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Diario del Capitano

DIARIO di La Redazione   —   30/10/2002

Diario del Capitano

In tutti questi decenni di sviluppo dei PC abbiamo potuto assistere alla lenta ma inesorabile evoluzione del Personal Computing e di come in ogni campo si siano raggiunti livelli di qualità e comfort che all’inizio di quest’avventura non ci saremo mai minimamente immaginati.
I dischi sono immensamente più capienti e veloci, le Schede audio hanno sostituito il triste cicalio dello speaker con le melodie polifoniche delle moderne Wavetable, i video sono sempre più grandi, definiti e meno dannosi per la nostra vista, la potenza di calcolo è incommensurabilmente non comparabile a quanto poteva offrici un 8088 a 4,75 Mhz. Insomma, guardando un XT di inizio anni ’80 e un moderno PC-ATX possiamo rallegrarci del fatto di come ogni più piccolo particolare sia stato studiato, migliorato e reso più ergonomico.
Tutti tranne uno: quel fastidiosissimo rumore di sottofondo che si sente ogni volta che accendiamo il nostro amato Picchio. Ventole sul processore, sull’alimentatore, sul chipset della scheda madre, sull’acceleratore video e perfino sui Dischi Rigidi rendono il nostro lavoro al Pc, nel chiuso del nostro studiolo ovattato, un’esperienza a volte frustrante. Soprattutto quando una delle innumerevoli e succitate ventole comincia a sbilanciarsi e, quindi, a grattare come solo una cambiata di marcia senza doppietta su una vecchia 500 sapeva fare.
A me sta capitando – per l’ennesima volta - in questi giorni: dopo un primo periodo dove mi bastava alzare il volume delle casse per far finta di niente adesso sono arrivato a dover dare qualche colpo alla “Arthur Fonzarelli” per far smettere, almeno per qualche centinaio di secondi, quel fastidiosissimo rumore. Il prossimo passo sarà quello di cambiare la ventola incriminata ma, come mi capitò anche con la vecchia scheda madre, il problema sarà solo momentaneamente risolto perché, chissà come mai, ormai il delicato equilibrio fra tutti i componenti della MotherBoard risulterà eternamente compromesso e quindi dopo pochi mesi, o settimane, sarà un’altra ventola - se non sempre la stessa - a darmi quello stesso dannatissimo problema.
Per fortuna che quando ho bisogno del silenzio assoluto posso ancora contare sul mio fido e silenzioso portatile, peccato che non possa giocarci a Morrowind.