Chissà perché qui in Redazione tutto questo è sembrato di secondaria importanza: il film è bello, lo sappiamo; il film non deluderà nessuno e farà scintille al botteghino. Ma queste sono cose che conosciamo già tutti: così come sapevamo che Tom Cruise sarebbe arrivato, figlia o non figlia, a Roma. Che si sarebbe goduto il bagno di folla in Piazza SS. Apostoli.
Nessun coup de théâtre: nessuna vera "mission impossible".
La reale "mission impossible" è quella che stava accadendo e accade in Redazione, dove arrivano centinaia di vostre mail che esprimono il proprio punto di vista sul doppiaggio italiano di Tom Cruise; dove assistiamo stupefatti all'accrescersi delle vostre firme per una petizione che, in questo momento in cui scrivo, conta quasi 1900 nomi, raccolti in pochissimi giorni.
Lo slogan è stato uno solo: "Ridateci Tom Cruise", ridateci Roberto Chevalier!
Tutti sanno che il doppiaggio di "Mission: Impossible III" è già deciso, tutti sanno che Roberto Chevalier non doppierà Tom Cruise. Eppure tantissimi tra voi hanno voluto dare la loro testimonianza, tanti Don Chisciotte contro i mulini a vento, consapevoli che i sogni hanno la loro importanza. E che il futuro si può cambiare.
Il senso di una simile iniziativa è stato ed è quello di fare sentire la voce degli spettatori, di far capire che non siamo passivi fruitori di tutto ciò che ci viene proposto, ma che siamo capaci ancora di dissentire, di esprimere la nostra opinione. Non esiste solo il business, non parla solo il botteghino e, come ho già scritto, una voce può disperdersi, 1900 cominciano a fare rumore.
Sappiamo che al mondo ci sono problemi più importanti di una petizione per una voce, seppure magnifica, ma questo è un sito di intrattenimento e di questo ci occupiamo: se ci arrivano in Redazione delle mail che esprimono tutte un certo malessere, è nostro dovere farcene portavoce.
Il primo sasso l'ha gettato Claudio (grazie!), con la sua mail appassionata, un lettore che è ancora capace di arrabbiarsi e provare fastidio. Poi siete arrivati tutti quanti voi, con lo stesso ardore e la stessa voglia di farvi sentire!
Fatto è che senza la voce di Roberto Chevalier Tom Cruise è un po' meno Tom Cruise, è un volto noto che riconosciamo a metà: come se in una stanza entrasse un nostro amico e, di colpo, ci parlasse con voce diversa. E il rispetto del lavoro di un Artista quale è un doppiatore non è un problema secondario: un doppiatore non è un prodotto usa e getta, è un attore che resta nell'ombra e ci rende vivo il personaggio, si fa carico di tutte le sue sfumature. Perché rovinare qualcosa quindi, quando questa cosa è perfetta?
Aspettiamo di conoscere i reali motivi, perché nulla ci è chiaro o ci è stato chiarito. E la verità è qualcosa che spetta di diritto. E informare è, per noi, un dovere.
In attesa degli sviluppi e di novità, godetevi la voce di Roberto nei panni di Tom Hanks, che sarà Robert Langdon ne "Il Codice da Vinci".
Sentitelo bene: si è mai udita una voce così agile e giovanile? Tutti per Roberto!
Tom non viene più; Tom forse arriva, Tom è atterrato alle ore 11 del 24 aprile a Ciampino; Tom è entrato scusandosi a conferenza stampa già iniziata per il lancio mondiale di "Mission: Impossible III". Tom che parla di pannolini e della vera “mission impossible”: essere a Roma lasciando Katie e figlia.