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[GDC 2005] F.E.A.R. dal vivo in singleplayer

In occasione del GDC 2005 abbiamo avuto l'opportunità di giocare in prima persona un intero livello dell'attesissimo F.E.A.R. Ecco tutte le nostre impressioni.

ANTEPRIMA di Paolo Matrascia   —   11/03/2005
[GDC 2005] F.E.A.R. dal vivo in singleplayer
[GDC 2005] F.E.A.R. dal vivo in singleplayer

Nel futuristico scenario del Sony Metreon, Vivendi ha organizzato una dimostrazione a porte chiuse di F.E.A.R, l’atteso FPS dei Monolith.
Ai giornalisti è stata data l’opportunità di giocare, in modalità singleplayer (per la prima volta!), un intero inedito livello ambientato in un molo merci. Pur dimostrando ancora grandissime qualità, rigiocato dopo quasi un anno (per la prima volta lo abbiamo visto all’E3 del 2004) il gioco ha dimostrato la sua vera natura a dispetto delle speranze di alcuni che ne intravedevano un improbabile successore spirituale del buon vecchio Duke Nukem 3D, in virtù del fattore “distruzione totale” che si poteva intravedere in diverse informazioni di gioco. A conti fatti i designer dei Monolith sembrano invece essersi “limitati” a riprendere il concetto più classico degli FPS a livelli, ripercorrendo le strade intraprese a suo tempo con l’ottimo Alien Vs Predator 2 ed arricchendole grazie allo sfruttamento di un ormai sempre più indispensabile motore fisico degno di questo nome e all’utilizzo non troppo invasivo di sequenze di tipo “bullet time”.

[GDC 2005] F.E.A.R. dal vivo in singleplayer

Questa inedita ed esclusiva prova su strada di F.E.A.R. ha subito messo in evidenza – a dispetto della sceneggiatura ai confini della realtà - l’estremo realismo delle sequenze di combattimento. L’intelligenza artificiale dei nostri nemici ci è parsa di altissimi livello: oltre a cercare i classici posti di copertura dietro gli angoli o i vari oggetti dello scenario e a collaborare tra loro (con tanto di comunicazioni radio che il nostro personaggio sarà in grado di intercettare) per tentare di aggirarci e coglierci di sorpresa, tutti i personaggi sono anche in grado di strisciare o salire sopra casse o oggetti di questo genere.
Dal punto di vista dell’interazione con lo scenario, si apprezzano tutte le superfici distruttibili in maniera dinamica e sempre realistica. Gran parte degli oggetti sullo scenario (fonti di luce comprese) non rimangono fermi ed immobili ma reagiscono verosimilmente alle azioni del giocatore. Allo stato attuale delle cose, almeno da questo punto di vista Half-Life 2 rimane però ancora insuperato. Del resto F.E.A.R. pur puntando molte delle proprie carte su un contesto narrativo ad ampio respiro, non nasconde un approccio all’azione di gioco più diretta e semplificata rispetto al capolavoro Valve.
Parlando di gameplay, segnaliamo la possibilità di impugnare due armi contemporaneamente. Il ritmo di gioco sembra essere improntato verso un’azione di gioco piuttosto frammentata e soggetta ad improvvisi picchi di adrenalina. Tutto questo se da un lato rischia di annoiare i giocatori più impazienti e desiderosi di azione immediata ed ignorante dall’altro permette situazioni di giochi tipiche per lo più dei survival horror. Non mancano neppure semplici enigmi basati sul sempre più consolidato “premi bottone e sblocca nuova situazione di gioco”, così come ci sembrato particolarmente marcato l’accento sulla componente esplorativa, pur nell’ambito di una mappa di gioco decisamente lineare.

[GDC 2005] F.E.A.R. dal vivo in singleplayer

Sul fronte grafico e sonoro, confermiamo tutte nostre le impressioni positive avute in altre occasioni. Bump mapping e normal map un po’ dappertutto, conferiscono un appeal visivo al limite del foto-realistico, senza forse toccare le vette plasticose di Doom 3. Del resto gli screenshots parlano da soli, anche se vedere quelle stesse immagini in movimento fa sicuramente un effetto ancora più positivo, grazie soprattutto all’ottima gestione del sistema particellare e di tutte le animazioni di gioco in genere.
Notevoli e sicuramente di effetto le scelte di regia, tanto delle diverse scene cinematiche, quanto nei diversi intermezzi che accadono di tanto in tanto per spezzare un poco il ritmo di gioco e per trasmettere al giocatore quel senso di angoscia ed inquietudine che garantiscono a questo F.E.A.R. un posto di assoluta eccellenza nel panorama degli First Person Shooters. Non ci è stata data nessuna data ufficiale d’uscita. Il gioco ci è sembrato comunque in buono stato di completamento (tanto per curiosità: la build attuale è numerata 151), a tal punto che non escludiamo di poter giocare la versione finale del titolo nel corso di questo 2005.
Purtroppo gli sviluppatori non ci hanno rilasciato nessuna immagine inedita per questa occasione. Godetevi le splendide immagini di repertorio.