In questi giorni sta riscuotendo un ottimo successo l'ultima proposta videoludica in ambito di avventure in terza persona, un risultato ancora più sorprendente se si pensa che Kingdoms of Amalur: Reckoning si è dovuto confrontare con il titanico The Elders Scrolls V: Skyrim uscito poco meno di tre mesi fa. Il nuovo IP di 38 Studios è uscito dal confronto a testa alta, proponendo qualcosa di diverso dal solito che ha convinto tantissimi giocatori in tutto il mondo.
In un mercato in cui diventa sempre più difficile uscire con qualcosa di completamente nuovo senza affidarsi a titoli già famosi, stabili e amati, il mondo di Amalur potrebbe rappresentare l'inizio di una nuova saga destinata a far parlare di sé negli anni venturi. Il fascino del mondo di Amalur, però, è dovuto in larga parte ai talenti che hanno collaborato alla sua creazione, nomi parecchio noti anche se in ambiti abbastanza diversi, riuniti nello stesso team in un modo piuttosto curioso e complicato che getta le sue radici... nel baseball?!
C'era una volta nel Maryland
Brian Reynolds, classe 1967, è un nome che i fan degli strategici gestionali per PC dovrebbero conoscere abbastanza bene. La carriera videoludica di Reynolds comincia nel 1981, con la pubblicazione della sua avventura testuale Quest 1 per Apple II e Atari 8-bit sulla rivista SoftSide Magazine. Ma il successo non arrivò prima di dieci anni: nel 1992 Reynolds era già laureato e stava studiando per una seconda laurea in filosofia quando trovò un posto di programmatore presso MicroProse, società per la quale lavorò ad alcune avventure grafiche come Rex Nebular, Return of the Phantom e Dragonsphere.
Uno dei fondatori di MicroProse era anche un tizio di nome Sid Meier... sì, lo stesso autore di Civilization. Reynolds ebbe il duro compito di lavorare al seguito del famosissimo gioco di Meier, lo stesso Civilization II che riscosse un enorme successo nel 1996, facendogli conquistare una fama internazionale. Il prossimo passo fu lasciare MicroProse insieme a Jeff Briggs e Sid Meier stesso nel '96 per fondare Firaxis Games: nella nuova società, Reynolds contribuì alla creazione di altri due giochi di grande successo, Gettysburg e Alpha Centauri. L'idillio durò soltanto quattro anni e nel 2000 Reynolds abbandonò Firaxis Games per fondare una nuova società insieme a Tim Train, David Inscore e Jason Coleman: Big Huge Games. La nuova software house aveva uno scopo ben preciso: applicare le meccaniche di base degli strategici a turni griffati Sid Meier's a un nuovo franchise di genere Real-Time Strategy. Fu così che nacque Rise of Nations, un titolo che ebbe un successo strepitoso generando due espansioni, di cui una in chiave fantasy.
A prima vista Rise of Nations non sembra essere diverso da un comune RTS gestionale, in realtà Reynolds e soci integrarono nel gameplay vero e proprio numerose idee originali che diedero al titolo un'identità ben precisa, dalle Meraviglie costruibili per aumentare l'importanza e le performance della civiltà scelta tra le tantissime disponibili alla metodica gestione di tattiche, risorse e unità con le quali vincere le battaglie per la conquista del "mondo". Brian Reynolds non si fermò particolarmente a lungo neanche in Big Huge Games: nel 2009, meno di dieci anni dopo la fondazione, Reynolds abbandonò la sua società per fondare Zynga East, uno sviluppatore di browser-game stand-alone o associati a social network come Facebook o MySpace, tra i quali spiccano FarmVille e CityVille. Mettiamo da parte Reynolds, dunque, e concentriamoci su un altro personaggio: Ken Rolston.
Big Huge Games
Rise of Nations, RTS (2003)
Rise of Nations: Thrones and Patriots, RTS (2004)
Rise of Nations: Rise of Legends, RTS (2006)
Catan, strategico a turni (2007)
Age of Empires III: The Asian Dynasties, RTS (2007)
Ascendant, cancellato
God: The Game, cancellato
Kingdoms of Amalur: Reckoning, avventura (2012)
Le pedine si muovono
Rolston è un game-designer un po' sopra le righe visto che nel suo curriculum brillano dodici anni di carriera come sviluppatore di giochi di ruolo carta-e-penna. Rolston ha creato avventure per giochi come Dungeons & Dragons, Advanced Dungeons & Dragons, RuneQuest, Warhammer Fantasy Roleplay e altro ancora. Membro della Science Fiction Writers Association e vincitore nel 1985 del prestigioso premio H.G. Wells per il gioco di ruolo Paranoia, Rolston ha lavorato per West End Games, Games Workshop e Avalon Hill. Esuberante e assolutamente folle, Rolston tornò alla ribalta anche nel mondo videoludico come lead designer di (ta-dan!) The Elder Scrolls III: Morrowind e The Elder Scrolls IV: Oblivion.
Poi, nel 2007, invece di andarsene in pensione dopo più di venticinque anni di fatiche, Rolston entrò a far parte di Big Huge Games e cominciò a lavorare immediatamente a un nuovo progetto, mentre la società veniva acquisita da THQ che ne divenne publisher ufficiale (fino a quel momento se n'era occupata Microsoft). Un anno dopo l'arrivo di Ken Rolston, la famiglia di Big Huge Games si allargava ancora con Grant Kirkhope, un compositore del North Yorkshire che, dopo essersi diplomato presso il Royal Northern College of Music, aveva suonato in varie bande tra le quali spiccano i Zoot and the Roots, la stessa del celebre sassofonista Snake Davis. Nel 1995, all'età di trentatré anni, Kirkhope suonava come chitarrista per i Syar e i Maineeaxe: per loro suonava anche Robin Beanland, un compositore che Kirkhope quindi già conosceva quando fu assunto a comporre le musiche di una certa software house chiamata Rare.
Fu così che Grant Kirkhope divenne uno dei più celebri compositori del panorama videoludico moderno, firmando le colonne sonore di giochi di successo tra i quali GoldenEye, Banjo-Kazooie, Donkey Kong 64, Perfect Dark, Viva Pinata e Grabbe by the Ghoulies; gli ultimi due li fruttarono inoltre alcuni prestigiosi riconoscimenti internazionali e vale la pena sottolineare che la chitarra elettrica di Kirkhope gli è stata regalata da Eddie Van Halen in persona. Nel 2008, quindi Kirkhope lasciava Rare ed entrava a far parte di Big Huge Studios in qualità di direttore audio. A questo punto Kirkhope e Rolston stanno già lavorando assieme a un nuovo progetto che sembra arenarsi nel 2009, appena un anno dopo, quando THQ annuncia che per motivi economici Big Huge Studios sarà chiusa se entro due mesi non si sarà fatto vivo un acquirente...
Homerun!
Curtis Montague "Curt" Schilling, nato nel 1966, è un ex giocatore della Major League americana di baseball. Nel 1993 contribuì all'ingresso dei Philadelphia Phillies nella World Series, vinse il campionato nel 2001 con gli Arizona Diamondbacks e nel 2007 con i Boston Red Sex. Noto per la sua determinazione e per l'incredibile precisione dei suoi lanci, Schilling si ritirò dalla carriera sportiva nel 2009, dopo aver battuto svariati record della Major League. E sapete cosa ha fatto questo signore, a quel punto? Ebbene sì, ha fondato una software house e l'ha chiamata prima Green Monsters Studios e poi 38 Studios, in onore del numero che lo contraddistingueva sul campo sportivo.
Per quanto sembri assurdo, il campione Curt Schilling è un avido giocatore di MMORPG: la sua "carriera" videoludica è cominciata con un Ultima Online, proseguendo poi con EverQuest, EverQuest II e una caterva di altri MMORPG tra i quali il suo preferito è attualmente World of Warcraft, tant'è che è spesso ospite di svariati podcast tematici. 38 Studios fu fondata con l'intenzione di concentrarsi principalmente sul mercato degli MMORPG e sebbene non se ne sia visto ancora neanche uno, si vocifera di un fantomatico progetto al quale stanno collaborando anche altri due nomi importanti: R.A. Salvatore e Todd McFarlane. Robert Anthony Salvatore, nato nel 1959 in Massachusetts, è uno scrittore noto sopratutto agli amanti del fantasy per aver creato il personaggio di Drizzt Do'Urden, nei suoi romanzi ambientati nell'universo di Forgotten Realms, e per aver scritto Vector Prime, il primo e controverso romanzo della serie del Nuovo Ordine dei Jedi di Guerre Stellari, in cui l'autore "uccide" il famosissimo wookiee Chewbacca. Soltanto negli Stati Uniti i suoi romanzi hanno venduto quindici milioni di copie e ben ventidue delle sue opere sono state best-seller del New York Times. La sua carriera si intreccia con il mondo dei videogiochi già nel 2004 con il gioco Forgotten Realms: Demon Stone per PlayStation 2, Xbox e PC; inoltre, Salvatore ha scritto le battute dei bot di Quake III.
Il puzzle si completa
Il canadese Todd McFarlane, invece, è altrettanto famoso nel mondo dei fumetti: nato nel 1961, McFarlane divenne celebre nei primi anni '90 come disegnatore di The Amazing Spider-man; alcune delle sue copertine sono tra le più quotate in assoluto nel mercato dei collezionisti, inoltre contribuì alla creazione di Eddie Brock, meglio conosciuto come Venom. Nel 1992 McFarlane lasciò la Marvel Comics per fondare la Image Comics, creando un franchise tutto nuovo che lo lanciò nell'olimpo dei fumettisti: Spawn. Todd ripescò il personaggio tra gli schizzi su suoi quaderni scolastici e innescò involontariamente una sorta di rivoluzione fumettistica sia dal punto di vista delle tematiche (le avventure dell'anti-eroe Spawn sono ricche di occultismo e soprannaturale) che da quello editoriale, dato che molti autori seguirono il suo esempio. Dal 1998 McFarlane ha cominciato a disegnare sempre meno, dedicandosi piuttosto alla moltitudine di attività imprenditoriali scaturite dal suo successo, tra le quali spiccano McFarlane Toys e McFarlane Entertainment. Nel 2006 ha accettato il ruolo di direttore artistico di 38 Studios e la cosa più curiosa è che Todd McFarlane è un avido collezionista di palle da baseball. A questo punto le pedine sono tutte al loro posto: avevamo lasciato Big Huge Games sul punto di essere chiusa per motivi economici con ben due giochi in sviluppo, ecco quindi arrivare un trionfante Schilling a rilevare la società da THQ per annetterla alla sua.
38 Studios ha acquisito Big Huge Games nel 2009, mantenendo settanta dei centoventi impiegati originari. Nel 2010 la società ha ottenuto anche un prestito di settantacinque milioni di dollari e ha promesso quattrocentocinquanta nuovi posti di lavoro entro il 2012. Per quanto riguarda i videogiochi in sviluppo, i progetti di Big Huge Studios vennero cancellati e il MMORPG soprannominato Copernicus di 38 Studios fu trasformato e riadattato nel RPG al quale stavano lavorando Rolston e Kirkhope con il nuovo contributo di McFarlane (direzione artistica) e Salvatore (trama): Kingdoms of Amalur. E se pensate che Schilling abbia rinunciato ad avere un RPG online tutto suo, vi sbagliate di grosso, perché già si parla di un MMORPG basato proprio sull'universo di Amalur. Alla fine, l'intricata e sfaccettata storia di 38 Studios dimostra come siano imprevedibili le situazioni e i casi che possono riunire personaggi così diversi e professioni così disparate nella stessa squadra: se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo ben sperare che in futuro questo incontro di cervelli saprà farci delle gran belle sorprese.