La serie di Tenchu ha riscosso un discreto successo su PlayStation in quanto offriva un action dalla componente stealth piuttosto marcata e ben definita, aveva un comparto tecnico egualmente valido e sicuramente un gameplay peculiare e poco sdoganato per quei tempi. Poi, come tante serie di lunga data, si è un po' persa nel corso degli anni, fino a cadere nell'anonimato e nel dimenticatoio.
Lo sviluppatore Acquire tra i suoi nuovi progetti ci ha riprovato con Shinobido, il cui seguito arriva al lancio di PlayStation Vita come titolo che cerca di rinverdire i fasti di un tempo. È ancora presto per darne un giudizio definitivo perché anche in questo caso (giustamente qualcuno verrebbe a dire) il titolo è completamente giapponese e si fa fatica a districarsi tra i vari menu di gioco.
Assassini
Siamo riusciti comunque ad apprezzare l'ambientazione nipponica dove onore e combattimento la fanno da padrone, e ci siamo dilettati in due modalità distinte, una che prevedeva delle classiche missioni ad obiettivo e un'altra simile nell'idea ma con la storia a fare da supporto e a scadenziare il tipo di livello da affrontare. I primi funzionano da tutorial per apprendere le tecniche di base, abbiamo il movimento demandato all'analogico sinistro, la visuale a quello destro (ora appare tutto naturale e dovuto, ma su PSP quanti patemi in tal senso), il quadrato all'attacco con la spada, x al salto, cerchio alla corsa, la croce digitale all'utilizzo degli oggetti e il triangolo infine alle uccisioni silenziose, che come sempre sono il fulcro principale del gameplay.
Ogni missione portata a termine restituisce un grado secondo alcuni parametri non meglio precisati, ma ovviamente legati alle proprie prestazioni, e che restituisce punti esperienza che aumentano il livello del proprio personaggio e potenziano i suoi parametri principali. Abbiamo disputato circa una decina di missioni e dobbiamo dire che sono state tutte piuttosto standard e simili tra loro. In alcune l'uccisione finale era demandata al boss di turno legato maggiormente alla storia, non ci sarebbe dispiaciuto però un maggiore amalgama tra la narrazione degli eventi e le missioni vere e proprie, il loro essere slegate dà una sensazione di piattezza e troppa schematicità, sperando quindi che con l'avanzare dell'avventura questa situazione vada migliorando. Tra i vari menu abbiamo scorto anche una sorta di grado di affinità con altri personaggi della storia, che è leggermente aumentato dopo sequenze di intermezzo che li vedevano protagonisti, e un negozio dove acquistare e potenziare tutti i gadget che ogni ninja assassino che si rispetti deve possedere. Non mancano contenuti sbloccabili in termini di artwork, musiche e oggetti stessi, c'è anche una sezione dedicata all'online che non abbiamo potuto approfondite a causa dell'idioma giapponese e della assenza di connessione quando abbiamo provato il gioco.
Dal punto di vista tecnico ci troviamo nella media, i modelli poligonali sono validi e il frame rate solido, così come la pulizia grafica di tutto l'ambiente. Il resto però non ci ha convinto appieno, a partire dalle animazioni fino ad arrivare al dettaglio e alla poca presenza di effetti particellari. La sensazione è quella che lo sviluppo del gioco sia stato fatto in poco tempo ed utilizzando materiale proveniente dalla versione PSP, lo stacco quindi non è come ci si aspetterebbe. Shinobido 2: Revenge of Zen è uno di quei titoli più difficili da giudicare nella sua contropartite giapponese. Il sistema di controllo funziona sicuramente bene ma come scritto poco sopra gran parte delle opzioni ci sono per adesso ignote e la struttura del single player non ci ha convinto appieno, appuntamento quindi con un giudizio più esteso rinviato a data (italiana) da destinarsi.
CERTEZZE
- Gameplay unico e peculiare
- Sistema di livelli e affinità personaggi
DUBBI
- Sistema di missioni anonimo
- Tecnicamente nella media