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Chi non gioca sardo è

Nintendo pubblica una ricerca sui videogiocatori italiani e scopriamo una cosa interessante...

DIARIO di Andrea Pucci   —   05/08/2007

BlizzCon, QuakeCon e co..

Se noi italiani ce ne stiamo panza all'aria sotto l'ombrellone, la stessa cosa non può dirsi per gli american boyz. In questi giorni due megaeventi stanno infiammando i fan di due delle software house più famose del pianeta: il BlizzCon di Blizzard e il QuakeCon di id Software. Del primo essenzialmente sono due gli argomenti: la nuova espansione di World of Warcraft dal nome impronunciabile (Wrath of the Lich King) e StarCraft 2. Al QuakeCon invece id ha presentato

Chi non gioca sardo è

ufficialmente il suo nuovo gioco, Rage. Pensate che era dal 1996, da ben undici anni, con Quake che iD non "inventava" un nuovo marchio e aveva fatto della continuità e della prudenza il suo marchio di fabbrica. Forse dopo il moderato successo di Doom 3 e Quake 4 ha capito che chi non risica non rosica ed è il caso di riprovarci. Dopo aver lasciato il progetto senza nome e senza dettagli per alcuni mesi, finalmente è stato svelato tutto, tipologia inclusa. Inizialmente ho temuto che iD abbandonasse lo sparatutto in prima persona, invece con il nuovo trailer si è capito che le mie paure erano infondate e che Rage sarà ancora sul genere ma con qualche innovazione in più. Alla fine iD avrà capito che il "vai avanti e spara" da solo non basta più?

Non sono molti gli argomenti dell'estate. Uno di questi è un'ennesima ricerca di mercato di Nintendo che in occasione dell'uscita di More Brain Training comunica i soliti dati che tanto piacciono ai colleghi giornalisti "generalisti": quanti sono i videogiocatori italiani, il sesso, l'età, il numero di ore trascorse allo schermo, blah blah. Stavolta però uno dei dati è particolarmente curioso e merita di essere riportato perchè non mi pare che sia stato mai fatto prima: la classifica delle regioni per numero di praticanti. Scopriamo così che la Campania sale sul podio con il 56% della popolazione videogiocatorice, seguono l’Emilia Romagna con il 52%, Marche e Umbria, a pari merito con il 46%, la Lombardia con il 44% e il Lazio con il 43%. All'ultimo posto si attesta la Sardegna con il 30%. La media nazionale si attesta al 42% e il 16% usa le console.
Su quest'ultimo dato ci sarebbe da ragionare: se il 42% gioca e il 16% usa le console, il 26% con che gioca? Si rientra nell'antico dilemma, di tutti i sondaggi fatti nel nostro settore: quando si chiede alla popolazione se gioca con i videogiochi si glissa sul fatto che per videogioco è inteso anche il gioco di carte per il browser su Yahoo Games. Una volta, di fronte ad un dato simile, un direttore marketing di un noto publisher mi disse che almeno "la metà" era attribuibile a forme di videogioco estranee a quelle che intendiamo noi. Ma siccome questa precisazione non fa comodo a nessuno, non la si fa mai...