La sempre bella New York ha fatto nei giorni scorsi da cornice all'evento di presentazione della line up THQ, durante la quale gli addetti ai lavori hanno potuto ammirare e in alcuni casi mettere mano, parte dei giochi che il producer americano si appresta a lanciare nei prossimi 12 mesi.
Durante la quattro giorni newyorkese è stato inoltre possibile visitare Kaos Studios, giovane team di sviluppo balzato agli onori delle cronache per l'eccellente mod Desert Combat, dedicato a Battlefield 1942, ed oggi al lavoro su Frontlines: Fuel of War, che Multiplayer.it ha avuto modo di provare lungamente nelle sue incarnazioni per PC e Xbox 360, con la sola PS3 assente.
Il titolo è uno sparatutto in prima persona dagli spunti piuttosto originali e dalla fortissima connotazione online, la portata principale dopo l'antipasto single player. Nonostante l'uscita sia pianificata per gennaio 2008, la versione testata ha permesso di capire quali dinamiche aspettarsi e come l'ambizione sia quella di proporre un punto di riferimento per i titoli competitivi ad ambientazione realistico – futuribile.
Una doppia anima
Il plot narrativo scritto per Frontlines: Fuel of War non parrebbe essere di quelli indimenticabili, portando il giocatore venti anni nel futuro, quando una grave crisi petrolifera mette sul piede di guerra le due fazioni più in voga del periodo: Stati Uniti d'America e Russia, tanto per cambiare, con i rispettivi alleati.
I motivi che hanno portato alla scelta di introdurre forze così tipicamente rivali e dalle marcate differenze, vengono però ampiamente giustificati dalla feature regina dell'intera esperienza che, come intuibile dal titolo, permette la costante visualizzazione del fronte di battaglia, mostrando l'avanzamento del giocatore e dei suoi compagni, siano essi controllati dal computer o in carne ed ossa.
La Campagna offrirà una serie di missioni, precedute da alcuni filmati dalla regia ispirata e convincente, in cui portare a termine degli obiettivi prestabiliti facendosi largo tra la folla di nemici. Compiti tradizionali come il raggiungimento di un dato punto e l'innesco – o disinnesco – della bomba di turno, uniti a mappe decisamente vaste e ben bilanciate per entrambi i fronti, sono ulteriore conferma di quanto dettoci dagli sviluppatori che, pur tenendo a precisare l'impegno profuso per convincere anche i più accaniti solo gamer, vorrebbero riempire i server di gioco in breve tempo.
E' quindi nel multiplayer che acquisiscono maggior profondità i molti spunti inseriti. Innanzitutto le classi, quattro in totale, ciascuna delle quali predisposta per avanzare di due ulteriori gradi di abilità dopo il primo, acquisendo nuove armi o strumenti di supporto. Nascondere dietro ad un muro torrette sempre più devastanti o richiedere supporto aereo di crescente intensità, sono solo alcune delle opzioni offerte, che inoltre si diversificano in base alla fazione, così che, ad esempio, un esperto di droni americano sia in possesso di tecniche diverse da quelle del suo corrispettivo russo.
L'arsenale non è al momento molto vasto, offrendo però la presenza di diversi mezzi sia di terra, jeep e cingolati, che d'aria, elicotteri e caccia, la cui disponibilità è variabile a seconda dell'ampiezza della mappa. Da questo punto di vista gli scontri fino a 64 giocatori – 32 nella versione Xbox 360 e PS3 – dovrebbero assumere una forma che ricorda da vicino quella di Battlefield.
Kaos Studios
Di seguito alcune foto tratte dal tour guidato che ci è stato offerto lungo i corridoi di Kaos Studios, al 127 della West 27th di New York. Impressiona come in poco tempo siano riusciti a guadagnarsi degli uffici tanto grandi, nei quali decine di persone lavorano in un open space portando avanti due progetti: Frontlines: Fuel of War ed un secondo, ancora coperto dal più stretto riserbo.
Impressioni dal fronte
La prima parte della sessione di prova ha permesso il completamento di un livello della modalità in singolo, ambientato tra le rovine di una città oramai abbandonata e nella adiacente area industriale. La sensazione di immediatezza è sin da subito forte, concedendo a coloro abbiano una certa dimestichezza con gli FPS di avere la meglio sui primi, elementari compiti. Il level design arioso e ricco di strade secondarie ha il vantaggio di innalzare il senso di libertà e il realismo ma, allo stato attuale, mette in luce diverse pecche nell'intelligenza artificiale tanto dei nemici quanto dei propri compagni; se infatti i primi si fanno prendere spesso alla sprovvista, non accorgendosi della minaccia incombente, i “nostri” peccano di intraprendenza, rispondendo al fuoco ma rimanendo saldamente dietro alla linea del giocatore. Più discutibile e soggetta ai gusti personali, la scelta di scriptare in modo univoco molte situazioni dona un tocco cinematografico ma falsa la rigiocabilità.
Perdono così mordente la frontline e lo sviluppo di classi ed abilità, che invece brillano nel gioco di gruppo, testato in un 4 vs 4 all'interno di una piccola mappa cittadina. Nonostante l'ovvia inesperienza di tutti i partecipanti, si percepisce come il gameplay, pur complesso, sia tarato in modo da far crescere ad ogni frag, inflitto o subito, l'intesa di squadra e conseguentemente il divertimento. Una maggiore coordinazione, magari coadiuvata dalla comunicazione vocale, in un ambiente popolato da un numero quattro oppure otto volte superiore, farà il resto a patto che il bilanciamento si mantenga perfetto.
Unreal Engine 3?
Se non fosse stato per un guizzo finale c'eravamo quasi cascati, bisogna ammetterlo. Per buona parte dell'evento, infatti, i contenuti tecnici mostrati ed effettivamente sperimentati si presentavano non propriamente convincenti, con in particolare un frame rate a dir poco inadeguato e continui rallentamenti. In generale, fatta eccezione per la buona direzione artistica, era difficoltoso ritrovare in Frontlines: Fuel of War l'ottimo impatto già provato con Gears of War e ben osservabile in Bioshock ed Unreal Tournamente 3, per quanto l'engine di partenza fosse lo stesso. Il colpo di coda che ha risollevato non di poco gli animi, è comunque arrivato con la messa in video di un filmato in-game tratto da una mappa più avanzata, dove fluidità e texture hanno assunto un aspetto migliore, pur senza far gridare al miracolo.
Un cantiere ancora aperto il titolo di Kaos Studios, dove alcune buone idee ed un multiplayer solido sono parzialmente oscurati da problematiche tecniche e contenutistiche, specialmente per quanto riguarda il gioco in singolo.
Frontlines: Fuel of War è in uscita in versione PC, PS3 e Xbox 360.