Diario del Capitano
Il periodo estivo porta sempre con se una tendenza al rilassamento, e con questa un lassismo nei confronti delle attività più disparate. Anche il nostro ambiente, come tutti quelli fortemente basati sull'entusiasmo e la partecipazione, risente di questo impigrimento generale. Perchè a voler essere sinceri, con le temperature tropicali e il sole che spacca le pietre, è più piacevole dedicare il proprio tempo libero a una passeggiata con relativo gelato (da un chilo), o alla piscina o a prendere il sole, che non stare davanti a un PC con gli avambracci che si incollano alla scrivanie e altre parti alla sedia, nonostante il condizionatore settato sullo zero assoluto e le persiane semichiuse.
In queste condizioni, spesso l'umidità, la disidratazione e il caldo possono portare alla mente ricordi decantati da lungo tempo. E proprio in questo delirio di calore e ricordi, una domanda è rispuntata della mia mente: Che fine ha fatto la realtà virtuale? Dieci anni fa se ne parlava come dell'immancabile futuro del mondo informatico, oggi al di la di qualche gruppo di ricerca o esperimenti particolari, non se ne hanno più notizie. Almeno non come se ne avevano anni fa, dove il raggiungimento dell'ambiente a immersività quasi totale sembrava dietro l'angolo e alla portata di tutti. Discorsi da ombrellone anticipati? Può essere, ma intanto chi ne avesse notizie mi renda partecipe.
Massimiliano Monti, responsabile editoriale area PC.
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