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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   16/07/2001

Diario del capitano

Le mie serate e alcuni momenti di tempo libero qua e là sono dedicati alla lettura. In questo periodo, dopo aver letto la recensione di un libro su Repubblica.it, mi sono subito precipitato su Bol a comprarne una copia (sembra un pezzo di pubblicità progresso "Usa internet, migliora l'efficienza della tua vita"). Non volendo caricare troppo il prezzo di copertina (peraltro scontato) con le spese di spedizione, ho optato per spedizione economica via poste italiane. Non valutando il fatto che le poste i pacchi non li consegnano a casa, ma lasciano un bel biglietto giallo paglia. Caso vuole che il centro di distribuzione dei pacchi delle Poste Italiane qui sia fuori città.
Archiviata questa esperienza di ritiro pacchi nella zona industriale (annullando completamente il risparmio di tempo per aver comprato online, la libreria più vicina è a meno di cento metri), mi sono gettato nella lettura. Per quale libro ho affrontato questa piccola avventura? Si tratta di Clutrain Manifesto, ed è un eccezionale ritratto dell'epoca Internet in cui viviamo. Gli autori sono quattro e ognuno ha una particolare visione della grande rete, ma tutte convergenti su un punto: Internet ci ha cambiato la vita. Fra le varie rivoluzioni, srotolate lungo 95 "leggi", Internet ha dato risposta al bisogno dell'uomo di comunicare, di farsi notare nell'universo, annullando completamente le distanze. Ogni singola pagina, sito o email è l'espressione più profonda di ognuno di noi. Anche se quella pagina è stata filtrata dall'ufficio marketing e PR di un'azienda. E se l'azienda in questione filtra troppo, non ci vuole niente per un dipendente intraprendente a farsi un'home page privata in cui raccontare come la pensa. Internet è in questo, e molte grandi aziende, altamente burocratizzate, ne hanno paura, perchè i clienti insoddisfatti possono incontrarsi, e scovare i "bug" del sistema, rendendoli noti.
Chiunque abbia decretato la morte precoce della New Economy ha sbagliato; così come sbagliava chi pensava di aver trovato la vena d'oro già due anni fa. Internet è comunicazione, e chi lo comprende, vince.