Assembla che ti Passa #159

Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.

Il futuro prossimo di NVIDIA, quell'architettura Turing di cui abbiamo tanto parlato in questi mesi, si è infine presentato ufficialmente al mondo con l'annuncio delle Quadro RTX 8000, Quadro RTX 6000 e Quadro RTX 5000 GPUs, tre schede professionali, il cui prezzo va dai 2300 fino ai 10000 dollari della versione con 48GB di GDDR6, che promettono di spingere al massimo la tecnologia RTX arrivando a gestire 10 GigaRays al secondo. Il merito è dei nuovi Core RT dedicati proprio al ray tracing in tempo reale che, secondo quanto affermato orgogliosamente da NVIDIA, rappresenta il prossimo passo nell'evoluzione della grafica real-time, videogiochi inclusi. Non a caso la nuova tecnologia sarà supportata anche dalle nuove GeForce consumer, come reso evidente dal supporto per l'RTX di giochi come Metro: Exodus, pensati per supportare il ray tracing di nuova generazione. Ed è qui che si incastra un nuovo rumor che afferma che le schede consumer di punta basate sulla tecnologia Turing dovrebbero chiamarsi RTX, come le più costose soluzioni professionali, e non più GTX, a differenza delle 2060 e 2050 che invece dovrebbero mantenere la vecchia nomenclatura. Ma a meno che non ci siano differenze marcate una scelta del genere ci sembra strana. In ogni caso ci aspettiamo che tutte le nuove schede godano del nuovo ray-tracing, cosa che ci porta a sospettare di un'indiscrezione che tra l'altro parla di una RTX 2070 equipaggiata con 7GB di memoria GDDR6 contro gli 8 che troviamo sulla GTX 1080 che, sempre secondo quanto riportato dalle indiscrezioni, dovrebbe essere del 17% più lenta. Certo, parliamo di memorie più veloci, ma nelle ultime due serie NVIDIA ha sempre e comunque aumentato la memoria, utilizzando tra l'altro lo stesso quantitativo per le due opzioni di punta. Un cambiamento del genere, che secondo l'indiscrezione vede anche la 2060 rinunciare a 1GB rispetto alla 1060, risulta stonato, tanto da spingerci verso altre indiscrezioni, trascurando presunte indicazioni di potenza che, mettendo la RTX 2080 l'8% al di sopra di una GTX 1080 Ti, sembrano più che altro scimmiottare stime già apparse in rete nelle ultime settimane. Stime che assieme ai rumor andranno presto incontro a conferme e smentite. Sappiamo infatti che le nuove GeForce sono in dirittura d'arrivo e come molti ci aspettiamo di vederle il 20 agosto, durante la GeForce Gaming Celebration, dopo aver inseguito indiscrezioni che sono culminate in un teaser ricco di rimandi a quello che crediamo di sapere delle nuove GPU NVIDIA. Non c'è nulla di certo, invece, compreso il prezzo della presunta GeForce RTX 2080 che secondo quanto riferito da un'altra indiscrezione, questa volta riportata da Videocardz, potrebbe non arrivare a 699 dollari, fermandosi a 649 verdoni. Parliamo di un rincaro di 50 dollari rispetto alle custom più semplici della passata generazione, ma di un taglio rispetto ai 699 delle versioni reference, per un prezzo di 100 dollari superiore. Ipotizzando una politica simile per l'erede della GTX 1070, la presunta RTX 2070 potrebbe costare intorno ai 420 dollari, legittimando tra l'altro il ribasso della GTX 1080 a 400 dollari.

Certo, tra tasse e sovrapprezzi delle versione overclockate il prezzo in euro sarebbe comunque intorno ai 500 euro e più per entrambe le schede, ma parliamo comunque di cifre ben più abbordabili di quelle a cui eravamo abituati fino a qualche settimana fa, gonfiate dalla febbre del mining e dai problemi di approvvigionamento e di prezzo delle memorie. Ma c'è chi non si fida delle indiscrezioni e sospetta prezzi praticamente invariati per le GeForce attualmente in circolazione e prezzi decisamente più elevati per le nuove GeForce che oltre a incorporare una nuova tecnologia, secondo NVIDIA capace di produrre il salto tecnico più grosso dall'introduzione dei CUDA core a oggi, non avranno alcuna concorrenza. AMD si è infatti limitata a rinfrescare le opzioni già disponibili, rimandando al futuro l'appuntamento con le schede Vega a 7 nanometri dalle quali, tra l'altro, non sappiamo cosa aspettarci in termini di potenza. Ci aspettiamo invece un salto netto da una scheda che si suppone sia equipaggiata con gli stessi 3584 della GTX 1080 Ti godendo di un arsenale superiore del 40% alla GTX 1080, tutto condito da una nuova architettura, nuove memorie, frequenze più elevate e nuove tecnologie. Da qui le ipotesi parlano di 13 TFLOP di potenza che dovrebbero garantire la possibilità di giocare in 4K senza troppi compromessi. E questi potrebbero ridursi al minimo, salvo motori grafici estremamente pesanti, nel caso della GeForce RTX 2080 Ti che si dice sia in grado di sorpassare agilmente la mostruosa TITAN V, una scheda che sfoggia ben 5120 CUDA core combinati con memoria HBM2. Certo, va detto che la potente scheda Volta non è pensata per il gaming, ma grazie alla dotazione hardware riesce in alcuni casi a superare la GTX 1080 Ti di quasi 30 punti percentuali. Ed è proprio questo lo stacco minimo che ci auguriamo dalla RTX 2080 Ti, secondo le prime immagini equipaggiata con il più evoluto NVLink al posto del connettore SLI, anche se dovrebbe accontentarsi di 11GB di memoria GDDR6, più evoluta della GDDR5 ma inferiore all'HBM2, e di 4352 CUDA core. Ma si tratta di CUDA core di nuova generazione che dovrebbero garantire, a patto che le indiscrezioni vengano confermate, la possibilità di giocare senza problemi a 60fps in Ultra HD, escludendo giusto i motori più pesanti, consentendo di arrivare fino a 144Hz in 4K con FPS e altri giochi ben ottimizzati e pensati per favorire le prestazioni. Nel frattempo Intel ha confermato l'impegno sulle sue GPU discrete che probabilmente partiranno da proposte di fascia media pensate per i portatili. Ma la regina delle CPU potrebbe presto puntare alle soluzioni di fascia alta, nel mirino della compagnia da tempo e non solo nell'ottica del gaming, ma anche e soprattutto in funzione del crescente mercato dell'intelligenza artificiale, un settore in cui NVIDIA in questi anni ha compiuto passi da gigante.

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