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Da Playdate a Polymega: le console che parlano agli hardcore gamer

Mentre i più guardano a PlayStation 5 e Xbox Scarlett, vengono presentate console dai nomi meno altisonanti ma infinitamente più originali e ribelli, come lo strambo Playdate, la console portatile con la manovella.

VIDEO di Francesco Serino   —   24/05/2019

La nuova generazione di console non sarà rappresentata soltanto dai soliti noti, come Sony e Microsoft, né solo dalle magie promesse da Google Stadia. All'orizzonte si stagliano infatti altre tre console molto, ma molto particolari, tutte molto diverse tra loro ma tutte pensate per le esigenze degli appassionati di videogiochi più radicali. La prima è il Mad Box degli Slightly Mad Studios, proprio quelli di Project Cars. Con questa console, l'obiettivo era proporre al mercato una macchina da gioco dalla potenza esagerata, pensata specificatamente per la VR. Si tratta naturalmente di uno di quei pazzi progetti che ogni tanto vediamo emergere ma il cui futuro è sempre avvolto nelle ombre di un fallimento annunciato. Fortunatamente, soprattutto per loro, negli ultimi e soprattutto dopo la presentazione di Stadia, il team inglese sembra improvvisamente rinsavito e di Mad Box, a nostro parere difficilmente sentiremo ancora parlare. Molto più interessanti sono Playdate e Polymega. La prima è una console portatile molto ben costruita, con robuste rifiniture in metallo, schermo rigorosamente in bianco e nero ma capace ugualmente di ottimi dettagli, pensata, assemblata e ben presto distribuita con un solo scopo in testa: glorificare gli sviluppatori indipendenti più amati. Playdate debutterà con dodici giochi che però, al contrario di quanto solitamente accade, non saranno disponibili da subito ma verranno messi a disposizione del download con cadenza settimanale. Playdate è una console ribelle, pensata per chi vuole riscoprire un approccio molto più slow al medium di cui siamo appassionati. Non sappiamo come proseguirà il suo ciclo vitale una volta che saranno disponibili tutti i suoi giochi, ma sappiamo che in questa prima ondata potremo mettere le mani su progetti pensati specificatamente per essa da sviluppatori geniali come Bennett Foddy lo sviluppatore del famoso Getting Over It. il primo gioco ad arrivare sarà firmato niente di meno che da Keita Takashi, ovvero l'ideatore di quel capolavoro conosciuto come Katamari Damacy. Il titolo di questo gioco è Crankin's Time Travel Adventure, la cui caratteristica principale è utilizzare lo strambo mulinello che spicca sul lato destro di Playdate e attraverso il quale sarà possibile mandare avanti velocemente e riavvolgere il tempo. Playdate sarà ben presto disponibile al prezzo di 150 dollari.

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Non meno interessante ma ben più costoso il progetto Polymega, console pensata al retrogaming più puro, quello real hardware, senza emulatori, che qui verrà glorificato con un sistema modulare capace di includere buona parte delle console più famose mai prodotte. Ogni modulo, oltre a proteggere l'hardware che andrà a mimare le specifiche tecniche di ogni macchina da gioco, presenta due ingressi che permetteranno di utilizzare i pad originali di tutte le console. Nel caso però ne fossimo sprovviste, la console viene venduta con un pad versatile e davvero ben costruito marchiato proprio Polymega. Anche se la console in questione avrà uno store interno dal quale scaricare retrocapolavori, Polymega è pensata soprattutto per il collezionismo, visto che la sua forza è proprio quella di utilizzare cartucce e CD originali. Qui il retrogaming si evolve, lasciando le infinite e illegali librerie software scaricabili gratuitamente da Internet, per dare il benvenuto al collezionismo più spinto. Da tutto questo si evince che forse di spazio per dei veri competitor di PlayStation e Xbox ce n'è ben poco, ma per console diverse, ma diverse davvero, assolutamente sì, specialmente nelle case dei più grandi appassionati del nostro medium preferito.