Il secondo schermo sul portatile non è una novità: Asus ad esempio lo scorso anno si era presentata al Computex con i modelli di portatili dotati di Screen Pad, un piccolo monitor montato sotto al touchpad e pensato per aumentare la produttività e le funzioni del proprio notebook, aggiungendo una seconda finestra completamente customizzabile. Al Computex 2019 l'azienda taiwanese rilancia con lo Screen Pad 2.0 ma soprattutto presenta al mondo l'Asus ZenBook Pro Duo, portatile che espande a dismisura quella stessa filosofia, fino a rendere quello che di fatto è una sorta di schermo di cortesia, un vero e proprio secondo monitor.
Dallo Screen Pad 2.0 all’Asus ZenBook Pro Duo
Lo Screen Pad 2.0, evoluzione di quello presentato l'anno scorso, permette di essere acceso e spento con F6, inoltre gli sviluppatori Asus hanno creato un'interfaccia molto simile a quella degli smartphone: si può scorrere tra le pagine e spostare le icone, ad esempio, quindi supporta anche le gesture e dovrebbe garantire un'esperienza più immediata rispetto al passato. L'idea di Asus è quello di usare il secondo schermo anche per l'intrattenimento con app con Spotify e Youtube. Per chi non volesse distrazioni, al contrario, c'è l'ambizione di usarlo per ragioni di produttività, inserendo ad esempio funzioni specifiche per software come Premiere e Photoshop. Supporta, infine, programmi di messaggistica come Whatsapp, Instagram, Skype e Messanger per le interazioni social. Asus ha lavorato anche sulla batteria, per prestazioni che sono 2.5 volte quelle di prima e fino a 9 ore di riproduzione sullo Screen Pad. Tutti i nuovi modelli di ZenBook, tra l'altro, avranno l'opzione per inserire lo Screen Pad 2.0, anche nei Vivo Book, quindi quello che prima era un di più riservato a certi pezzi dell'offerta diventa ora un vero e proprio accessorio.
Con lo ZenBook Pro Duo, Asus spinge invece nella direzione degli utenti "pro", come creator, giocatori, programmatori e professionisti. Il focus è sul secondo monitor, sempre più utilizzato in ufficio e sulla scrivania di casa ma che finora non poteva essere portato sempre con sé: una risposta al problema è l'Asus ZenBook Pro Duo con due schermi, quello normale posto verticalmente come di consueto e quello che condivide con la tastiera la metà bassa della scocca. Lo schermo principale del modello di punta è un 15.6" pollici mentre il secondo, che è sempre 4K, ha un rapporto di 32:9 e diagonale da 14". L'idea è di renderlo un notebook pensato per il multi tasking, per il gioco e per la creatività. I due schermi funzionano come un normale sistema a doppio monitor ma ci sono una serie di shortcut e di funzioni avanzate, come la creazione di setup pre-impostati che possono essere richiamati, che ne renderanno ancora più semplice l'utilizzo. Ovviamente lo stesso contenuto può essere anche essere"spalmato" su entrambi gli schermi che, condividendo la stessa risoluzione orizzontale, possono andare a formare una sola immagine.
Il secondo schermo supporta anche lo stilo, volendo, segno che si tratta di un'offerta da vedere non solo e non principalmente nell'ottica dei giocatori: le funzioni sono più o meno pensate per professionisti e appassionati, con l'idea di strizzare l'occhio ai giocatori ad esempio utilizzando sul secondo monitor la telecamera e la chat di uno streaming. Tra le altre cose è stato annunciato il supporto a Overwolf, che dà modo di controllare le statistiche dei propri titoli preferiti in tempo reale sul secondo monitor mentre l'azione è in corso. A livello di specifiche, Asus ha montato un Intel Core i9 con una Nvidia RTX 2060 sul modello da 15.6", con un pannello OLED da 3840x2160 sopra e un IPS touchscreen da 3840x1100 sotto. Ci sarà poi, sempre in uscita quest'anno, l'Asus ZenBook Duo da 14" FHD display sopra e 12.6" FHD display sotto, in questo caso con un Intel Core i7 e una scheda video che partirà dalla Nvidia GeForce MX 250. L'abbiamo già detto ma ci ripetiamo: quello annunciato da Asus al Computex 2019 non è un prodotto specificatamente pensato per i giocatori, piuttosto è un dispositivo premium che per ora resta molto particolare e di sicuro indirizzato a pochi, ma che in futuro non ci stupiremmo affatto di veder declinato in varianti più orientate al gaming, magari sotto l'etichetta ROG. Per ora aspettiamo con curiosità i dettagli sulla data di lancio e i prezzi definitivi.