Le missioni che abbiamo avuto modo di apprezzare sono tra le più concitate della modalità singola, che tipicamente prevede incarichi come l’attacco ad obiettivi appartenenti ai nemici o, viceversa, la difesa di strutture e mezzi importanti per il proprio schieramento. Al loro interno troviamo, grazie alla varietà del gioco, molte situazioni differenti, dove dovremo impiegare tutta la nostra abilità strategica: grazie ad una mappa del territorio è infatti possibile impartire ordini ad unità e strutture in maniera veloce ed efficiente, delineando così una condotta tattica da far eseguire alla propria flotta. Nel caso in cui le cose non dovessero andare come noi intendiamo, c’è sempre la possibilità di calarsi in prima persona nell’abitacolo dell’aereo o sulla nave di turno, trasformando così lo stile di gioco in un simulatore: senza tutti i dettagli del caso che andrebbero a snaturare la natura di BM, il team di sviluppo è riuscito a creare un sistema quanto più vario e divertente possibile, con svariate possibilità di condotta di gioco e divertimento garantito. Chi comunque vorrà solo guidare le proprie truppe senza scendere in prima linea potrà tranquillamente farlo, visto che sin da questa versione preview l’intelligenza artificiale delle unità sembra molto ben realizzata, guidandole nella ricerca della soluzione migliore anche nelle situazioni più intricate.
Le due flotte in gioco godono di un numero di veivoli e navi davvero impressionante: è infatti possibile contare 12 aerei della marina US e britannica, 11 di quella nipponica e circa 50 tra sottomarini e navi da guerra, tra cui la famosa Yamato giapponese. Nonostante nella campagna singola si possano guidare solo le forze alleate, la possibilità di controllare anche la flotta giapponese è ricoperta dalla modalità sfida, che permetterà al giocatore di prendere parte, come il titolo indica, a situazioni particolarmente intricate su mezzi appartenenti ad entrambe le flotte, portando a compimento gli obiettivi dello scenario. Ma frenare le ambizioni di BM al solo singleplayer sarebbe alquanto limitativo visto che, per dichiarazione stessa di Eidos, il gioco punta a diventare un nuovo riferimento all’interno di Xbox Live! e del gaming online per PC: le battaglie via rete promettono infatti scenari epici, con decine di unità controllate da un massimo di 8 giocatori (4vs4), oltre al naturale quantitativo di originalità e adrenalina fornito dalla sfida contro altri esseri umani.
le premesse per un gioco che possa lasciare il segno ci sono sicuramente tutte
Dal punto di vista tecnico BM appare già ineccepibile, nonostante quella in nostro possesso non sia la versione finale: il passaggio su sistema next-gen ha senz’altro favorito ulteriori sforzi in questa direzione, con un livello di dettaglio maniacale sia per i mezzi sotto il nostro controllo che per l’ambiente circostante. Non da meno appare il comparto audio, doppiato in italiano e pienamente convincente nella scelta delle voci, così come gli effetti sonori della guerra (particolarmente apprezzabili i rumori all’interno del sottomarino) si mostrano pienamente realistici.
Dopo questo “antipasto” di BM non ci resta che segnare sull’agenda l’appuntamento con la sua uscita, fissata per il prossimo mese di febbraio: le premesse per un gioco che possa lasciare il segno ci sono sicuramente tutte, per cui vale sicuramente la pena rimanere sintonizzati in attesa della recensione, quando sapremo se questo titolo potrà essere uno dei migliori dell’anno appena iniziato.
Non fatevi prendere dal panico: il fatto che Battlestations: Midway sia ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, tema tanto caro agli sviluppatori di videogiochi di questi tempi, non significa che almeno in questo caso non possa trattarsi di un prodotto originale. Del resto, deve pur esserci un motivo se Eidos ha deciso di proseguire il lavoro intrapreso dalla defunta Mythos Games, affidandone il completamento al proprio studio ungherese: previsto inizialmente per Xbox, il gioco è stato rimandato di anno in anno per poi arrivare ad essere “convertito” per la stessa console Microsoft, ma in versione next-gen, insieme al PC.
Lo scenario del gioco è ambientato nel periodo che va dal celebre attacco di Pearl Harbor da parte della Marina Giapponese nel 1941, fino alla battaglia delle isole Midway, 6 mesi dopo. E’ la collocazione storica stessa a dare indicazioni su ciò che vedremo all’interno del gioco: per una volta dovremo infatti dimenticare le truppe di terra, lanciandoci in combattimenti tra aerei, navi e sottomarini. La modalità singola, di cui abbiamo potuto apprezzare solo alcune delle missioni, è preceduta da un tutorial che va a coprire ogni singolo aspetto del gameplay, grazie al quale saremo in grado di calarci nei panni di un perfetto marinaio almeno per quanto riguarda la teoria, visto che un gioco del genere richiede sempre un minimo di pratica. Tale pratica può essere esercitata durante la campagna, che mette il giocatore nei panni di Henry Walker, una semplice recluta al momento dell’attacco di Pearl Harbor destinata a diventare uno degli uomini chiave della campagna del 1942, fino all’apice della battaglia nelle isole Midway.