Molto probabilmente uno dei protagonisti della fiera intera, Modern Warfare 2 è finalmente uscito allo scoperto durante l'E3 di Los Angeles edizione 2009 prima con una modesta (in lunghezza) presenza nel mezzo della conferenza Microsoft e poi con una presentazione a tutti gli effetti rigorosamente a porte chiuse.
Ma dobbiamo dirlo immediatamente, quanto siamo riusciti a vedere grazie al prezioso appuntamento nel retro dello stand Activision, non si discosta poi di molto da quanto mostrato davanti alla platea mondiale che ha assistito il primo giugno alla presentazione Xbox 360.
Questione di livelli
La demo si apre con uno scenario completamente innevato, in una sequenza che trasuda esperienza cinematografica da ogni poro, stimolando antichi ricordi di quel Cliffhanger con protagonista uno Stallone in ottima forma. Solo che qui siamo in guerra e lo scripting che da sempre contraddistingue le produzioni Infinity Ward si fa sentire forse un po' troppo (ma non vogliamo essere maliziosi). Dopo una lunga arrampicata su una parete ghiacciata armati solo di rampini (controllati con i trigger posteriori), scarponi chiodati ed il provvidenziale aiuto del nostro capitano Soap MacTavish che ci accompagna in questa ricognizione in territorio nemico, ci ritroviamo finalmente alle prese con i primi soldati avversari. E qui il nostro protagonista, Roach riesce finalmente ad entrare nel vivo dell'azione, anche se l'atmosfera in questi primi minuti di gameplay vira abbondantemente verso lo stealth. Il giocatore, armato di un ACR munito di silenziatore e di un sensore dei battiti del cuore, dovrà infatti attraversare l'accampamento nemico in piena coordinazione con Soap, così da liberarsi dei nemici nel massimo silenzio possibile sfruttando poi la tempesta di neve per coprire i propri passi.
A questo punto le strade dei due commilitoni, nella demo vista a porta chiuse, si separano con Roach in rotta per piazzare una mina a pressione su una vicina conduttura di benzina e Soap in posizione sopraelevata a coprirci le spalle con diversi headshot ben piazzati. Ciò che è stato interessante notare, oltre alle continue indicazioni del capitano che ci invitava a lasciare a lui determinati bersagli e ci avvisava addirittura di non utilizzare le armi del nemico, per evitare di venire scoperti a causa del rumore dello sparo, è l'area di gioco.
Se infatti Modern Warfare 2 riprende praticamente sotto ogni aspetto del gameplay del suo prequel, anche soltanto questa breve demo ci ha mostrato una maggiore libertà nelle mani del giocatore che se da un lato è comunque obbligato a raggiungere il punto impostato dallo sviluppatore per avviare la successiva sequenza scriptata, sembra avere qualche libertà di scelta addizionale. Nei panni di Roach infatti ci siamo avvicinati alla tubatura utilizzando una strada diversa da quella mostrata durante la conferenza Microsoft, stando sempre attenti ai camion in ricognizione e attraversando l'enorme pista di atterraggio della base nemica.
Curiosità
Infinity Ward ha promesso di risolvere l'annosa questione del respawn dei nemici che da sempre ha afflitto la serie, in questo Modern Warfare 2. Speriamo quindi di non trovarci più di fronte ad ondate costanti di nemici che possono essere interrotte solo superando un determinato "interruttore". E per i più esperti questo potrebbe significare che non ci sarà più bisogno di ipotizzare appostamenti da panico in stile ruota panoramica di Chernobyl.
Eccole le differenze
A questo punto, e qui c'è stata la principale aggiunta rispetto alla conferenza Microsoft, siamo dovuti tornare sui nostri passi, per incontrarci con Soap davanti all'ingresso di un hangar, dove troveremo il satellite spia obiettivo cardine della missione. L'irruzione silenziosa nella struttura ci ha esaltato non poco, con il capitano pronto a lanciarsi con forza contro un soldato nemico alle prese con un armadietto, per scaraventarlo a terra e ucciderlo con una coltellata alla clavicola. Quindi nuovamente separati da Soap, siamo dovuti andare a recuperare dei file da un computer al piano superiore dell'hangar. Appena raggiunto l'obiettivo, la solita sequenza scriptata non è tardata ad arrivare. Gli eventi precipitano: Soap viene scoperto e costretto alla resa da almeno una quindicina di soldati sulla soglia del portone dell'hangar. Ha cinque secondi per confessare il suo mandante, prima di venire fucilato e quando il conto alla rovescia arriva al 2, Soap ci suggerisce, sottovoce, di passare al piano B. E tutto si ricollega nuovamente alla conferenza Microsoft: facciamo esplodere a distanza il condotto di benzina così da cogliere di sorpresa i nemici e trucidarli facilmente nonostante la nostra inferiorità numerica. Quello che segue è un turbinio di esplosioni, deflagrazioni, fuochi e fiamme che nulla possono contro la terribile tempesta che si abbatte sulla struttura. Roach e Soap si allontanano di gran carriera, saltano a bordo di due motoslitte, dopo aver disarcionato i loro proprietari a suon di proiettili e colpi di rampino e fanno partire questa lunga sequenza di fuga tra alberi innevati e montarozzi di neve. Una corsa frenetica che si conclude con una lunghissima discesa dove il giocatore deve guadagnare abbastanza velocità per poter saltare dall'altra parte di un enorme dirupo. Adrenalina allo stato puro di chiaro stampo cinematografico. Così si conclude la demo mostrata, lasciandoci con un fastidioso sapore amaro in bocca. Quell'amaro che stuzzica e stimola il palato: ne vogliamo di più, non ce la facciamo proprio ad aspettare.
Qualche piccola somma la tiriamo
Volendo commentare quanto visto, al di fuori di una maggiore, forse soltanto apparente sensazione di libertà, offerta dall'eccellente level design, quello che salta all'occhio è un comparto tecnico ancora una volta ottimo ma senza enormi passi in avanti. Le differenze con l'ultimo capitolo della serie Call of Duty, quello sviluppato da Treyarch che rispondeva al sottotitolo World at War, ci sono, è indubbio, ma tendono ad essere di pura pulizia visiva. Maggiori sono i dettagli dei volti, delle armi e dei modelli, grazie all'aumento dei poligoni e ad una gestione migliorata degli shader e soprattutto dell'antialiasing (anche su PlayStation 3). Ottima è allo stesso tempo la gestione del particellare che viene spinto al massimo nel livello dimostrativo, con quella tempesta che sporca il campo visivo in modo credibile ed ingombrante.
Però allo stesso tempo il giocatore non si deve aspettare quel salto clamoroso che ci fu tra il terzo e il quarto capitolo, ma qualcosa di più vicino alle migliorie di World at War rispetto al primo Modern Warfare. Nulla di nuovo invece sotto il fronte dello scripting: come avrete sicuramente già compreso leggendo e soprattutto guardando il video pubblicato sulle nostre pagine, è un tratto distintivo della produzione Infinity Ward. Aspettatevi quindi quella regia al limite del filmico a cui siamo stati abituati ma, allo stesso tempo, preparatevi anche a rivedere più e più volte la stessa scena se, per qualche malaugurato motivo, il combattimento porterà ala vostra morte prematura. E se proprio una piccola critica ci sentiamo di doverla muovere è soltanto nei confronti della scelta forse azzardata del livello mostrato. Le ambientazioni innevate tendenzialmente soffrono sempre di una certa ripetitività di fondo e faticano a stupire il giocatore. La demo del primo Modern Warfare, con l'assalto alla barca era di tutt'altro livello a parere di chi scrive. Ma d'altra parte questo è anche un possibile lato positivo da non sottovalutare: se anche soltanto per ipotesi quanto mostrato può essere un livello standard del sequel, dobbiamo prepararci a rimanere storditi quando Infinity Ward ci mostrerà i momenti qualitativamente più elevati del sequel. L'arrivo sul mercato è previsto per il 10 novembre di questo 2009, su PC, PlayStation 3 e Xbox 360 ma non vi allontanate dalle pagine di Multiplayer.it perchè, a chiusura di E3 2009, abbiamo avuto la possibilità di vedere negli uffici di Infinity Ward un'ulteriore demo del gioco che vi descriveremo e racconteremo in esclusiva nelle prossime settimane.
CERTEZZE
- Level design più aperto
- Azione cinematografica
- L'ambientazione non ha esaurito la sua originalità
DUBBI
- A rischio di scripting eccessivo
- Durata della campagna single player