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Metro Exodus: I Due Colonnelli, provato alla Gamescom 2019 con ray tracing

Il primo DLC a pagamento di Metro Exodus esce finalmente allo scoperto. Lo abbiamo provato in occasione di un evento organizzato da NVIDIA con ray tracing abilitato: ecco a voi I Due Colonnelli

PROVATO di Pierpaolo Greco   —   20/08/2019

Eravamo ben coscienti che il primo DLC di Metro Exodus era praticamente in dirittura d'arrivo visto che in più di un'occasione 4A Games, lo sviluppatore, aveva confermato che il supporto post-lancio del suo originale shooter in prima persona avrebbe visto maturare i primi frutti già nel corso di questa estate. Ma mai ci saremmo aspettati di provare, a sorpresa, un giorno prima dell'avvio della Gamescom 2019, I Due Colonnelli, il primo contenuto aggiuntivo ufficiale. E invece, nella cornice dell'evento organizzato da NVIDIA per mettere in mostra il supporto al ray tracing in tempo reale nei titoli in via di sviluppo, c'era proprio questo DLC, già giocabile grazie ad una lunga demo e in grado di offrirci un primo assaggio di quello che potremo trovare in questa nuova avventura single player. Ci siamo quindi accomodati nella postazione che ci era stata assegnata, abbiamo buttato un occhio nel PC che avevamo di fianco per notare la solita GeForce RTX 2080 Ti montata sulla scheda madre e ci siamo lanciati nella sessione di prova, ovviamente con tutti i dettagli sparati al massimo, ray tracing compreso. Per chi non lo sapesse, I Due Colonnelli racconta la storia del colonnello Klebnikov e di suo figlio Kirill, vecchia conoscenza di chi ha avuto il piacere di giocare e finire Metro Exodus. Si tratta di un DLC che corre parallelo alla storia narrata nel gioco base, quasi come fosse una sorta di suo prologo e, per questo motivo, non sarà Artyom il protagonista e non sperimenteremo la sua lunga fuga da Mosca. Stavolta dovremo infatti rivivere gli ultimi giorni di Novosibirsk, la cittadina russa presa d'assalto dai mutanti, nonché sede di un centro di ricerca militare dove, si vociferava, venisse stato prodotto l'antidoto verde contro le radiazioni massicce. La storia dovrebbe svolgersi a cavallo di un capodanno per raccontarci gli ultimi scampoli di una vita spensierata e felice nel sottosuolo russo, prima di una devastante tragedia.

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Un ritorno ai primi Metro

L'elemento più interessante che abbiamo potuto notare durante la nostra prova è la precisa volontà dello sviluppatore di ritornare alle atmosfere e al ritmo tipici del primo titolo della saga, quel Metro 2033 che, nonostante le sue numerose imperfezioni, colpì una grande fetta di giocatori, facendosi apprezzare per la sua originalità e per un gameplay peculiare. Quel poco che abbiamo visto de I Due Colonnelli, estratto da una delle ultime missioni del DLC, ha infatti evidenziato una importante linearità dell'azione che ci vedeva praticamente costretti a seguire un lungo percorso attraverso le stanze distrutte e colme di cadaveri di un vecchio rifugio militare con tanto di reattore nucleare a rischio di esplosioni. Strettoie, passaggi obbligati, impedimenti lungo la via e un mare di nosalis pronti a sbucare dalle aperture nel sottosuolo, dai condotti di aerazione nei muri e ovviamente a balzarci alle spalle scendendo dal soffitto. Claustrofobia e oscurità mescolati senza soluzione di continuità: quel perfetto mix che avevamo imparato a conoscere proprio con Metro 2033 e Metro: Last Light e che Exodus aveva in parte accantonato in favore di mappe molto ampie e ariose, spesso da affrontare alla piena luce del sole. L'intera demo poteva essere completata utilizzando esclusivamente il lanciafiamme: essenziale per tenere a distanza i mutanti, bruciarli prima che potessero diventare una minaccia con la loro superiorità numerica e per ripulire alcuni corridoi invasi dalle escrescenze tumorali cresciute sulle pareti.

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Tra l'altro proprio il lanciafiamme rappresenta l'altra grande introduzione di questo DLC e si porta in dote i soliti "impedimenti" fisici che caratterizzano il gameplay della serie: il serbatoio dell'arma va cambiato spesso per non rischiare di rimanere a secco durante un combattimento, eventualità che può portare facilmente alla morte visto il lungo tempo necessario a compiere questa azione. Dovremo poi stare sempre attenti che la fiamma di controllo sulla bocca della canna sia accesa e non manca anche la possibilità di aggiungere ulteriore pressione al tank, attraverso una leva da muovere manualmente, così da aumentare la gittata della fiammata e il danno provocato sui mutanti. Dopo un lungo, forse troppo ripetitivo viaggio attraverso la base militare, la demo si concludeva con un intenso e frenetico scontro con un blind one, il gorillone cieco in grado di sferrare devastanti attacchi ravvicinati, all'interno di una minuscola stanza dove, a ondate, arrivavano gruppi famelici di novalis per unirsi alla festa. Insomma, se non si fosse ancora capito, I Due Colonnelli è ovviamente indirizzato a chi Metro Exodus l'ha finito e ben digerito, visto che sembra offrire un livello di difficoltà superiore e ci obbligherà a rivisitare una serie di tattiche che avevamo ormai imparato a memoria.

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L’uso del ray tracing

Ovviamente il DLC conferma ancora una volta la bontà grafica di un titolo che sa davvero stupire per l'incredibile uso dell'illuminazione dinamica e per la capacità di ricreare su schermo tutta una serie di impedimenti visivi e alterazioni della vista, ma anche in questo caso i ragazzi di 4A Games hanno cercato di spingersi oltre. Da un lato infatti abbiamo notato una generale ottimizzazione del gioco che, complice la componentistica di altissimo livello montata nel PC di prova, girava con un frame rate stabile e molto elevato nonostante tutti i settaggi grafici fossero spinti al massimo.

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Allo stesso tempo abbiamo potuto apprezzare l'aggiunta del fuoco volumetrico che si va a sommare a tutte le altre sorgenti di luce calcolate in tempo reale grazie al ray tracing per offrire un'illuminazione realistica e molto credibile. L'uso del lanciafiamme permetteva infatti di illuminare in modo coinvolgente i vari cunicoli mettendo magari in evidenza, durante un combattimento, elementi dello scenario dietro cui ripararsi oppure le zone di provenienza dei mutanti. Siamo molto curiosi, a questo punto, di provare l'intero DLC. Cosa che faremo sicuramente nei prossimi giorni visto che, come ulteriore sorpresa, proprio mentre starete leggendo questo provato, il contenuto aggiuntivo sarà già disponibile sul mercato acquistabile singolarmente, a un prezzo che non ci è stato reso noto durante la stesura dell'articolo, oppure come parte integrante del season pass a 24,99€. Season pass che sarà completato con un secondo DLC single player, La storia di Sam, in arrivo all'inizio del prossimo anno.

Quel poco che abbiamo potuto provare de I Due Colonnelli ci ha sicuramente convinto. Il DLC sembra rispondere con cura e competenza alla principale critica mossa a Metro Exodus e al suo gameplay troppo ampio e diluito, quasi da sandbox, che lo allontanava con forza dagli elementi tipici della serie. Questo contenuto aggiuntivo sembra invece riavvicinarsi a Metro 2033 e Last Light: tanti cunicoli, molta oscurità e troppa claustrofobia. Rimane solo da valutare se questa atmosfera riuscirà a mantenersi palpabile per tutta la durata del DLC.

CERTEZZE

  • Intenso e claustrofobico come i primi Metro
  • Il lanciafiamme è una interessante aggiunta all'arsenale di Exodus
  • Tecnicamente è davvero bello da vedere

DUBBI

  • La linearità dell'avventura non deve andare a discapito della sua longevità
  • Siamo preoccupati per una certa ripetitività dello scenario provato