Questi sono solo gli esempi più lampanti di una meccanica di gioco che pare funzionare in maniera assai efficace, e che a quanto pare non sarà un mero complemento del gameplay ma ne costituirà la vera e propria essenza: stando alle dichiarazioni di Eidos, infatti, Commandos Strike Force non può essere affrontato a testa bassa come un FPS classico, ma richiede necessariamente uno sfruttamento tattico dei tre protagonisti. Questo anche a causa dell’AI dei nemici (che da quanto abbiamo avuto modo di vedere sembra essere abbastanza sviluppata) e della limitata energia vitale dei nostri protagonisti, ai quali bastano un paio di colpi ben assestati per essere uccisi. Elementi questi che contribuiscono a rendere Commandos Strike Force un titolo decisamente orientato al realismo, come dicevamo: sotto quest’ottica va registrata anche la totale assenza di montagne di medikit e munizioni da raccogliere sul campo, considerando che per fare rifornimento è necessario visitare determinate aree sicure presenti all’interno dei livelli. Il prodotto Eidos sembra poi strizzare l’occhio anche ad una certa varietà per quanto riguarda la struttura degli stage, con missioni di gruppo o solitarie sulle quali fare affidamento esclusivamente sulle abilità di un singolo soldato. Commandos Strike Force appare dunque come un FPS dal buon potenziale, il cui unico vero limite visto finora sembra riguardare il comparto grafico, discreto ma lontano dalla spettacolarità di titoli analoghi. Della versione Xbox e PS2 per ora non si sa molto, se non che entrambe offriranno il supporto per il multiplayer fino ad 8 giocatori online. Una demo del gioco girava sull’hardware Microsoft, ma per stessa ammissione di Eidos era fin troppo incompleta a livello cosmetico per poter rappresentare degnamente il prodotto finale, in uscita a fine anno.
Oltre a Lara Croft: Tomb Radier Legend e Hitman: Blood Money, lo stand Eidos a porte chiuse permetteva di dare un’occhiata a Commandos Strike Force, interessante FPS nato da una costola dello stimato franchise strategico. Presentato tramite una overview di una decina di minuti basata sulla versione PC del gioco, il prodotto Eidos inserisce l’utente nel tipico setting da seconda guerra mondiale, all’interno di una serie di missioni ambientate tra Francia, Norvegia e Russia. L’eredità di Commandos non si riduce tuttavia al solo scenario, ma investe anche una buona parte del gameplay di un FPS dallo stampo marcatamente tattico e dai toni realistici. Anzitutto, l’utente ha modo di comandare tutti e tre i protagonisti (marine, cecchino e spia) all’interno della medesima missione, switchando in qualsiasi momento il controllo dell’uno o dell’altro a seconda delle esigenze. Ecco quindi che è possibile mantenere del fuoco di copertura col marine su un manipolo di tedeschi per poi finirli a colpi di sniper rifle col cecchino, oppure distrarre una guardia sfruttando le abilità della spia per permettere agli altri due soldati di passare inosservati.