Siamo volati in Portogallo per provare Dakar 18, il nuovo e originale gioco di corse sviluppato da Bigmoon Entertainment. Il titolo è ambientato tra gli sterrati di Perù, Bolivia e Argentina. Si tratta delle stesse strade che hanno ospitato la Dakar 2018, di cui il gioco cerca di riprodurre tutte le particolarità. La gara è divisa in tappe, che richiedono di orientarsi in mappe completamente aperte all'interno di ambienti con pochissimi punti di riferimento. Per passare attraverso i diversi checkpoint l'unico aiuto è il roadbook, una sorta di guida della gara che indica ogni quanti chilometri bisogna sterzare in una data direzione, dando qualche indicazione di massima sull'ambiente circostante. Spesso ci sono però ostacoli o passaggi troppo pericolosi che suggeriscono di fare delle deviazioni, imponendo al giocatore di rimettersi nella direzione corretta mentre cerca di non perdersi.
Ci sono tre livelli di difficoltà per personalizzare l'esperienza. Il primo aggiunge delle frecce che indicano la direzione, mentre il secondo dà modo di tornar al checkpoint precedente per un massimo di tre volte. L'ultimo livello mette in condizioni simili a quelle dei piloti veri, con il rischio di perdersi e dover spendere parecchio tempo in cerca di una soluzione. In realtà un ulteriore set di livelli di difficoltà è dato dalla presenza di veicoli di categorie differenti: auto, camion, SxS (es ex es), moto e quad sono tutti e cinque presenti in Dakar 18. I primi tre che prevedono la presenza di un co-pilota, mentre quad e moto impongono di far avanzare manualmente il roadbook ad ogni passaggio completato. Il livello di concentrazione richiesto per guidare stando attenti a non precipitare, controllare il roadbook e verificare di andare nella direzione giusta, è piuttosto alto e rende l'esperienza di gioco inaspettatamente estrema.
La data di uscita di Dakar 18 è fissata al prossimo 11 settembre su PC, PS4 e Xbox One. Per approfondire qui trovate il provato a cura di Umberto Moioli.