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PC Magazine #62

Numero con un'apertura un po' speciale: si parla di Anna, avventura indipendente tutta italiana!

RUBRICA di La Redazione   —   03/02/2012

Tra le ragioni per interrompere una buona abitudine come la solita introduzione di PC Magazine, vi è certamente la possibilità di far parlare, per quanto brevemente, l'autore di un indie PC del proprio progetto. Se poi questo qualcuno è Simone Tagliaferri, una firma con Multiplayer.it oramai da tempo immemore, la spinta a farsi momentaneamente da parte è ulteriore. Il gioco del team Dreampainters è stato di recente annunciato e potete trovare alcune informazioni in questa news. E poi sul sito ufficiale. Di seguito Simone ne spiega in breve la genesi e alcuni dettagli.

PC Magazine #62

Come nasce un videogioco? Be', a volte può nascere leggendo un forum. L'importante è incontrare persone serie che facciano di tutto per portare a termine quello che cominciano. Anna nasce così, dal topic di un forum che si è trasformato in una lunga chiacchierata tra amici e poi in qualcosa di più concreto di cui potete vedere le immagini. L'idea nasce dalla fascinazione del programmatore, per ora innominato a causa di vincoli contrattuali, verso il luogo riprodotto nel gioco, una vecchia segheria diroccata della Val D'Ayas, posto magico e pieno di storie anche nella realtà. Il resto è venuto ricercando di leggende locali e di antiche popolazioni che conducevano i viaggiatori tra le montagne cercando il favore della natura. Non vi sembra neanche un videogioco, vero? Partecipare allo sviluppo di un progetto videoludico con tutti i limiti del caso, dopo aver giocato a migliaia di videogiochi (la vecchiaia incombe), ha un che di surreale. Forse sto per dire delle banalità che potrebbe raccontare chiunque abbia anche solo partecipato alla realizzazione di un gioco per i primi modelli di Symbian, ma dover pensare a come giocheranno gli altri, invece di pensare a come finire il gioco è un'esperienza che fa bene anche alla scrittura, perché ti dà una comprensione leggermente diversa di come funziona il tutto... anche perché inizi a pensare seriamente a come fare in modo che gli altri capiscano quello che stai facendo e, nella migliore delle ipotesi, lo apprezzino.

PC Magazine #62

Anna è un progetto piccolo ma ambizioso. Il team che lo sta realizzando è ben motivato e vuole vederlo terminato. Si tratta di un'avventura punta e clicca horror in prima persona ambientata in una vecchia segheria diroccata, oggetto di strane storie. La segheria esiste anche nella realtà e le strane storie pure, ma ci abbiamo ricamato sopra parecchio ottenendo qualcosa di estremamente personale. La modellazione della location è partita da fotografie e da sopralluoghi avvenuti in vari momenti. Il fatto di aver deciso per un gioco PC only, vuoi per i costi, vuoi per gli strumenti a disposizione, ha permesso di evitare alcuni compromessi e di poter compiere delle scelte tecniche meno scontate di quelle che uno si aspetterebbe da una piccola produzione. Certo, vedere un ambiente di gioco 'nudo' fa una certa impressione (tutto quel grigio senza dettagli ti porta a chiederti: ma che diavolo sto facendo? Non verrà mai come lo voglio... sembro Bombolo a New York, me ne rendo conto). Purtroppo non posso svelarvi tutto quello che vorrei. Lo so, nel ruolo di PR/autore/scribacchino faccio schifo, anche perché spero che questo articolo esca senza errori di battitura (questa la capiranno solo gli insider). Presto sveleremo nuovi dettagli e potrò finalmente parlare del sistema di follia che sarà il fulcro del gioco insieme agli enigmi.

di Simone Tagliaferri

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Defender's Quest: Valley of the Forgotten
Chi scrive non ama i tower defence, e su questo punto aveva raggiunto la pace dei sensi. Poi ha visto il video trailer di Defender's Quest: Valley of the Forgotten e 5,50 euro sono state immediatamente trasferiti sul conto dei Level Up Labs. Il primo impatto comunque non è stato buono: lo stile grafico delle sequenze narrative alla Dungeons of Dredmor non si distingue per nessuna vena creativa e l'idea di parodiare i fatti narrati non è nuova, ma una narrazione comunque c'è e non è un semplice pretesto per avviare il gioco. Lo sfondo è macabro: un'epidemia di peste sta decimando la popolazione e anche Azra, la nostra eroina creduta morta, viene scaricata in un baratro fra i cadaveri. Laggiù sul fondo chi non è morto impazzisce, ma lei no, e sembra perfino immune a un'epidemia che ha in realtà un'origine molto esoterica. Inutile dire che dopo queste premesse si inizia subito a menare le mani, perché in questo precipizio di morte gli esseri umani si sono tramutati in una congregazione di creature affamate e violente. Ed ecco che il gioco comincia a stupire e supera le promesse del trailer. Come ogni donna anche la nostra eroina ha uomini pronti a servirla e, con suo grande stupore, è capace di trasferirsi in una dimensione simile a un limbo portando con sé i suoi nemici, così da renderli vulnerabili. Sei tipologie di combattenti la seguiranno grazie a questa sua abilità, molti dei quali li potremo reclutare direttamente nelle città che incontriamo lungo il percorso.

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Purtroppo per Azra, quando si trova in questo stato ipnotico che le permette di attraversare due dimensioni, non può muoversi. Ecco allora che entra in gioco lo schema tattico tipico di un tower defense. Il nostro compito è quello di posizionare i nostri guerrieri sulla mappa in punti strategici. Il guerriero è in grado di massacrare molti nemici insieme ma un arciere ben piazzato può indebolire i nemici sfuggiti alla carneficina. Nel frattempo noi guadagniamo punti psi da spendere per sbloccare nuove abilità per le nostre classi o lanciare devastanti incantesimi. La personalizzazione di ogni tipologia di truppa è impressionante e apre numerosi scenari possibili. Ma ecco la sorpresa: Defender's Quest: Valley of the Forgotten è anche un gioco di ruolo. Al termine di ogni battaglia guadagniamo infatti punti esperienza per il nostro personaggio e le truppe sopravvissute. Potremo così personalizzarle con oggetti e armature per mettere in piedi un gruppo di avventurieri proprio come accade nei giochi di ruolo tradizionali. Un aspetto che si fonde perfettamente con quello strategico e dà vita a un gioco sorprendente e fuori dal comune, profondo e appassionante. Parlando dell'interfaccia di gioco, chiara e ricca di possibilità, abbiamo particolarmente apprezzato la possibilità di mettere in pausa l'azione per prendere decisioni strategiche complesse e farla scorrere poi a quattro velocità differenti. Con così tanto da scoprire e un'immediatezza fuori dal comune, i trenta livelli di Defender's Quest: Valley of the Forgotten voleranno sotto alle vostre abili dita di strateghi. Inoltre è sempre possibile rigiocare ogni battaglia a un livello di difficoltà maggiore per guadagnare punti esperienza. In futuro dovrebbero essere disponibili contenuti aggiuntivi gratuiti, e con quelli si arriverebbe a una varietà tale da farci sviluppare una dipendenza per questo gioco. Non fatevi ingannare dall'aspetto amatoriale di Defender's Quest: Valley of the Forgotten , dietro c'è la passione di chi sa cosa fa impazzire un videogiocatore.

di Andrea Rubbini

Titolo: Defender's Quest: Valley of the Forgotten
Sviluppatore: Level Up Labs
Prezzo: € 5,50
Download: Demo
Da sapere per giocare al meglio: nulla di rilevante da segnalare.

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Thief: Gold
Finalmente è arrivato su GOG.com Thief: Gold, riedizione aggiornata e ampliata di Thief: The Dark Project, che per inciso non è un simulatore di parlamento italiano ma il capostipite dei giochi stealth moderni (Metal Gear Solid? Suvvia, non scherziamo). Realizzato da Looking Glass Studios, team ormai sciolto da anni che paradossalmente fu un'immensa fucina di talenti e capolavori, introdusse tali e tante novità nel mondo dei videogiochi che alcuni lo hanno da tempo eletto tra i più importanti titoli di sempre. Tanto per dire, Ken Levine (Bioshock), Warren Spector (Deus Ex) e Dough Church (Portal 2) sono passati da Looking Glass e in molti dei loro giochi attuali sono riconoscibili elementi di gameplay che provengono da quell'esperienza (se avete giocato a un System Shock saprete bene che Bioshock non ha inventato proprio nulla).

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Cos'ha il primo Thief di così importante? Intanto fu il primo gioco a sfruttare le luci e le ombre come elementi attivi del gameplay, grazie al motore grafico proprietario Dark Engine. Forse più importante ancora, fu il primo a mettere letteralmente in gioco la colonna sonora, introducendo l'audio posizionale che suggeriva la presenza e la distanza dei nemici e, soprattutto, chiedendo al giocatore di tenere in considerazione il rumore prodotto da Garrett, il protagonista, per non farlo scoprire dalle guardie.
A differenza di molti altri giochi, giocando al livello di difficoltà più elevato non si dovevano solo affrontare nemici più forti o gruppi più numerosi, ma ci si doveva confrontare con l'etica del ladro che richiedeva di non uccidere esseri umani, trasformando completamente il gameplay. Non esiste un altro gioco stealth così radicale nelle sue meccaniche. Forse solo il seguito, Thief II: The Metal Age. Già il terzo capitolo, Deadly Shadows, si caratterizzò per una serie di compromessi, con livelli più piccoli e una maggiore facilità generale (a parte il magnifico livello Shalebridge che da solo vale tutto il gioco). L'unica nota negativa di Thief Gold è che un'esperienza stealth così totalizzante non sarà mai più replicata. L'amara conclusione.

di Simone Tagliaferri

Titolo: Thief: Gold
Linea: GOG.com
Prezzo: 9,99$
Storico: Di Thief: Gold, versione estesa di Thief: The Dark Project, esistono due seguiti: Thief 2: The Metal Age e Thief: Deadly Shadows. Anni fa è stato annunciato lo sviluppo del quarto capitolo, ma da allora, a parte qualche voce di corridoio, non si è saputo nulla.
Voto originale Multiplayer.it: N/D

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Radeon HD 7950 disponibile - A marzo arrivano le sorelle minori

PC Magazine #62

Due giorni fa AMD ha lanciato ufficialmente sul mercato la Radeon HD 7950 in ben 12 versioni differenti attraverso 9 distinti costruttori. Si va dai $464.99 della Asus a 800Mhz fino ai $499.99 della XFX Black Edition il cui core gira a 900MHz. Quest'ultima tra l'altro è l'unica ad avere i suoi 3GB di RAM sparati a 5.5GHz invece che a 5. Nel mezzo troviamo altri prezzi e altri clock del core tutti compresi tra gli 800 e i 900MHz e tutti con la RAM inchiodata a 1250x4MHz. Ampia scelta dunque, anche se nessuna scheda rispetta il prezzo consigliato da AMD che sarebbe 449.99 dollari. Dal punto di vista delle performance la Radeon HD 7950, almeno per ora, sembra fallire nel tentativo di porsi a metà trada tra la GTX 580 di Nvidia e la HD 7970. In alcuni casi l'incremento rispetto alla top gamma di Nvidia è comunque netto con titoli come Battlefield 3 che risultano più veloci di più del 10% a tutte le risoluzioni, almeno senza Antialiasing. Attivando l'effetto invece la GTX 580 riesce ad affiancarsi alla neonata e ci riesce in molti altri titoli come Crysis 2 e DiRT 3. In ogni caso la Radeon HD 7950 rappresenta un'alternativa più che valida all'ammiraglia Nvidia, e con il doppio della memoria a parità di prezzo. Con la 7950 si completa l'offerta di fascia alta, a singolo core, di AMD, ma c'è ovviamente spazio per la serie 7800 che, secondo un'immagine trapelata sul web, dovrebbe arrivare il prossimo mese con la Radeon HD 7870 e la RAdeon HD 7850. Ancora nel limbo invece la HD 7990 ma d'altronde AMD può permettersi di aspettare per lanciare sul mercato la nuova dual GPU visto che le schede a 28 nanometri di Nvidia non si sono ancora palesate. L'arrivo di queste ultime è ancora previsto per Marzo ma vista l'assenza di notizie potrebbe avvenire addirittura in Aprile. Inoltre, anche se è bene ricordare che si tratta sempre di voci, la prima scheda della serie 600 dovrebbe essere un ibrido tra la vecchia tecnologia e quella Kepler. In sostanza Nvidia appare decisamente indietro e quando scenderà in campo dovrà sfoggiare muscoli decisamente pompati per scrollarsi di dosso lo svantaggio sia in termini di immagine che di vendite.

La seconda vita del PC

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Questa volta non parliamo del ritorno in vetta del PC grazie al digital delivery ma della fine che fanno i vecchi PC, amici fidati finchè il clock tiene ma che improvvisamente diventano monnezza. Il problema della spazzatura è ormai uno dei più evidenti e discussi nel mondo ma gli uomini sembrano restii a scrollarsi di dosso una certa pigrizia sia a livello personale che sistemico. Per fortuna nel primo caso i volenterosi possono fare qualcosa e non solo portanto la tecnologia dismessa nelle isole ecologiche. PC Magazine ha stilato una lista di consigli per ridurre i rifiuti e al contempo risparmiare denaro. Parole da non sottovalutare assolutamente considerando sia la crisi sia il fatto che nei prossimi 14 anni i rifiuti tecnologici raddoppieranno ancora e diventeranno praticamente ingestibili. Tra le attività consigliate per il riciclo di un PC c'è ovviamente l'uso dello stesso come un muletto, un piccolo server o un centro multimediale, ma è anche possibile trasformare un laptop non più in forma in un hotspot wireless oppure mettere il vecchio desktop al lavoro su progetti condivisi pubblicamente, e che hanno bisogno di tutta la potenza di calcolo disponibile, come il World Community Grid o il sempreverde SETI. Invece, per chi ha un negozio o una casa esposta alle minacce o è semplicemente paranoico, c'è l'opzione della sorveglianza elettronica. Una telecamera in bassa risoluzione può infatti registrare uno sterminato numero di ore di immagini anche su un vecchio disco fisso catturando sia i ladri di gioielli che quelli di merendine. Talvolta comunque c'è l'assoluta necessità di liberarsi del vecchio amicone diventato ormai inutile, dunque, visto che l'alternativa è la spazzatura, tanto vale verificare se il vetusto accrocchio vale qualcosa usando i servizi appositi di Ebay o EcoSquid. In caso contrario, facendo ancora una volta appello a quel muscolo chiamato coscienzia, non resta che riciclarli in modo intelligente magari attraverso servizi come FreeCycle. Ricordatevi poi di controllare se nella vostra città ci sono gruppi che rigenerano i PC per regalarli alle scuole o spedirli all'estero. Il risultato potenziale è decisamente superiore a quello di un messaggino mandato per pulirsi la coscienza e con il dubbio di che fine facciano davvero i soldi donati. Infine, se avete un PC di marca, controllate il piano di riciclaggio del costruttore del vostro PC. Dell, HP e Apple offrono questa possibilità garantendo magari qualche vantaggio in cambio.

Nerd Corner - Snow edition

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Sommersi dalla neve e bisognosi di calore ci rivolgiamo verso il tepore del computer il cui mondo è sempre foriero di ilari trovate di stampo nerd. Il seguente listone è stato permesso dalla formula a tre paragrafi dell'Assembla che ti Passa di questa settimana, una novità adottata in modo assolutamente arbitrario e per questo probabilmente soggetta a ulteriori cambiamenti. Ebbene, all'alba di questo gelido Febbraio non possiamo trascurare il finto gioco a 8-bit dedicato alla serie Breaking Bad che ancora una volta ci mostra la capacità degli 8-bit di rendere vintage e accogliente qualsiasi cosa, senza limiti di tempo, spazio o argomento. Sempre ad elevato contenuto nerd, anche se con un coefficiente artistico superiore, ecco comparire un trailer di The Legend of Zelda: The Lost Oracle ovvero il finto promo di un immaginario sequel di Wind Waker che è stato realizzato, con una certa maestria, dal disegnatore Joel Furtado. Addentrandoci nella sfera nerd più estrema incontriamo poi il filmato quasi completamente in real che si ispira al celebre frag aereo di Battlefield 3. Ovviamente il fatto che un remake di un frag di Battlefield 3 non abbia alcun senso non ci interessa minimamente, siamo però consci che nel mondo ci sono progetti di ben altra risma come il Portal Room Project. Con quest'opera il già opulento mondo dell'arredamento dedicato a Portal 2 si arricchisce mostruosamente. Un uomo ha infatti deciso di creare una stanza verosimilmente ispirata a quelle ospitate nella struttura sperimentale del titolo Valve. Ovviamente speriamo per l'autore dell'opera che non ci sia nessuna GLaDOS a svegliarlo all'improvviso di notte, tanto più che in giro, questa settimana, c'è anche di meglio. Infatti il vincitore dell'improvvisata, totalmente arbitraria e insensata classifica delle cose più nerd della settimana è un altro. A strappare la corona di piombo è infatti una semplice immagine, anzi, un render il cui stampo è tratto da una delle prime creature ad aver abitato l'unverso videoludico. Parliamo di Space Invaders il cui sprite più iconico, ovvero l'alienetto bicorne con un'intestino inarrestabile, è stato reimmaginato in base all'iconografia e alle tecnologie moderne. Ma non è finita qui. Per chiudere in bellezza questa puntata ci rivolgiamo all'outsider per eccellenza con un filmato che mostra le estreme conseguenze della febbre da Skyrim. E ricordate, fast travel is for pussies.

di Mattia Armani

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Mese di piccole ma significative novità nella configurazione di livello - e prezzo - più alto tra quelle suggerite in queste pagine. Processore e mobo restano ancora una volta le solite, mentre la scheda video, la già suggerita Radeon HD 7970, si presenta in configurazione Crossfire forte di una distribuzione finalmente sostanziosa e quindi qualche certezza in più su costi e disponibilità. Le modifiche coinvolgono invece il masterizzatore, che magari non scalda molto cuori, ma soprattutto il case. Siamo infatti passati al Cooler Master Cosmos II, da noi di recente recensito: non è ancora disponibile ma lo sarà presto e, per un prezzo stratosferico, offre altrettanto impressionanti feature. Insomma il massimo, per un PC tanto inutilmente performante quanto suggestivo.

Componente
Caratteristiche
Prezzo
Processore
260€
Scheda Madre
270€
Scheda Video
1020€
Ram
160€
Alimentatore
195€
Hard Disk
260€
Hard Disk SSD OCZ Vertex 3 240 GB 280€
Lettore-Masterizzatore Ottico
130€
Case
380€
Prezzo Computer Ninja
2955 Euro

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Rift
Fra poche settimane il MMORPG di Trion Worlds compirà un anno e una volta tanto non stiamo parlando di mesi particolarmente turbolenti visto che Rift si è introdotto nel mercato con sinuosa maestria, approfittando di un periodo piuttosto moscio per il genere, in cui l'unico concorrente davvero di spicco era il kolossal Blizzard alla sua terza espansione mentre la maggior parte degli altri MMO passava al sempre più comune modello free-to-play per cercare di restare a galla e non chiudere bottega.

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Rift invece è rimasto fedele all'abbonamento per sottoscrizione e non sembra voler cambiare idea tanto presto, del resto non ne avrebbe motivo alcuno: negli ultimi dieci mesi il gioco ha generato un profitto di cento milioni di dollari, gode insomma di ottima salute nonostante il calo di sottoscrizioni verificatosi sopratutto in prossimità della release del MMORPG di BioWare. Il gioco di Trion Worlds ha avuto il merito indiscutibile di proporre le migliori caratteristiche del sottogenere theme-park in un pacchetto privo di sbavature, con un lancio che verrà ricordato tra i migliori in assoluto. La maggior critica che si può muovere all'operato di Trion Worlds, oltre alla poca originalità di molte feature, è sicuramente l'anonimia che pervade un mondo e un art-direction tutt'altro che esaltanti. Ma ai gusti non si discute e la softco californiana non ha affatto intenzione di mostrare il fianco a concorrenti attuali e futuri, come dimostra il nuovo progetto Rift Lite.

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Smorziamo subito l'entusiasmo, Rift Lite non significa free-to-play e non ha niente a che vedere con progetti come, per esempio, Age of Conan Unchained: si tratta infatti di una sorta di periodo di prova infinito, non del tutto diverso da quello proposto da Warhammer Online e World of Warcraft. Scaricando il client di Rift Lite, gli utenti in possesso di un account gratuito Trion Worlds potranno giocare Rift e progredire fino al ventesimo livello, impiegando tutto il tempo che vogliono e creando quanti personaggi desiderano, esplorando una discreta varietà di zone che comprendono Terminus, Mathosia, Freemarch, Silverwood e le capitali di fazione. E' sicuramente una prospettiva vantaggiosa per tutti i curiosi che non hanno ancora provato il gioco o che vogliono dedicargli più di una semplice sbirciatina; intanto, Trion Worlds ha promesso di continuare a proporre le ormai abituali offerte che includono weekend e periodi di gioco gratuiti, sopratutto per gli utenti che hanno sospeso la sottoscrizione, e sconti più o meno cospicui sulla versione digitale del gioco. Rift Lite viene lanciato contemporaneamente all'aggiornamento 1.7 del client, intitolato Carnival of the Ascended, il quale sottolinea il certosino lavoro di revisione del gioco da parte degli sviluppatori, sopratutto per quanto riguarda il PvP. Si passa infatti da otto a quaranta ranghi PvP, una modifica che non influenzerà la velocità di raggiungimento del cap ma che renderà la progressione più graduale, ricompensando i giocatori con maggior frequenza;

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inoltre, la restrizione di prestigio per l'equipaggiamento PvP è stata rimossa ed è stato introdotto un nuovo Planar Attunement che incorpora tutte le abilità da PvP al posto delle criticate e apposite Soul. A queste modifiche se ne aggiunge un'altra pensata per controbilanciare gli eventuali squilibri numerici tra fazioni, la possibilità cioè di partecipare a una battaglia come "mercenari" per l'opposta fazione. Detto questo, Carnival of the Ascended include diverse novità anche per quanto riguarda il PvE, con un miglioramento sostanziale degli oggetti di livello 45 o superiore, un approccio decisamente diverso rispetto agli altri esponenti del genere che, di solito, riducono invece la difficoltà del content per introdurre nuove sfide. Caduceus Rise, in modalità normale e Master, è il nuovo dungeon istanziato per giocatori di massimo livello; gli utenti più solitari potranno invece dedicarsi al nuovo dungeon di tipo Chronicle chiamato River of Souls mentre gli avventurieri innamorati potranno approfittare di una nuova feature per sposare la loro anima gemella virtuale, giusto in tempo per San Valentino. L'aggiornamento 1.7 è insomma uno dei più importanti del primo anno di vita di Rift e dimostra la caparbietà degli sviluppatori di Trion Worlds, i quali sono finalmente riusciti a intraprendere una strada più personale di quelle percorse finora.

Final Fantasy XIV
Una nuova lettera di Naoki Yoshida alla comunità di Eorzea! Conterrà mica buone notizie? Non proprio, ma l'esimio direttore si scusa sinceramente per il ritardo dell'attesissima patch 1.21 che sarebbe dovuta uscire nella seconda settimana di febbraio e che invece non vedrà la luce prima della fine del mese. La ragione è molto semplice:

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l'aggiornamento contiene un'impressionante mole di cambiamenti, a cominciare dall'introduzione del famigerato Job System che avvicinerà ulteriormente la quattordicesima fantasia finale al resto della saga, sopratutto all'undicesimo capitolo. In arrivo anche due nuovi raid-dungeon istanziati, un sistema provvisorio di case personalizzabili per ogni giocatore, una revisione degli oggetti consumabili come cibi e pozioni e nuove opzioni per modificare l'interfaccia. Nel suo comunicato, Yoshida si è soffermato anche sulla temporanea fusione di server che verrà operata prima del lancio della versione 2.0 previsto per novembre, una manovra necessaria a garantire una cospicua base di giocatori iniziale, sopratutto per quanto riguarda le regioni europee.

TERA
Chiudiamo il nostro angolo settimanale con una notizia che farà la felicità di tutti coloro che attendono con ansia il MMO coreano di Bluehole Studio. Nonostante le ultime vicissitudini, stanno per cominciare le danze anche in Europa, almeno per quanto riguarda il test Beta:

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si parte il 17 febbraio e per partecipare potete iscrivervi al sito ufficiale o più semplicemente preordinare una copia del gioco, azione che vi garantirà non soltanto l'ingresso in Beta, ma anche l'accesso anticipato il 3 maggio, la possibilità di prenotare il nome del vostro personaggio sul server e la solita infornata di oggetti e gadget virtuali. Ci sono anche notizie per quanto riguarda la prevedibile Collector's Edition, che includerà la colonna sonora del gioco, una mappa del mondo, un libro di illustrazioni e altri gadget, tra cui l'immancabile cavalcatura esclusiva. Se nel vostro futuro vedete una bimbetta armata di spadone a due mani, potrebbe non essere vostra figlia ma il vostro alter-ego virtuale in TERA.

di Christian La Via Colli