applicazioni studiate per sfruttare il multitouch si adattano piuttosto male al mouse.

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Titan - la nuova divinità di tutti i computer
Il nuovo concorrente alla gara del supercomputer più potente è il Titan, un Cray composta da 18.000 Opteron AMD affiancati da 18.000 GPU Nvidia. Inteso come potenziamento del Jaguar il nuovo mostro promette una potenza di calcolo doppia rispetto ai supercomputer più potenti del mondo. Il tutto tra l'altro incrementando notevolmente l'efficienza energetica grazie all'impiego di chip Nvidia Tesla. Anche il numero globale di core aumenta nettamente rispetto all'ex numero uno, ovvero il Jaguar. Quest'ultimo sfoggiava intatti 224.000 core mentre il Titan arriverà a ben 299.008.

Tecnologia - gli addii del 2011

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Networkworld ha sfornato un'altra delle sue gallerie fotografie dissacranti. Questa volta si parla di tutte le tecnologie che in quest'ultimo periodo hanno disatteso le promesse finendo appunto nel cimitero dell'industria videoludica. Ovvia la presenza dello Zune, l'iPod killer di Microsoft che non è mai riuscito a fare breccia nel cuore dell'utenza. Ancora più prematura è stata poi la scomparsa dell'HP Touchpad triturato da manovre aziendali quantomeno discutibili. E c'è anche spazio per i videogiochi con Guitar Hero che lascia spazio alle nuove tecnologie ma almeno ha avuto una carriera eccezionale.

I vantaggi dell'assemblato

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Gli overclocker saranno felici di sapere che la tendenza a frenare l'overclock non ha certo preso piede nelle nuove tecnologie. Le CPU Ivy Bridge infatti potrebbero essere ancora più semplici da mandare su di giri dei passati processori Intel consentendo di aumentare la frequenza di core e memoria senza toccare quelle di PCI Express e I/O. E non è finita qui visto che l'architettura Haswell, che l'azienda rilascerà nel 2013, potrebbe consentire di gestire indipendentemente tutte le frequenze del computer permettendo tra l'altro di sfruttare al meglio ogni singolo pezzo.

Hal 9000 è quasi realtà

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Della notizia di RawStory quello che per ora ci interessa della cosa è la possibilità di migliorare l'intelligenza artificiale nei videogiochi. Ciò non toglie che il lavoro di Osamu Hasegawa, professore associato del Tokyo Insitute of Technology, sia piuttosto interessante in ogni senso. Lo scienziato infatti, sviluppando il Self-Organizing Incremental Neural Network, afferma di aver dotato i robot della capacità di imparare e risolvere problemi di tipo umano senza pattern predefiniti ma usando l'enorme database di internet. Un mare magnum che può consentire al robot di riconoscere un oggetti e di dedurne gli utilizzi a seconda del contesto in cui lo trova.

di Mattia Armani