Il mito della pubblicità che un giorno scenderà dal monte e ci permetterà di usufruire di tutti i nostri media preferiti in cambio di un parco e non invasivo indottrinamento consumista è vecchio come internet. C'è stata l'epoca in cui la pubblicità ci avrebbe permesso di navigare gratis, l'epoca in cui ci avrebbe permesso di avere un computer gratis oppure il sistema operativo preferito e all'avanguardia.
Il videogioco, che è più un prodotto che un servizio, non ha mai subito questa mitologia, negli anni, a volte, si sono viste Software House infilare pubblicità nei propri prodotti in cambio di niente senza problemi. Nessuno si aspettava che qualche adesivo di detersivo potesse abbattere il prezzo dello scatolato.
Con l'avvento dei MMORPG, dell'online gaming spinto e dei servizi di condivisione di ste cippe, però, anche il videogioco è diventato servizio, servizio profumatamente pagato. E allora ecco, nuovamente, la leggenda.
Battlefield Heroes cosa sarà, con tutti i suoi contenuti pubblicitari e, soprattutto, i suoi contenuti vincolati a un pagamento in un secondo tempo? Chi può dirlo, forse il modello di business che salverà il mondo PC dal collasso, forse l'ennesimo tentativo fallito di piegare la comunità dei videogiocatori agli appetiti più bassi e ovvi del consumismo. Intanto abbiamo un titolo che basta scaricare per goderselo, senza passare da muli, torrenti e magheggi. Godiamocelo.
Vieni anche tu alla tana a gustare una birra in compagnia!
Sennò guardati le vecchie strippe che magari la prossima volta ci facciamo su uno spot con una tettona!
La parola allo sponsor!
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