Quando ci è stato comunicato di dover prendere un aereo per andare a Madrid a vedere Crusaders: Thy Kingdom Come la prima reazione è stata all'insegna della sorpresa. Il titolo di Neocore Games, giovane software house ungherese, era praticamente sconosciuto.
Colmi di speranza (si dice così no?) per quei pochi, ma ottimi screenshot presenti sul sito ufficiale, giornalisti di tutta Europa si sono dati appuntamento presso il Mosaiq, arabeggiante e fighettissimo ristorante madrileno, per assistere alla presentazione del titolo, ad opera di Zoltan Varga, producer del gioco. Crusaders: Thy Kingdom Come è uno strategico in tempo reale, altrimenti detto rts, ambientato ai tempi della prima crociata.
La storia è nota, principi da tutta Europa, dopo l'accorato discorso di Papa Urbano II, decidono di partire alla volta della Terra Santa, per liberarla dal giogo musulmano.
Da Costantinopoli le armate cattoliche si faranno strada fino in Palestina, sino alla battaglia finale fin dentro le mura di Gerusalemme.
Dopo queste pillole di storia è ora di iniziare a parlare del titolo. Crusaders sintetizza meccaniche proprie del già citato rts, con uno sviluppo dell'eroe scelto e delle sue truppe, con modalità tipiche di un rpg. In breve, tra una missione e l'altra, tra una battaglia e l'altra, è possibile spendere i punti esperienza guadagnati per acquisire abilità speciali e per "comprare" truppe fresche. La fedeltà storica ci nega ovviamente magie e incantesimi, gratificandoci invece con armature più resistenti, frecce perforanti, abilità per l'eroe atte a migliorare, ad esempio, la sua forza, il suo carisma o il suo equipaggiamento.
Se le caratteristiche da rts e da rpg sono piuttosto chiare, più velatamente nascoste sono quelle strategiche e diplomatiche del titolo.
Per la gloria o per la fede?
Gli eroi cristiani, mercenari o nobili che siano, sono tutti contraddistinti da abilità peculiari e da truppe al seguito fedeli alla tradizione militare del reame di origine. Sono cinque in tutto, e contrariamente a quelli musulmani, non sono figure storiche reali. Zoltan Varga ha scelto questa soluzione per non dover legare troppo il giocatore a personaggi storici esistenti, per fruire il titolo nel modo più libero possibile. E' possibile impersonare Ruggero di Hastings, Lothar di Lorena, Goffredo di Tolosa, Roberto di Napoli e Pietro Luigi di Cativiela. La scelta dell'eroe condiziona fortemente sia l'aspetto militare che quello diplomatico della campagna. Militare in quanto, scegliere una fazione piuttosto che un'altra, determina la composizione e la forza del nostro esercito. Scegliendo gli inglesi, ad esempio, beneficeremo dei migliori arcieri d'Europa. Diplomatico in quanto, vista l'eterogenea composizione dell'alleanza cattolica, bisogna sempre bilanciare i nostri rapporti con le altre fazioni, alla luce della possibilità di essere reclutati dai comandanti più importanti. In Crusaders quindi bisogna essere ottimi generali, ma anche raffinati, e all'occorrenza spregiudicati, politici. La fede, motore originario della crociata, è un altro dei parametri che condiziona lo svolgimento della partita.
Influenza il morale delle truppe e i rapporti tra le varie fazioni, ma soprattutto potenzia o abbatte il valore dei bonus che le reliquie si portano in dote. Anche qui le scelte si fanno complicate quindi, visto che la fede ci dona della abilità, ma allo stesso tempo però è uno dei fattori chiave del gioco delle alleanze tra le varie fazioni.
La semplicità di un assalto
Dopo un'abbondante presentazione a voce di Crusaders, Zoltan Varga ha mostrato finalmente il gioco, inizialmente soffermandosi sulla schermata in cui è possibile spendere i punti acquisti in battaglia, migliorando la truppa e l'eroe, e poi giocando lui stesso alcune missioni. Abilità, bonus e equipaggiamento vengono comprati molto semplicemente cliccando sugli stessi, come in una qualsiasi schermata delle skill di un RPG. Tutto è molto chiaro e di facile accesso, un paio di click e l'eroe e i suoi soldati si doteranno di tutte le migliorie necessarie per progredire nel gioco. Insomma, Crusaders è uno strategico in tempo reale con lievi pretese da rpg, oppure è un simulatore duro e puro di battaglie medievali, con in più un'ampia parte gestionale, simile ad un classico come Medieval? I ragazzi di Neocore Games hanno realizzato un gioco che media tra le due meccaniche, di fatto proponendo un titolo in cui, tattica, diplomazia e strategia si fondono insieme in un prodotto che ha come maggior pregio quello di essere immediatamente fruibile, senza una lunghissima curva di apprendimento iniziale.
Grafica e multiplayer
Tornando a parlare di grafica, Crusaders è stato una piacevole sorpresa. La prima cosa che salta all'occhio è la già citata vastità della mappe. Grandissime, coreograficamente varie e piene di flora, corsi d'acqua e costruzioni. Un perfetto campo di battaglia quindi. Alla stessa maniera un assaggio dell'ultima missione a Gerusalemme ha rivelato una città enorme e riccamente dettagliata, in cui il solo pensiero di dover combattere casa per casa, farà venire i sorci verdi anche ai più navigati strateghi. Le truppe, zoomando sino a terra, sono tutte ben realizzate, costruite da circa 400-600 poligoni l'una, inoltre, sempre parlando di numeri, fino ad una massimo di 1500 soldati possono scontrarsi sui campi di battaglia.
Erba in movimento, bandiere che garriscono al vento, effetti particellari e un continuo uso di hdr, sono poi la ciliegina sulla torta di un motore di gioco che, a sentire le parole degli sviluppatori, non sarà particolarmente esoso. Lo stesso Zoltan Varga ha ammesso che girerà anche su macchine non troppo recenti, senza però dire nulla riguardo i presunti requisiti di sistema.
Riguardo al multiplayer (che si appoggerà al client Xfire) gli sviluppatori non sono stati molto prodighi di informazioni. Intanto hanno subito precisato che la campagna single player potrà essere giocata solo dalla parte dei crociati. I musulmani sono disponibili nella modalità scenario, in cui verranno reinterpretate parte delle battaglie in singolo "dall'altra parte della barricata", nella modalità schermaglia e nel multiplayer vero e proprio. Riguardo ai tipi di gioco i ragazzi di Neocore hanno parlato genericamente, senza aggiungere altro, di capture locations, crush e rush, tutto come vuole la prassi insomma.
Questo primo assaggio di Crusaders: Thy Kingdom Come, è stato certamente positivo.
A breve, l'uscita di Crusaders è prevista per primavera, sapremo dire se tutte le buone idee inserite in questo interessante rts storico troveranno una forma compiuta.
Si ringrazia Newave Italia per la possibilità offertaci.