Diario del capitano
Molto, molto difficile riprendere il ritmo dopo averlo spezzato drasticamente durante il roadshow di questa settimana. In questo ambito allontanarsi dal monitor per cinque giorni è come se nella vita reale andaste in Brasile per un paio di mesi. Più o meno.
Ieri, per chi ascolta la radio mentre naviga, si è tenuta un'interessante trasmissione su Radio Italia Network, argomento: giochi online. Più o meno involontariamente rappresentanti di NGI, Gib, il sottoscritto si sono ritrovati ad intervenire. Ma insomma il multiplayer è o non è un fenomeno di massa?
Rispondendo ad un giornalista della carta stampata qualche tempo fa, ho risposto chiaramente di no. Siamo ben lontani dalla "situazione PlayStation" in cui in ogni famiglia c'è qualcuno (padre, madre, figlio o tutti e tre) che se ne intende. Questo è il Pucci-pensiero. In futuro (quanto in futuro?) non so se la situazione cambierà radicalmente. Forse saranno proprio quelle console a cui i giocatori di pc si sono così a lungo opposti a "rompere" il mercato, esattamente come Tiscali a suo tempo riuscì a far uscire Internet dalle cantine e dai garage italiani.