Cosa abbiamo proposto questa settimana? Tre recensioni di titoli molto attesi, ovvero Super Mario 3D Land, Saints Row: The Third e Minecraft nella sua release finale, mentre sul versante delle anteprime e degli approfondimenti non potevano mancare tutte le novità sui titoli di lancio di PlayStation Vita, il primo incontro con World of Warplanes, versione "volante" di World of Tanks, ma soprattutto la prima parte della guida di The Elder Scrolls V: Skyrim.
Super Mario 3D Land è la killer application di cui il 3DS ed i suoi utenti sentivano tanto il bisogno, ma è anche soprattutto uno dei platform game più divertenti di questi ultimi anni. La nuova avventura di Mario riesce nell'intento di dare un senso davvero compiuto a tutte le caratteristiche peculiari della console, inserite armoniosamente nel gameplay di quello che è un inedito ibrido tra i vecchi platform a scorrimento e quelli tridimensionali. Il perfetto connubio tra meccaniche di gioco e level design, in cui ogni livello è diverso dall'altro, all'insegna della tradizione ma con alcune interessanti addizioni a rinfrescare abitudini consolidate (i nuovi power up), il tutto graziato da un comparto tecnico strepitoso capace di esaltare per la prima volta le capacità tridimensionali di Nintendo 3DS. Vogliamo cercare il pelo nell'uovo? Forse un pò troppo breve e facile, criticità che scompaiono di fronte all'ennesima gemma di gameplay Nintendo.
Giungla di mattoni
Dopo mesi e mesi di Alpha passati col piccone in mano, è finalmente giunta l'ora della release 1.0 di Minecraft, e con essa la nostra recensione. Le novità rispetto alle versioni precedenti sono poche e rientrano poi nella logica degli aggiornamenti continui dei mesi passati. Ci sono dei nuovi oggetti, c'è un end game più netto, ci sono dei nuovi obiettivi, nuovi mostri e c'è anche un boss, ma fondamentalmente è cambiato quasi nulla: si continua a scavare, si continuano a combinare le materie prime e, soprattutto, si continua a creare. Ma di cosa stiamo parlando? Minecraft è essenzialmente un videogioco sandbox con elementi di azione ed esplorazione in un vasto mondo fintamente bitmap ma del tutto tridimensionale, caratterizzato da da pianure, montagne, grotte e laghi, dove trovare diversi materiali combinandoli tra loro per ottenere semplici costruzioni o meccanismi più complessi.
Un gameplay potenzialmente infinito, per un vero e proprio prodotto storico che merita di essere studiato come fenomeno e che va ben oltre il suo essere un videogioco. O si ama o si odia, ma assolutamente da provare. Esiliati da Steelwater, i Santi della terza strada si trovano a dover ripartire da zero, orfani di Johnny Gat, in una città, Steelport, terreno di conquista di tre gang rivali, e con una pericolosa deriva autoritaria pronta a prendere il potere. Messa da parte una narrazione che potrebbe essere piena di spunti interessanti ma che alla fine è solo poco più che abbozzata, Saints Row: The Third è tutto quello che gli amanti del free roaming caciarone e pirotecnico si aspettano, immerso però in una prima parte debole, ripetitiva e soprattutto permeata da uno humour di grana grossa, volgare, banale, stucchevole e poco intelligente, che per fortuna lascia il passo più avanti nel gioco ad una svolta militaresca, fantascientifica che migliora sensibilmente l'esperienza di gioco, il tutto però piagato da un comparto tecnico solo sufficiente e da eveidenti problemi di intelligenza artificiale che appiattiscono le gia deboli meccaniche shooter del titolo. Insomma divertente a tratti e con tantissime cose da fare, ma la sensazione è che questo terzo capitolo dei Santi necessiti un bel lavoro di pulizia in tantissimi campi.
Di tutto un pò
Come suo solito, Umberto ha preso armi e bagagli e si è fiondato nella sua seconda casa, Londra, per provare i futuri titoli di lancio di PlayStation Vita. Abbiamo pubblicato diversi, interessanti provati. MotorStorm RC, che arriverà tanto su portatile quanto sulla console di casa (passando tranquillamente dall'una all'altra) ci mette nei panni, anzi nel telecomando di macchine radiocomandate, strizzando l'occhio al vecchio, ma mai troppo osannato, Micro Machines. Zipper Interactive, abbandonata la seriosità simulativa di un titolo come SOCOM, tenta la svolta arcade con Unit 13, una sorta di versione riveduta e corretta di un buon titolo di qualche anno fa come The Club di Bizarre Creations.
Dopo aver scelto uno tra i sei personaggi disponibili, ci aspetta il compito di completare trentasei missioni di durata e complessità differenti. Ogni livello è creato per essere portato a termine in un tempo compreso tra i dieci e i venticinque minuti, a seconda della quantità di obiettivi e delle dimensioni della mappa, così da soddisfare il tipo di esperienza "mordi e fuggi" suggerito da una console portatile come Vita. Il tutto all'insegna delle classifiche e di conseguenza di una rigiocabilità estrema. Dopo averlo testato a più riprese nel corso dell'anno, abbiamo provato un nuovo scorcio della prima avventura portatile di Nathan Drake, quell'Uncharted: Golden Abyss a tutti gli effetti il gioco più ambizioso tra quelli in uscita il 22 febbraio prossimo, all'arrivo di PlayStation Vita nei negozi europei. Un titolo estremamente fedele ai capitoli casalinghi e che sembra sfruttare bene le nuove caratteristiche touch, anteriori e posteriori, della nuova console portatile. E sempre in tema di grandi successi "da salotto" LittleBigPlanet Vita, come Uncharted, esalta le peculiarità delle console, potendo realmente toccare con mano tutte le potenzialità "manipolative" del mondo di gioco.
Dopo lo strepitoso successo di World of Tanks, Wargaming.net tenta la strada dei cieli con World of Warplanes, dove al posto di cingoli, affusti e corazzature anteriori dovremo spendere ore e ore tentando di migliorare la nostra capacità nel dogfighting in piena seconda guerra mondiale. Il mondo degli aerei da guerra replica la formula dei carri armati, ovvero un ibrido tra multiplayer classico e MMO free to play dunque, con la possibilità di acquistare potenziamenti e item mettendo mano al portafogli. Nonostante il cambiamento radicale a cui è andato incontro il gameplay, World of Warplanes si basa sempre sul gioco di squadra e sulla capacità di concentrare il fuoco in modo coordinato. In questo caso però la skill personale ha un ruolo fondamentale e non solo per la natura "aerea" e quindi più mobile del titolo, ma anche per una precisa volontà del team di sviluppo di ricreare le esperienze tipiche del volo acrobatico e dei film dedicati alla guerra volante. Spettacolo dunque, ma con la promessa di non rinunciare al bilanciamento e alla tattica. Chiudiamo ricordandovi la prima parte della mega guida scritta dal solito, ottimo, Tagliaferri di The Elder Scrolls V: Skyrim, il capolavoro di Bethesda che sta letteralmente risucchiando milioni di giocatori nel mondo di Tamriel. Si inizia con le basi del gioco, andando a dare una prima infarinatura sulle classi, le skill, il combattimento, i seguaci e le malattie, insomma vi guideremo passo passo cercando di aiutarvi non solo da un punto di vista strettamente legato al gameplay, ma anche per farvi godere al meglio l'incredibile esperienza di gioco realizzata da i ragazzi Bethesda.