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Intel, non solo processori per giocare

Alla GDC 2019 Intel ha fatto il punto sulle prossime novità: un po' di intelligenza artificiale,un miglior supporto software e i prossimi passi della nona generazione di processori.

SPECIALE di Umberto Moioli   —   21/03/2019

Alla GDC 2019 Intel ha messo le basi per una seconda parte dell'anno molto, molto interessante. Il colosso statunitense ha come al solito diverse novità in cantiere e l'appuntamento di San Francisco è stato l'occasione per focalizzarsi su tre aspetti del suo lavoro. Da una parte l'intelligenza artificiale al servizio dei giocatori più che dei giochi. Quindi il nuovo Intel Graphics Commander Center. Infine quello che ci aspetta con la nona generazione H-Series dei suoi processori, anche se in maniera marginale.

Un’intelligenza artificiale per le community

Intel Spirit AI è un nuovo prodotto che l'azienda sta sviluppando per migliorare l'esperienza di gioco multiplayer in qualsiasi titolo in cui è possibile sfruttare una chat vocale per parlare con gli altri utenti. L'idea è quella che, con il crescere delle comunicazioni vocali, sarà sempre più complesso moderare gli atteggiamenti non adeguati dell'utenza e sono necessari nuovi strumenti che riescano a capire quando qualcosa di scorretto viene detto. O addirittura di prevenirlo. Grazie ad algoritmi di machine learning Spirit AI sarà in grado, nelle intenzioni di Intel, di capire quando una discussione sta prendendo una piega non propriamente civile, analizzando le parole che vengono dette ma anche il tono e altri pattern nella voce di chi sta giocando. La complessità, a quanto ci è stato spiegato, risiede non solo nella diversità di lingue, accenti e aree geografiche ma anche nel linguaggio spesso specifico che viene usato dai giocatori e dalla necessità di capire, ad esempio, quando due utenti stanno scherzando oppure stanno discutendo in maniera animata. Non è una novità appariscente visto che probabilmente verrà implementata in maniera invisibile nei giochi del futuro, ma potrebbe essere un passo in avanti per lo sviluppo di community online meno aggressive e più piacevoli per i giocatori di tutti i livelli.

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Intel Graphics Commander Center

I dati Intel parlano di circa 2.3 miliardi di giocatori nel mondo, più di una persona su quattro, con almeno un miliardo di loro che gioca su PC. In molti casi, soprattutto nei mercati emergenti, l'uso di schede video integrate prevale su quelle discrete quindi Intel ha sentito la necessità di aggiornare il suo software che permette di raccogliere i giochi presenti nella libreria e scegliere con quali opzioni grafiche giocarli. L'Intel Graphics Commander Center sarà disponibile da oggi su Windows Store e farà proprio questo: darà accesso alle impostazioni di oltre 30 titoli (ma il numero a quanto pare è destinato a crescere rapidamente) e spiegherà a chi non è esperto cosa si intende per risoluzione, Anti Aliasing, Ambient Occlusion e così via. Da qui si potrà anche osservare lo stato del proprio sistema, l'aggiornamento dei driver e accedere ad una sorta di auto configurazione pensata per selezionare, per ciascun gioco, le opzioni grafiche migliori. L'Intel Graphics Commander Center non sembrerà nulla di innovativo agli utenti appassionati ma considerando quanti nel mondo giocano con sistemi sprovvisti di una GPU discreta, sarà un di più di cui beneficeranno in molti. Chiunque fosse interessato può accedere già adesso alla beta seguendo questo link: la condizione è di avere un processore con GPU integrata dalla sesta generazione in avanti. Il supporto di quelle precedenti non è garantito dal software di Intel.

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Intel 9th Generation, ancora un po’ di attesa

Intel se l'è presa ancora un po' comoda per quanto riguarda le informazioni sulle prossime uscite della H-Series, quella per notebook e affini, della nona generazione di processori. Per ora sappiamo che il focus sarà sempre più sui giocatori e su soluzioni che possano rendere loro la vita più semplice. I dati parlano chiaro: nel primo quarto del 2019 le vendite dei notebook da gioco sono cresciute del 19% rispetto all'anno precedente e in Cina, il mercato più importante in questo ambito, un quarto dei portatili sono specificatamente pensati per i giocatori. Lì andrà quindi l'attenzione di Intel che è anche consapevole della crescente importanza di feature come il 4K, l'HDR e tutti quegli strumenti che permettono di lavorare ( o divertirsi) a tutti coloro impegnati a creare contenuti video, live e così via. Di sicuro già sappiamo del supporto del Wi-Fi 6 per una migliore connessione senza fili, dell'Intel Optane Memory 10 per avere SSD sempre più veloci e poi della Thunderbolt 3 per migliorare ancora la connettività ad esempio nella gestione di più monitor, una scelta sempre più utilizzata soprattutto dai giocatori e da chi crea contenuti multimediali. Purtroppo per il resto delle novità occorre aspettare un pochino, i prossimi mesi dovrebbero comunque rivelarsi interessanti perché Intel sembra avere numerose novità da mettere sul piatto. Ci saremmo forse aspettati qualche parola, una dichiarazione sullo streaming che sembra essere il grande passaparola di questa GDC 2019; al contrario Intel non ha detto nulla ma è probabile che con le sue tecnologie già sia coinvolta in diversi progetti e in futuro mostri qualcosa di specifico per questo ambito nuovo ma molto interessante.

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