Full Spectrum Warrior nasce come programma di addestramento dell’artiglieria Americana per le missioni di guerriglia urbana. In pratica si tratta di un mix tra un FPS ed uno strategico in tempo reale che punta però soprattutto sul lato tattico del gioco ed un po’ meno sull’azione.
Il gioco è stato realizzato da Pandemic Studios, software house californiana che ha all’attivo anche Mercenaries e Star Wars Battlefront.
Il giocatore si trova a controllare due squadre di soldati appartenenti ad una coalizione internazionale che devono portare a termine missioni ambientate principalmente nel Medio Oriente.
In Full Spectrum Warrior l’aspetto tattico e strategico è quello più importante, visto che il nostro ruolo è principalmente quello di comandare le due squadre che abbiamo a disposizione.
Le missioni variano dal soccorrere una squadra alleata in difficoltà, all’eliminare tutti i nemici di una zona, allo spostarsi in sicurezza da un punto ad un altro del territorio e via discorrendo.
La storia avviene tutta nel giro di 24 ore, dove siamo agli ordini di una coalizione composta da membri di varie nazioni che cerca di ripristinare l’ordine e la pace in uno stato dilaniato da anni di guerra.
Il sistema di controllo è intuitivo, anche se è consigliabile completare il tutorial prima di passare al gioco vero e proprio, in modo tale da affinare le abilità necessarie per portare a termine le missioni ed imparare ad utilizzare tutte le opzioni messe a disposizione dal gioco.
Le squadre sono per lo più autosufficienti, nel senso che i membri di ogni squadra si proteggono fra loro creando fuoco di copertura e proteggendo ogni angolo da cui potrebbero sbucare dei nemici. Noi, come giocatori, piazziamo dei punti di navigazione che indicano alla squadra dove muoversi.
Se la zona è libera, i nostri uomini si sposteranno occupando la posizione, altrimenti ingaggeranno i nemici in un combattimento a fuoco sfruttando gli elementi dell’ambiente per proteggersi dal fuoco nemico.
Uno degli elementi che balza quindi subito all’occhio è che il giocatore non combatte praticamente mai in prima persona sparando direttamente, ma si limita ad impartire ordini che includono, fra l’altro, anche quello di aprire il fuoco.
Le informazioni sullo schermo ci mostrano dove si trovano i membri delle nostre squadre ed il relativo ruolo all’interno del gruppo. E’ molto importante imparare a distinguere i vari ruoli e capire quale tipo di soldato è più adatto ad un certo tipo di azione.
La grafica di Full Spectrum Warrior è molto particolare: dettagliata, con tanto di proiettili che sibilano vicino ai nostri uomini e pezzi di metallo che si staccano dai rottami utilizzati come copertura. Il tipo di texture utilizzate ricrea un’atmosfera molto realistica ed allo stesso tempo particolarmente simile a quella di film di guerra come Black Hawk Down.
Purtroppo non abbiamo potuto provare la versione PC in azione, ma solamente la versione Xbox. Pertanto non possiamo ancora commentare in modo approfondito sul sistema di controllo che sarà sicuramente diverso e sulla grafica che potrebbe variare anche in maniera significativa rispetto ai filmati della versione PC visti fino ad ora.
Il sistema delle telecamere è sicuramente uno degli aspetti più interessanti, visto che è stato strutturato in modo tale da permetterci di avere sempre una visione completa della squadra e di ciò che vi è intorno. Durante gli spostamenti la visuale passa in terza persona e segue la squadra come se fosse una videocamera portata a mano, aggiungendo un tono di realismo ed una sensazione di immersione nell’ambiente.
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