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Call of Duty 3 - Prova della versione Americana

Il terzo capitolo del famoso Fps ambientato nella seconda guerra mondiale fa capolino anche su PlayStation 3, per ora solo in America. La nostra prova su strada!

ANTEPRIMA di Antonio Fucito   —   03/01/2007
Call of Duty 3 - Prova della versione Americana
Call of Duty 3 - Prova della versione Americana
Call of Duty 3 - Prova della versione Americana

Dal punto di vista tecnico Call of Duty 3 è sicuramente valido, soprattutto per quanto riguarda gli effetti particellari e le fonti di luce, che si riflettono ad esempio in ogni sparatoria anche sulla stessa arma. Ottima anche la complessità degli scenari e il comportamento degli altri commilitoni, pur essendo prevalentemente scriptato. Di più basso profilo invece l'interazione con l'ambiente, da migliorare, e la fisica, poco sviluppata rispetto ad altri titoli anche non dello stesso genere.
Proprio dal comparto tecnico cominciano le nostre lamentele sulla versione PlayStation 3, che rappresenta chiaramente una conversione fatta con una certa fretta rispetto alla controparte Xbox 360. A cominciare dall'icona animata che permette di lanciare il titolo dalla XMB, presente in tutti gli altri titoli ma non qui, la versione per la console Sony denota diversi rallentamenti in più durante l'azione, che vanno ad inficiare minimamente l'avventura ma che sono comunque avvertibili. Come se non bastasse, in alcuni punti il gioco è come se si bloccasse, non procedendo con l'evento successivo nel quale ad esempio sono coinvolti i propri compagni. L'unica maniera per continuare è caricare l'ultimo salvataggio o suicidarsi per ripartire dal precedente checkpoint. Anche nella modalità multiplayer abbiamo notato qualche mancanza, come l'assenza della chat vocale, presente invece nella versione per 360 o in altri giochi per PS3, come ad esempio Resistance.

Lo schema di gioco è molto classico, bisognerà infatti portare a termine quattordici differenti missioni e seguire gli obiettivi evidenziati sulla mappa in alto a destra. Lo svolgimento rimane lineare, anche se in alcuni casi potremo decidere come affrontare un particolare obiettivo tra i due metodi e strade a disposizione, cosa che aggiunge un minimo di varietà nella stessa missione. Altre variazioni sul tema sono derivate dalla possibilità di utilizzare mezzi quali jeep o carroarmati e ancora da quella di detonare obiettivi primari mediante una sorta di minigioco. In alcune situazioni ci troveremo inoltre ad affrontare dei combattimenti corpo a corpo con i soldati nazisti, affrontabili in maniera interattiva dal giocatore. Ultima novità è rappresentata dalla possibilità di raccogliere le bombe lanciate dai nemici e rimandarle indietro; ovviamente questa "pratica" dovrà essere completata in pochi secondi, pena lo scoppio tra le nostre mani dell'ordigno e la morte prematura.
L'equipaggiamento mette a nostra disposizione due armi alla volta e due tipi di granate (dalle tre disponibili), mentre il sistema di controllo la possibilità di accovacciarsi, stendersi e saltare, oltre che utilizzare il calcio del proprio fucile o mitra come ultima risorsa nel caso di combattimenti ravvicinati.
Proprio quest'ultimo caso è una delle possibili applicazioni per le quali viene usato il sensore di movimento e tilt del pad di PlayStation 3. Muovendo infatti con decisione il Sixaxis in avanti simuleremo l'uso del calcio della propria arma, con relativa animazione su schermo, oppure potremo guidare il carrarmato e la jeep sfruttando il movimento laterale del pad. E ancora, quando ci troveremo a dover distruggere una particolare struttura od arma di distruzione di massa, dovremo muovere il pad in senso orario per inserire detonare l'esplosivo C4. Sarà necessario infine muovere il pad con forza in diverse direzioni per avere la meglio nei combattimenti corpo a corpo sopracitati.
Insomma, le caratteristiche peculiari del pad Sixaxis cominciano ad avere le prime applicazioni che vanno aldilà dei soliti contentini.

Call of Duty 3 - Prova della versione Americana
Call of Duty 3 - Prova della versione Americana
Call of Duty 3 - Prova della versione Americana

Era difficile pensarlo qualche tempo fa, ma il filone degli FPS ambientati nella seconda guerra mondiale è divenuto oramai abbastanza inflazionato, con tante interpretazioni sul tema, alcune peraltro discutibili. Call of Duty è sicuramente una delle serie di maggior richiamo in questo genere, e con il terzo esponente fa capolino anche su PlayStation 3, affiancando la controparte per Xbox 360. Per ora in versione Americana, ma confidiamo che sia disponibile al lancio Europeo della console di Sony.
L'ambientazione è questa volta la Francia, e per la precisione il tentativo da parte degli alleati di riconquistare Parigi dalla mano dei Nazisti. Nel gioco potremo impersonare, durante il corso delle missioni, quattro diversi soldati appartenenti ad altrettante armate, quelle Inglesi, Americane, Polacche e Canadesi. In più verremo supportati dalla resistenza francese, che ci darà una mano nelle situazioni più cruciali e difficoltose.

Call of Duty 3 - Prova della versione Americana
Call of Duty 3 - Prova della versione Americana
Call of Duty 3 - Prova della versione Americana

Concludendo...

Call of Duty 3 ci ha restituito emozioni contrastanti durante le prime ore di gioco, con picchi che risiedono nella sempre ottima ed accresciuta immedesimazione nella seconda guerra mondiale, nello schema di gioco classico ma divertente e nella buona modalità online. I bassi invece sono da attribuire ad uno svolgimento delle missioni e dell'azione che comincia a mostrare qualche segno di cedimento e sui difetti riscontrati nello specifico dalla versione PlayStation 3, che abbiamo digerito veramente poco. Nella speranza che vengano eliminati per l'edizione Europea del gioco, vi rimandiamo alla recensione della versione Italiana, per un titolo che si preannuncia essere comunque il più valido Fps ambientato nella seconda guerra mondiale anche su console Sony.

Lo schema di gioco è supportato come sempre da un'ottima riproduzione del conflitto mondiale, con tanti personaggi su schermo, esplosioni, sparatorie e in generale un senso di immersività molto elevato, grazie anche ai miglioramenti apportati in tutti i reparti rispetto ai precedenti capitoli. Edifici che crollano, bombardamenti di aerei, numerosi scontri a fuoco sono all'ordine del giorno, e in questo senso Call of Duty ha tanto da insegnare ad altri esponenti del genere. Quello che invece manca è una certa novità nelle meccaniche di gioco: dopo tanti capitoli dedicati al conflitto mondiale, l'esigenza di reali novità, e magari diverse direzioni, si comincia davvero ad avvertire.
Il multiplayer è invece ben congegnato, con la possibilità fino a 24 persone di giocare online in modalità quali deathmatch, scontri a squadre ed una denominata War, dove bisogna occupare alcuni avamposti per il maggior tempo possibile. Durante la nostra prova, e dopo aver scaricato una patch di aggiornamento, non abbiamo riscontrato praticamente mai problemi di lag, e l'esperienza è stata sempre fluida ed appagante, anche grazie alla possibilità di utilizzare diversi mezzi di locomozione all'interno delle mappe quali ad esempio la moto con sidecar e di impersonare anche le diverse fazioni e ruoli storici della serie, quali cecchino, medico e così via.