Riassemblare un'idea
Quella che ci è pervenuta è una versione beta del gioco, per cui non è possibile trarre conclusioni definitive su di esso, e quello che ci accingiamo a scrivere deve essere considerato soprattutto come un'occhiata indiscreta su di un work in progress, con tutti i difetti che, naturalmente, ne derivano.
Le prime due cose che saltano subito all'occhio sono lo schema di gioco collaudato e la grafica decisamente imbarazzante. Purtroppo, la seconda cosa è sicuramente un dato oggettivo che pesa molto sul risultato complessivo, dato che texture sgranate e modelli spigolosi ora come ora non sono più accettabili in un videogame, ma vogliamo dargli il beneficio del dubbio e sperare che verranno dati gli ultimi aggiustamenti in tal senso nella versione definitiva, quando il gioco arriverà nei negozi.
Le prime due cose che saltano subito all'occhio sono lo schema di gioco collaudato e la grafica decisamente imbarazzante
Riassemblare un'idea
Se da un lato assistiamo ad effetti carini, come il rifrangersi delle immagini nei riquadri di vetro molato delle porte, dall'altro assistiamo impotenti a scene come quando Carter porta le guardie stordite sulle spalle, con il cappello ben calzato sulle loro teste e la pistola ancora stretta nelle mani. Una sfida per la forza di gravità e per il buon senso.
Sul fronte del gameplay, come detto, troviamo tutti i classici del genere: infiltrati senza far rumore, fermati chè c'è la guardia, stordisci il malcapitato alle spalle, sguscia, svicola, scappa e nasconditi. Il problema è che non ci si riesce a disfare della fastidiosa sensazione di già visto, di avere a che fare con uno schema di gioco stantio e ripetitivo e a niente servono gli sforzi dei programmatori per creare una certa varietà d'azione, alternando fasi di esplorazione ad altre in cui dovremo proteggere delle persone a, persino, inaspettati cambi di personaggi. Nemmeno l'ingegnosa trovata della fotocamera a raggi x serve a migliorare la situazione visto che, dopo le prime volte, l'effetto "radiografia" passerà in secondo piano rispetto al resto.
Riassemblare un'idea
A dare un po' di sapore a questo piatto insipido c'è la trovata di poter assemblare oggetti diversi fra loro, in perfetto stile boy-scout, o almeno così dovrebbe essere. Purtroppo, però, la differenza fra un barattolo di etere esplosivo ed una mina stordente alla Sam Fisher è tutta superficiale, poichè i livelli sono pieni zeppi di componenti e reagenti per costruire ogni tipo di armi, anzi è stupefacente notare quanti strumenti si possano costruire avendo a disposizione poco più di una comune attrezzatura da pronto soccorso. Ma poi, possibile che ste guardie sovietiche giravano tutte con le siringhe di anestetico in tasca?
Alle spalle di tutto questo, però, c'è una trama sicuramente intrigante, accompagnata da un taglio cinematografico ed impreziosita dal look in stile cartoon con cui sono conditi gli intermezzi filmati. Un po' poco per come stanno le cose adesso, direi. [C]
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Il beneficio del dubbio
Ok, l'ho detto una volta e lo ripeto: è una beta, quindi il gioco è incompleto e non dobbiamo scandalizzarci troppo delle magagne ancora scoperte. Quello che resta da fare è aspettare, sperando che certi svarioni siano corretti in tempo e che il gameplay venga limato in maniera opportuna. Il beneficio del dubbio, appunto.
Però resta sempre quella maledetta sensazione di riciclato che non vuole andare via. [C]
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Come Sam e Snake, ma non troppo.
Matt Carter è un reporter americano in trasferta a Mosca, ma purtroppo per lui la distensione politica fra il regime sovietico e gli Stati Uniti è ancora un desiderio irrealizzato, dato che ci troviamo negli anni bui della guerra fredda, per cui non c'è da stupirsi che ben presto, dopo il suo arrivo, sia fatto prigioniero dalle autorità e condotto in una prigione del KGB.
Carter non ha la tutina ganza, nè il visore notturno o la fibra ottica per sbirciare da sotto le porte, in effetti Carter non ha proprio nulla dell'eroe e si vede da subito, non appena prendiamo in mano i comandi del gioco. Cold War riprende gli schemi classici degli stealth-game e li traspone in uno scenario che cerca di prendere le distanze dagli standard del genere, mettendoci nei panni di un anti-eroe decisamente sfortunato.
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[/C] A differenza dei suoi due più celebri colleghi, Carter non potrà fare affidamento su attrezzature avanzate nè su un addestramento specifico, ma dovrà ingegnarsi ad assemblare e combinare oggetti trovati in giro, per avere strumenti adatti al suo ruolo di spia-per-caso e non abbandonare questa valle di lacrime troppo in anticipo sui tempi. Tanto per fare un esempio, potrà costruirsi da solo dei proiettili di gomma per poter stordire gli avversari senza ucciderli, oppure assemblare un dispositivo rumoroso per attirare le guardie lontano. Inoltre, potrà contare sull'aiuto di una preziosissima fotocamera a raggi x, misteriosamente modificata a sua insaputa.
A differenza dei suoi due più celebri colleghi, Carter non potrà fare affidamento su attrezzature avanzate nè su un addestramento specifico, ma dovrà ingegnarsi ad assemblare e combinare oggetti trovati in giro
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