Diario del Capitano
Dopo il mio ultimo diario del 2002, decisamente serio, forse perfino serioso, il mio primo diario del 2003 inizia all'insegna del buon umore e della rilassatezza.
Sento che con le feste natalizie la mia anima purista PC è stata definitivamente inquinata da un componente console prima ignoto. Un alieno di verde vestito con una X in fronte ha invaso il soggiorno della mia casa, preso possesso del televisore e monopolizzato le serate familiari e con gli amici.
Come nell'ultimo film di Mel Gibson vari "Segni" mi avevano avvisato dell'imminente invasione: la pubblicità televisiva martellante, le vetrine dei negozi - anche dei frutta&verdura - invase dai videogiochi, Sam Fisher che mi visitava in sogno e mi diceva "adottami".
Alla fine è accaduto. La notte di Natale la mia casa è stata invasa dagli alieni verdi. Ma sarebbero potuti essere anche viola, o blu. Uno vale l'altro. L'importante è aver fatto il grande passo. Il PC che cede il passo, o meglio, che si accompagna, alla console. Come marito e moglie. Il primo, più anziano e galante, che ha fatto strada e che ora lascia passare la giovane e avvenente moglie che attira su di sé gli occhi della platea.
Il PC ovviamente non è morto. Come strumento da gioco è solo un po' in affanno e sempre più relegato a generi ben definiti: RPG, strategici, sparatutto. Adesso tutti vedono il filone d'oro dall'altra parte e, inevitabilmente, c'è un rincorrersi a investire nella medesima direzione.
Nel frattempo ho i miei alieni verdi. E Sam Fisher.
Andrea Pucci, editore Multiplayer Network